Che gran pennichelle a guardare la Serie A. Quella appena trascorsa è stata la giornata con meno gol segnati nella storia del campionato da quando si gioca a venti squadre: solo 11 marcature, quattro partite a reti inviolate. Non era mai capitato che si scendesse sotto i 13 gol in una giornata. La settima della stagione 2025/26, quindi, è storica. Di questo weekend ricorderemo soprattutto le giocate di Nico Paz contro la Juventus. Giocatore superiore, a soli 21 anni è già scontato parlare di lui. Anche Rafa Leao ha trovato il momentaneo riscatto dopo alcune settimane sottotono e un inizio di stagione poco esaltante (complice anche un infortunio). Max Allegri in primis aveva mandato un messaggio al suo miglior giocatore: a 26 anni è il momento di decidere chi vuole diventare, ma le qualità tecniche e atletiche sono da fuoriclasse. Anche qui: cose già dette. Poi c’è stato il gol di Ange-Yoan Bonny che ha portato i tre punti a Milano e l’Inter a pari punti con Napoli e Roma. In vetta, dopo sette partite, c’è il Milan. Allegri non ha le coppe e anche se l’obiettivo dichiarato è la qualificazione in Champions League il sogno scudetto può trasformarsi in obbiettivo se le cose andranno per il verso giusto. Le altre con tanti impegni in calendario sicuramente lasceranno qualcosa per strada, come dimostra la scorsa stagione e la sfida punto a punto tra Inter e Napoli. La dormiente Serie A, dicevamo. Ecco, di questo ha parlato Marco Mazzocchi in una storia su Instagram.

Dopo essersi esposto sulla scelta del Milan di giocare la partita di febbraio contro il Como a Perth, in Australia, il giornalista ha commentato la giornata da record che si è conclusa lunedì sera con la gara tra Cremonese e Udinese: “Lo devo dire, aspettavo con ansia la ripresa del campionato, ma 11 gol in 19 partite, quattro 0 a 0, almeno 3 o 4 gol non di pregevolissima fattura, con un rigore peraltro dubbio, sono una delusione pazzesca…”, dice Mazzocchi ironicamente. In realtà “me lo aspettavo, questo è il livello della Serie A, non dico del calcio italiano in generale, della Serie A. Recuperiamo il pallone nella metà campo avversaria e poi non sappiamo cosa farci. Qualità poca”. Sempre il giornalista evidenzia che “quando poi viene fuori la qualità, questa fa la differenza, come nel caso di Leao, che ha sonnecchiato ottanta minuti e poi ha regalato una perla. Come nel caso di Nico Paz, che fa la differenza e l’ha fatta nettamente con la Juventus. Per il resto, campionato scadente. Recuperiamo palla e torniamo indietro. Questo è il campionato che vogliamo vendere all’estero e questo è il campionato che vogliamo esaltare con Milan-Como a Perth”. Un prodotto poco appetibile, se queste sono le premesse.
