Non fatevi sfuggire l’occasione di lavorare gratis per uno dei più ricchi eventi sportivi dell’anno. Si tratta della Supercoppa europea organizzata dalla UEFA, che il 13 agosto metterà l’uno contro l’altro i prossimi vincitori di Champions ed Europa League. L’incontro sarà organizzato assieme alla FIGC, dato che la sede prescelta è il Bluenergy Stadium di Udine, un impianto da circa 25.000 posti ristrutturato nel 2016.
L’assegnazione a Udine della Supercoppa - che non si teneva in Italia dal 1997, quando il torneo si disputava in due partite e, quell’anno, la gara di ritorno fu a Palermo - è stata comunicata dalla UEFA a dicembre 2024. Ma negli scorsi giorni la FIGC ha pubblicato il bando per la ricerca di 360 volontari che dovranno garantire il corretto svolgimento dell’evento. Come spiegato sul sito della Federcalcio, queste figure dovranno affiancare i professionisti del settore in varie “aree operative” ed essere “ambasciatori” dell’evento.

Per arrivare pronti a questo compito dovranno ovviamente seguire dei corsi di formazione a Udine, ed essere disponibili dal 3 al 14 agosto (anche se per alcuni ruoli sarà sufficiente una disponibilità nel giorno della partita e al massimo in quello precedente). Dovranno ovviamente lavorare, e non potranno godersi lo spettacolo in campo, e com’è chiaro non riceveranno alcun compenso. Non solo, perché l’organizzazione non coprirà neppure le spese di trasferimento e alloggio per chi proviene da fuori città, ma solo i pasti nei giorni dell’evento e gli spostamenti coi mezzi pubblici interni a Udine.
In “ringraziamento per il loro contributo”, si legge sul bando, i prodi volontari riceveranno alcuni “benefit”: una divisa realizzata da Adidas, un’assicurazione e alcuni imprecisati “gifts”, oltre a cose già citate come pasti e trasporto urbano gratuiti. E, ovviamente, l’irrinunciabile opportunità di “vivere un’esperienza unica e indimenticabile” che avvicini “al mondo del calcio e del volontariato sportivo tutti i partecipanti”.
Il volontariato è una bellissima cosa, e questo settore sta affrontando sfide molto difficili negli ultimi tempi, ma è necessario rendersi conto di un fatto poco discutibile: la Supercoppa europea non è un evento di volontariato. L’edizione dell’anno scorso, disputatasi a Varsavia tra Real Madrid e Atalanta, ha esaurito i 48.000 biglietti messi in vendita al pubblico a un prezzo tra 30 e 130 euro: significa che l’anno scorso la Supercoppa, contando solo la vendita degli ingressi (escludendo quindi gli sponsor, che rappresentano il grosso degli introiti) deve aver guadagnato tra 1,4 e 6,2 milioni di euro.

Solo lo scorso 7 marzo, la UEFA ha dichiarato che i guadagni complessivi del settore del calcio europeo nel 2024 sono saliti a oltre 29 miliardi, e continuano a essere in costante aumento. Le stime della confederazione indicano che le competizioni di calcio maschile della stagione attualmente in corso (Champions, Europa e Conference League, oltre alla Supercoppa) dovrebbero fruttare 4,4 miliardi di euro. Le due squadre che scenderanno in campo il prossimo 13 agosto a Udine si spartiranno un montepremi di circa 9 milioni di euro.
È piuttosto grottesco che, davanti a simili cifre, la UEFA e la FIGC non siano riuscite a ricavare una minuscola frazione del budget dell’evento per pagare queste 360 persone la cui presenza sarà di fondamentale importanza per la realizzazione del torneo. Basta fare qualche calcolo per rendersi conto delle proporzioni economiche di questa spesa: anche ipotizzando di pagare ogni volontario, senza distinzioni, 1.000 euro (che non sono pochi, per un impegno di non più di una decina di giorni), l’investimento arriverebbe indicativamente a circa 360.000 euro. Si tratta di una cifra che non basterebbe a pagare lo stipendio annuale di nessuno dei calciatori titolari delle otto semifinaliste di Champions ed Europa League (eccetto forse i norvegesi del Bodø/Glimt, che hanno il monte ingaggi più basso ma difficilmente raggiungeranno la finale).
Oggi ne parliamo perché la Supercoppa sarà in Italia, ma questo standard è stato fissato dalla UEFA e viene applicato a tutte le edizioni del torneo e ad altri suoi eventi. E purtroppo non si tratta nemmeno di un’esclusiva del calcio europeo, sebbene in questo caso il paradosso sia ancora più discutibile, vista la mole di denaro che sposta il settore. Da qualche anno associazioni e sindacati denunciano come, a causa anche di un vuoto normativo, il volontariato sia diventato una comoda scusa per non pagare molti lavoratori dei grandi eventi. Se n’era parlato nel nostro paese già ai tempi dell’Expo del 2015 a Milano, ma la questione si ripresenta periodicamente con gli appuntamenti del settore culturale e sportivo, come l’Eurovision del 2022 a Torino e i Giochi invernali di Milano-Cortina del prossimo febbraio. La Supercoppa europea a Udine, dunque, è sciaguratamente in buona compagnia.
