Già qualche giorno fa il dottor Angel Charte, direttore sanitario della MotoGP, era stato chiaro: “Jorge Martin deve avere pazienza, l’infortunio alla scafoide deve essere gestito senza fretta perché potrebbe lasciargli conseguenze fastidiose per il resto della sua vita e non solo compromettergli la carriera”. Parole affidate al quotidiano sportivo spagnolo As.com e adesso ripetute anche alla testata Motorsport.com, con Charte che ha definitivamente annunciato ciò che tutti avevano capito: “Jorge Martin non sarà al via del GP d’Argentina”.

Anche per Austin resta un grande punto interrogativo: “Valuterà se provarci o meno in Texas, ma lo farà, eventualmente, solo qualche giorno prima della partenza”. Le speranze di rivedere Jorge Martin in pista, quindi, sono decisamente poche anche per quanto riguarda il GP delle Americhe e a questo punto sembra più che chiaro che il campione del mondo dovrà rivedere i suoi obiettivi per il 2025.

Quando tornerà, infatti, avrà migliaia di chilometri in meno – come ha spiegato anche Massimo Rivola – di confidenza con la nuova moto rispetto a tutti gli altri e pensare di potersi inserire nella lotta per il titolo sarebbe fin troppo ottimistico. E’ un campione e l’Aprilia ha dimostrato, con Ai Ogura e Marco Bezzecchi, di essere probabilmente l’unica moto in grado di competere davvero con le Ducati, ma Martin è giovane, l’Aprilia non ha fretta e il 2025 potrebbe trasformarsi per il numero 1 in una lunga marcia di preparazione “all’anno buono”. Ipotesi, sia inteso, visto che nessun pilota, e meno che mai Jorge Martin, è mai tornato per tenere il gas chiuso e accontentarsi di preparare la stagione successiva, ma in questo 2025 fare follie per anticipare di un week end il rientro o prendere troppi rischi dopo il ritorno non avrebbe senso per nessuno. Se servirà, insomma, nessuno farà drammi addirittura per un eventuale ritorno a Jerez, saltando oltre l’Argentina anche Texas e Qatar.
Il dato di fatto è che il campione del mondo sta già lavorando per ritrovare la migliore condizione possibile, per aiutare la muscolatura a non perdere tono e, soprattutto, si sta sottoponendo a lunghissime e continue sedute di fisioterapia. Tanto che qualche segnale positivo si vede già, come ha raccontato lo stesso Jorge Martin sui social pubblicando una foto della sua mano ancora evidentemente gonfia e deforme, ma libera fa fasciature e tutori. "Lavori in corso - ha scritto il campione spagnolo - Grazie ancora per il supporto. Non vedo l'ora di tornare". In Texas alla fine di questo mese? Oppure in Qatar l’11 aprile? Oppure, come dicono i più prudenti, addirittura a Jerez il 25 aprile? Domande, queste, legittime se si ragiona da tifosi, ma che non hanno senso. E Massimo Rivola, CEO di Aprilia, l’ha spiegato benissimo: “Non stiamo neanche a chiederci quanto tornerà. C’è la riabilitazione da fare e tutto sarà valutato giorno per giorno. Noi, intanto, dovremo fare il meglio e lavorare per fargli trovare una moto all’altezza del campione che è”.