Dieci anni insieme, una finale al Roland Garros, una a Wimbledon, un oro olimpico, un titolo 1000. E ora, il punto. Forse, a capo. Jasmine Paolini e Renzo Furlan si separano. Un addio che pesa, perché arriva nel momento più alto della carriera della tennista toscana, ma anche il più delicato. E che apre più di un interrogativo: cosa c’è dietro la rottura con il coach che l’ha portata dalla soglia del circuito alla top 10 mondiale? E soprattutto: chi prenderà ora le redini del suo team? Un nome già circola, e non è sconosciuto: Sara Errani. È stata la stessa Paolini, oggi numero 6 del ranking Wta, a rendere pubblica la notizia con un lungo e commosso messaggio su Instagram. Nessuna dichiarazione ufficiale da parte di Furlan, che ha scelto il silenzio, lasciando spazio solo alle parole della sua ormai ex allieva: “Grazie a Renzo Furlan per tutto quello che ha fatto per me. Abbiamo fatto un viaggio straordinario, abbiamo condiviso momenti indimenticabili, tra cui un incredibile 2024, la finale a Wimbledon e al Roland Garros, l’oro olimpico a Parigi. E anche nel 2025 siamo partiti alla grande”.

Un bilancio imponente, quello tracciato da Jasmine, che nel giro di un anno ha riscritto la storia del tennis italiano. Eppure, proprio adesso, con la stagione su terra alle porte, arriva la scelta più spiazzante: cambiare guida tecnica. Nessuna polemica, solo riconoscenza. Ma è chiaro che, dietro l’eleganza dei toni, qualcosa si è incrinato. “Renzo è stato una parte fondamentale della mia crescita, sia come giocatrice che come persona. Tutto quello che ho imparato da lui mi accompagnerà sempre. Provo per lui una grande riconoscenza e un immenso rispetto, per la professionalità, la passione e i valori che mi ha trasmesso in tutti questi anni. Renzo, ti auguro il meglio. Ti voglio bene”, ha scritto la tennista. Parole che chiudono un capitolo ma non spiegano del tutto perché venga chiuso adesso, proprio dopo la semifinale di Miami (primo risultato di rilievo in un 2025 cominciato a rilento) e prima del grande assalto su terra, il terreno dei suoi successi più importanti.

Il timing, in casi come questi, non è mai neutro. C’è chi ipotizza divergenze sul futuro, chi parla di una volontà di Paolini di cambiare metodo, ritmo, approccio mentale. Dopo dieci anni, in fondo, anche i rapporti più solidi possono logorarsi. Furlan, che nel 2024 era stato eletto “coach dell’anno” dal circuito Wta, ha accettato la separazione senza clamore. Ma resta il fatto che il sodalizio tecnico più longevo del tennis femminile italiano si è appena interrotto nel suo momento più vincente. A questo punto, la domanda è una sola: chi sarà il nuovo coach? E qui entra in scena Sara Errani, ex numero 5 del mondo, finalista al Roland Garros, oggi tornata tra le protagoniste del doppio (con la stessa Paolini) e sempre più spesso vista non solo accanto, ma anche dietro a Jasmine. Da tempo Sara è molto più di una compagna di squadra: durante le partite importanti la si vede nel box, dà indicazioni. E da settimane si mormora che Errani possa essere pronta a trasformare quel ruolo da consigliera silenziosa a vera e propria guida tecnica.
Una scelta che avrebbe una logica precisa, non solo affettiva: non è un caso che i più grandi risultati di Jasmine siano arrivati proprio accanto a lei: la medaglia olimpica a Parigi, la finale al Roland Garros, il titolo a Roma. Al momento non c’è ancora un annuncio ufficiale, né conferme né smentite. Entrambi gli staff restano in silenzio. Nel frattempo, Paolini si prepara alla stagione su terra. E mai da sola. Perché, anche senza Furlan, il suo gioco è pieno dei suoi insegnamenti, e il suo futuro è già pronto a voltare pagina. Con un nuovo capitolo da scrivere. Forse, con una nuova firma in calce: Sara Errani.