Jürgen Klopp pensa che Max Verstappen potrà insegnargli qualche trucco. Dopo otto anni e mezzo come allenatore del Liverpool, Klopp si è dimesso a maggio 2024 per prendersi una pausa dal calcio. Poi è stato annunciato che avrebbe assunto un nuovo ruolo con Red Bull, quello di responsabile globale del calcio.
Klopp ha ora ufficialmente iniziato a lavorare e, anche se il suo compito sarà naturalmente incentrato sul pallone, l'universo multisportivo di Red Bull gli consentirà di interagire con molti degli atleti del marchio.
Nella lista anche Verstappen, che ha conquistato il suo quarto campionato piloti di F1 consecutivo.
Il consulente Bull Helmut Marko ha elogiato Klopp come "un allenatore straordinario e un grande motivatore" e ha affermato che gli piacerebbe che "fosse coinvolto con i piloti" poiché "la sua esperienza e la sua leadership potrebbero essere decisive".
Sembra però che Klopp possa imparare anche da Verstappen.
"Ci sono così tante cose di cui parlare. Non solo di quanto sia concentrato, ma di tutti i tipi di cose", ha detto Klopp nella sua prima conferenza stampa da quando ha assunto il suo nuovo ruolo. "È davvero folle. Mi piacerebbe passare del tempo con lui per capire come riesce a fare tutto questo a 300 miglia orarie in macchina e a essere ancora nella migliore disposizione mentale. Super interessante".
Klopp è l’uomo che ha trasformato prima il Borussia Dortmund e poi il Liverpool in macchine da guerra. Le vittorie in Champions League e in Premier League hanno dimostrato che la chiave del successo non è solo il talento, ma il saper costruire un gruppo. Allo stesso modo, Verstappen è passato dall’essere una giovane promessa impetuosa a diventare un cannibale implacabile. Il pilota olandese non solo domina la F1 con la sua Red Bull, ma lo fa con una freddezza e una consapevolezza tattica che richiamano le capacità strategiche di Klopp a bordo campo. Klopp motiva i suoi giocatori con discorsi che trasudano passione, mentre Verstappen guida una monoposto alla vittoria con una sicurezza che raramente è costante in un pilota. Ora non si tratta più solo di vincere, ma di costruire un’eredità. Klopp e Verstappen condividono infatti anche la fame insaziabile di successi, oggi, ma anche di domani. Per Klopp, ogni progetto è una battaglia, una possibilità di dimostrare che il proprio gruppo di lavoro è il migliore. Lo stesso si può dire di Verstappen, che non si accontenta mai, anche quando sembra avere il titolo mondiale in tasca. Entrambi rappresentano la mentalità vincente che ogni tifoso vorrebbe vedere nella propria squadra o nel proprio idolo e che in questo momento Red Bull ha sapientemente fatto propria.
Se da un lato Max Verstappen è il volto più noto del marchio Red Bull in F1, Jürgen Klopp non è mai stato lontano dall’universo della celebre azienda austriaca. Entrambi, in modi diversi, rappresentano valori che il brand ha sempre promosso: energia, innovazione e una mentalità vincente. L'allenatore tedesco da nuovo Global Head of Soccer di Red Bull è pronto a mettere in campo la sua energia e la sua visione. Squadre come il Lipsia in Germania e il Salisburgo in Austria incarnano un approccio moderno al calcio che sembra ispirato dallo stile del tecnico e sono pronte a crescere una nuova fucina di giovani talenti. E non è un caso che Red Bull abbia investito in più sport, costruendo un ecosistema che spazia dalla F1 al calcio, dagli sport estremi agli Esports. In questo panorama, Verstappen e Klopp sono simboli. Red Bull li spinge a comunicare un messaggio chiaro: il talento può fiorire solo in un contesto che promuove innovazione, creatività e disciplina. Viene quindi naturale chiedersi: potrebbe un giorno trasformare questo legame ideale in una collaborazione concreta tra i due?