La mattina del lunedì di Pasquetta è arrivata la notizia della morte di papa Francesco. La Serie A, la B e anche la C hanno deciso di rimandare le partite previste per la giornata. I match della massima serie verranno recuperati mercoledì 23 aprile. La nostra opinione su questa scelta la leggete qui. La Kings League, invece, si è giocata. Il torneo di calcio a 7 creato da Gerard Piqué non si è fermato. Soltanto un minuto di silenzio all’inizio delle partite dell’ultima giornata, l’undicesima, prima dei playoff. Si gioca, perché dietro quel campo c’è un movimento che vive (e fatica) ben lontano dai milioni del calcio professionistico. Almeno questo è ciò che ha detto Gianmarco “Blur” Tocco, streamer numero uno in Italia su Twitch e presidente degli Stallions: “La Kings League oggi gioca, il lutto ecclesiastico in un paese laico me lo sbatto nei coglioni, c'è gente che prende impegni mesi prima per spostamenti, vitto e alloggio. La morte del Papa è una notizia triste, ma ho più a cuore chi si fa un mazzo tanto per stare dietro ad una lega che sottopaga pure. Ci vediamo oggi”.


Il “re di Twitch” poi aggiunge: “Non girano i soldi della Serie A, né della B o della C. Non possiamo permetterci di fermarci”. Non è il solo a pensarla così. ManuuXO, presidente dei Gear7 Fc e anche lui streamer seguitissimo, ha condiviso la linea del collega: “La Kings oggi si gioca e questa è la dimostrazione che le nuove generazioni agiscono con logica e buon senso a differenza dei boomeroni cagasotto schiavi di loro stessi prima che del Vaticano”. E infatti, poco prima, sempre lui aveva scritto su X: “Possiamo definire ridicola comunque la sospensione della Serie A per la morte del Papa?”. Ma per quanto riguarda le partite delle leghe principali ci sono dei precedenti? Sì, nel 2005, quando sabato 2 aprile morì papa Karol Wojtyla. Il Coni in quell’occasione decise di fermare tutte le discipline, calcio compreso.
