È il tempo dei divieti nelle curve di tutta Italia. Gli ultras della Fiorentina non potranno esporre la loro coreografia contro la Juventus nella partita che si giocherà sabato 22 novembre all’Artemio Franchi. La Fiesole ha diffuso un comunicato via social: “Dopo l'ennesimo divieto imposto dalla Questura, l'ennesimo no alla nostra coreografia e all'ingresso del materiale necessario per la sua realizzazione, la Curva Fiesole dice basta”. La coreografia “non gradita” è quella dello “Juve mer*a” della scorsa stagione, che inizialmente doveva essere un “Avanti Viola”, poi cambiata in fase di montaggio. Gli ultras della Fiorentina hanno vissuto questa nuova limitazione come una “vendetta” da parte delle autorità. Leggiamo ancora nel comunicato: “È ormai evidente che il questore abbia deciso di continuare con ripicche e atteggiamenti punitivi dopo la coreografia ‘non gradita’ dello scorso anno. È successo con il Betis, succede di nuovo con la Juve, in due momenti fondamentali della stagione, sempre con la stessa logica: colpire la Fiesole”. E dunque la Fiesole, come all’inizio di quest’anno le curve di San Siro, ha intenzione di manifestare: “In un momento in cui la squadra è in difficoltà, in cui lo stadio versa in una situazione disastrosa, tra lavori e disagi, noi volevamo ancora una volta alzare il livello del sostegno, trasformare il Franchi in un inferno e spingere la Fiorentina fuori da questa situazione, a modo nostro. Ma a qualcuno questo dà fastidio. A qualcuno sembra interessare più spegnere che accendere la passione. Per questo diciamo ora basta. Chiamiamo tutto il popolo viola, a scendere in strada con noi sabato 22 novembre, prima della partita”. Il ritrovo è fissato alle 12:30, in Piazza della Libertà, poco lontano dalla Questura. “Da li, tutti insieme, partiremo a piedi verso lo stadio, uniti e compatti”, scrivono ancora gli ultras, “per mostrare che la nostra passione non si ferma davanti a nessun divieto. Perché non permetteremo a nessuno di mettersi tra noi e il nostro amore. Perché nessuno può decidere come, quando e quanto dobbiamo sostenere la Fiorentina. Perché colpire la Fiesole significa colpire Firenze. E perché se qualcuno ancora non l'ha capito la voce di Firenze non si tocca”.
Da quello che ci è stato riferito, i problemi sarebbero iniziati la scorsa stagione: la famosa coreografia “sgradita” sarebbe stata esposta senza il via libera del Gos, il Gruppo Operativo per la Sicurezza, l’organismo che valuta e autorizza le attività legate al tifo organizzato, come appunto le coreografie realizzate dalle curve, in cui è presente anche un delegato della Questura. Ecco, dunque, il sentore che circola tra gli ultras della Fiorentina: “Questa è una punizione”. Ci sarebbe poi un altro caso in cui la coreografia avrebbe ricevuto uno stop: si tratta di Fiorentina-Betis di Conference League a maggio dello scorso anno. Contro la Juventus, però, dicono ancora persone vicine alla curva viola, “non era previsto nessun messaggio offensivo, solo la normale esibizione dei colori della città”.
Non è l’unica curva ad aver subito questo genere di provvedimento: gli ultras del Bologna avevano portato fumogeni e fuochi d’artificio nella Andrea Costa per la partita di Europa League contro lo Sportsklubben Brann. Immediatamente arrivarono altri divieti per la partita seguente contro il Napoli. A sostegno degli ultras rossoblù si schierarono anche i Banditi della curva Sud del Milan con uno striscione dedicato. Ma torniamo a Firenze. Alcune fonti vicine alla curva viola ci hanno detto che c’è ancora speranza: in pratica il comunicato potrebbe essere solo un monito, diffuso con così largo anticipo per dare tempo alle parti di trovare un accordo. La Fiesole, quindi, spera che la Questura faccia un passo indietro e permetta l’esposizione della coreografia. Al momento è solo un’ipotesi. Serve aspettare ancora qualche giorno per vedere cosa accadrà.