Il numero uno del mondo, il tennista italiano migliore della storia, il primo azzurro a vincere Wimbledon. In una sola giornata Jannik Sinner è asceso all'Olimpo dello sport del nostro Paese. Perché dopo la vittoria contro Carlos Alcaraz sul campo centrale dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club ci si chiede: dove si piazza Jannik nella classifica dei migliori atleti italiani di sempre? Questione di gusti e Sinner compirà il 16 agosto solo 24 anni. Insomma, c’è tempo per rivedere il piazzamento e migliorarlo. Il cammino a Wimbledon, comunque, resta leggendario. Andrea Scanzi lo ripercorre sul Fatto Quotidiano: “Mai un set perso, compresi i quarti tonitruanti con Shelton (giocati con la paura che il gomito non tenesse) e la semi perfetta con Djokovic. Con una eccezione: gli ormai famosi ottavi con un Dimitrov perfetto e sfortunato, costretto al ritiro quando era avanti due set e Sinner non sapeva come uscirne, complice l'infortunio al gomito patito nel primo game”. Un match che è stato il punto di svolta per Sinner, la “sliding door” dello Slam. Le certezze sembravano essere venute meno, invece da lì c’è stata la ripresa. “Quella partita così rocambolesca e fortunata (per lui) sta a Sinner come la nebbia che ‘salvò’ il Milan di Sacchi nella Coppa Campioni dell'89 contro la Stella Rossa. Da un tonfo inatteso al trionfo che spalanca le porte dell'epica: lo sport è anche questo”, prosegue Scanzi.

“Sinner ha sconfitto la bua al gomito, le gufate dei deficienti, i fantasmi del passato, i licenziamenti di mezzo staff e la nemesi Alcaraz”. Finalmente, dopo la sconfitta e le oltre cinque ore di Parigi, il numero uno ha avuto la sua rivincita sullo spagnolo. “Oltre ogni limite, oltre ogni ostacolo”, chiude Scanzi, “Un campionissimo. E chi non l'ha ancora capito, di grazia, si dia al curling su ghiaia senza rompere ulteriormente le palle”. Jannik è saldamente al primo posto del ranking e il 24 agosto comincia un altro appuntamento Slam: lo Us Open, che l’altoatesino affronterà da campione in carica.
