Che inizio per Massimiliano Allegri e il Milan: battuti in casa dalla Cremonese alla prima di campionato, fischiati dai 75mila di San Siro e privati del sostegno della curva Sud per le note vicende. Il peggio, però, potrebbe ancora venire. Ardon Jashari, centrocampista comprato dal Club Brugge, si è infortunato in allenamento scontrandosi con Santiago Gimenez (uno dei peggiori in campo contro la Cremonese). La diagnosi è seria: frattura del perone destro. Rimarrà fuori almeno due mesi, ma bisogna ancora attendere per una tempistica più precisa. Lo ha detto lo stesso Allegri nella conferenza stampa pre Lecce-Milan. Jashari era stato acquistato per circa 38 milioni (inclusi i bonus), dopo una lunga trattativa. Era lui, nei piani della società, il tassello mancante del centrocampo dei rossoneri. Per qualche tempo non sarà così. L’infortunio dello svizzero naturalmente innesca una serie di conseguenze: infatti, Yunus Musah (che sembrava vicino all’Atalanta), potrebbe anche rimanere. In ogni caso, Allegri potrà almeno contare su Christopher Nkunku, avvicinato all’Inter in un’altra fase di mercato e ora a un passo dal Milan. Si tratta di un affare in chiusura per 37 milioni più 5 di bonus. Sempre di mercato ha parlato l’allenatore dei rossoneri in conferenza: “Al mercato pensa la società, io faccio un altro mestiere e sono molto contento della rosa a disposizione”.

I nomi citati dai giornalisti sono i soliti: Dusan Vlahovic e Adrien Rabiot. Il primo è ormai da mesi (anche prima dell’estate) considerato l’obiettivo numero uno in attacco del nuovo Milan. Allegri lo stima, lo ha già avuto e il serbo è in cerca di rilancio. Con un Gimenez ancora poco integrato, Vlahovic potrebbe essere un giusto innesto. Eppure in conferenza l’allenatore nega tutto: “Non l’ho mai chiesto”, aggiungendo poi che il messicano “è l’unica punta che abbiamo, è un ottimo giocatore”. Stesso discorso per il centrocampista in uscita dal Marsiglia dopo la rissa e il pugno a Jonathan Rowe (che invece è andato al Bologna di Vincenzo Italiano): “Non ho sentito Rabiot ultimamente, da prima delle vacanze. È un giocatore del Marsiglia, anche se sono legato affettivamente a lui”. Alla Juventus era diventato il perfetto soldato “allegriano”, ma la reunion, dice Max, non ci sarà. Le telenovele non finiscono fino all’ultimo giorno di mercato, la sessione è vicina alla chiusura. Ma i problemi riguardano un futuro ancora più prossimo.

