Alti e bassi: nella vita come nello sport, recita l'antico proverbio, si vince e si perde. Così i Mondiali di Atletica di Tokyo, dove abbiamo visto la delusione di Larissa Iapichino, Marcell Jacobs smentire i pronostici, Nadia Battocletti insidiare la prima posizione della keniana Beatrice Chebet, Leonardo Fabbri conquistare il bronzo e, così, aggiungere la terza medaglia agli azzurri: oltre la sua nel lancio del peso infatti, quella della Battocletti nei 10mila metri e quella di Antonella Palmisano, argento anche lei, per la marcia nei 35km. Ma tutte queste emozioni, quanto ci sarebbe piaciuto viverle su Rai 2 con la cronaca di Franco Bragagna?

Per le prime tre medaglie, c'è stata un'atleta che non è nemmeno riuscita a qualificarsi per la finale: si tratta di Larissa Iapichino, al terzo salto rimasta fuori dalla finale di salto in lungo mentre il padre allenatore le urlava “Non so cosa dirti”. A bordo campo poi, nella consueta intervista, ha ammesso di essere provata dal risultato, non certo il genere di spettacolo che avrebbe voluto offrire al pubblico: “Io sono sotto shock, non ho emozioni. Come se stessi vivendo in un incubo che non sembra reale”. Non si è piaciuto nemmeno Marcell Jacobs, ritenendosi troppo pesante: lui però è riuscito a passare il turno, qualificandosi terzo a dispetto di chi, invece, temeva il peggio. Nella prima giornata di Mondiali di Atletica, una grande Battocletti è riuscita a stabilire un nuovo record italiano, correndo in 30'38''23: uno scatto finale che ci ha fatto sognare la vittoria sulla Chebet, per un attimo l'abbiamo vista davvero. È proprio qui che abbiamo sentito più forte che mai, la mancanza di Bragagna. Certo, anche quando Fabbri si è messo la medaglia al collo o quando la Plamisano ha vinto, ma ancora di più con lo stacco della Battocletti.

La voce storica dell'atletica leggera non c'è e si sente. Franco Bragagna infatti, dopo le Olimpiadi del 2024 e ormai prossimo al pensionamento nel 2026, non è presente a questi Mondiali 2025. Il motivo che ci ha costretto a rinunciare al suo racconto, alla sua ironia e alla sua narrazinìone di chi sa tutto degli atleti? Ferie arretrate: ben 200 giorni che la Rai ha deciso di fargli smaltire. A niente è servita la petizione online lanciata dalla pagina Facebook intitolata Franco Bragagna Fans Club e che già a fine agosto contava più di 1500 firmatari. In Rai dal 1992, le sue cronache sportive hanno segnato una generazione cresciuta con lui. Bragagna commenterà i prossimi giochi invernali di Milano-Cortina 2026 che inizieranno il prossimo 6 febbraio, ma niente a che vedere con l'impatto di quelli estivi. Un erede all'orizzonte? Per ora non si vede. Alle Olimpiadi di Parigi dello scorso anno, alla conclusione dell'evento, il suo commiato era stato doppio, tuttavia senza enfasi: semplicemente un “Come dicono da queste parti, c'est fini”,
