L’ultima scena virale del Mondiale per Club arriva dal campo: Benfica–Boca Juniors finisce 2-2, ma soprattutto finisce con tre espulsioni e una tensione che ricorda più una notte di Copa Libertadores che una vetrina così importante e per cui si sono spesi i vertici del calcio mondiale. Andrea Belotti, entrato a inizio secondo tempo per cambiare l’inerzia della partita, viene espulso al 72’ per un intervento durissimo: gamba altissima e impatto diretto sulla testa dell’avversario. Rosso netto, nonostante le proteste del Gallo. Poi, a seguire, rossi anche per Figal e per Herrera (fuori per proteste al Var). Resta però una domanda: chi l’ha visto? A punzecchiare il format voluto dalla Fifa è stato Fabrizio Biasin, che dopo Chelsea–Los Angeles FC ha postato una foto dello stadio di Atlanta con spalti vuoti, scrivendo: “Discreto colpo d’occhio anche questa sera. Neanche i parenti”. Non è forse il sintomo più evidente della distanza tra il desiderio di profitto e gli appassionati che, invece, mettono davanti a tutto lo spettacolo del calcio?

Una battuta quella di Biasin, sì, ma ha colto esattamente quello che sta succedendo: le partite si giocano, ma l’evento fatica a esistere fuori dalla bolla dorata dell’élite di Infantino & Co. C’è qualcuno che sta davvero guardando questo Mondiale per Club? La cornice americana, scelta per dare un respiro globale al torneo, per ora ha prodotto più vuoti sugli spalti che entusiasmo. Le tribune, tolto l’effetto-Messi nella gara inaugurale, sono rimaste vuote o semi-deserte, le telecamere stringono per evitare l’imbarazzo. È probabile che le cose cambino quando in campo scenderanno club come l’Inter e la Juventus, che in Italia, al netto del fuso orario, raccoglieranno comunque molto più seguito. Anche solo per dovere di tifo, e per vedere in che condizioni fisiche e tattiche vengono giocate le prime partite. Il vero ostacolo, semmai, sarà l’orario: molte gare si giocano in piena notte e lo spettatore europeo medio non si sintonizza proprio così facilmente alle 3 del mattino.

Per ora, invece, il torneo viaggia tra partite decise 10-0, incroci improbabili e un pubblico americano che, semplicemente, non risponde. Eppure, il calcio negli Stati Uniti sta crescendo. Secondo un’analisi pubblicata da Calcio e Finanza nel 2024, la MLS ha registrato una media di 23.234 spettatori a partita nella stagione 2023/24. Un dato in aumento, ma che resta nettamente inferiore a quanto accade in Europa: la Serie A supera i 30.000, la Premier League sfiora i 40.000. Il calcio in America ha un suo percorso, ma forse non è ancora pronto per reggere eventi pensati per un pubblico globale. E il Mondiale per Club, così com’è, più che una grande occasione, sembra un format lanciato troppo in anticipo, e in un luogo che, al di là degli stadi nuovi e dei contratti tv che hanno dominato nelle scelte, non ha ancora gli spettatori, la cultura e l’attenzione per essere quantomeno di pubblico interesse.