Nel calcio si sogna il Triplete, nel tennis contemporaneo ci si accontenta, si fa per dire, del “Double”: battere nello stesso anno Sinner e Alcaraz. I due dominatori degli Slam, i volti del presente e del futuro, i punti cardinali del ranking 2025. Jiri Lehecka ne ha già fatto fuori uno, Alcaraz, a Doha. Ora vuole completare l’opera: al terzo turno del Roland Garros lo attende Jannik Sinner, numero uno del mondo, imbattuto nei precedenti, ma non intoccabile. Il ceco, classe 2001 come Jannik, arriva a Parigi dopo un inizio anno fortunato (titolo a Brisbane con due ritiri) e ben preparato. Studia, lavora con un mental coach, si allena come un ossesso e non si tira mai indietro. Ha steso Carlos con una prestazione impeccabile e ha superato i primi due turni a Parigi contro Thompson e Davidovich Fokina con un tennis potente, da hard court travestito da clay. Dodici ace, 39 vincenti e l'impressione di poter colpire senza paura anche sul rosso. E se sogna di battere Jannik, è anche perché in un test pre-Roma aveva avuto la meglio su di lui, quando però Sinner era ancora in fase rodaggio.

Jannik, dal canto suo, si è presentato a Parigi con l’aria di chi ha chiuso i conti col passato (Clostebol incluso) e ha ricominciato da sé. La gara contro Richard Gasquet è stata una passerella: vittoria netta e saluto commosso al pubblico per l’ultima del francese. Ma dietro le quinte c’è un Sinner che ha cambiato pelle: più maturo, più consapevole, più affamato. I suoi precedenti contro Lehecka raccontano di tre vittorie su tre, tutte senza perdere set, l’ultima sul cemento di Pechino. E proprio sul duro Sinner aveva cominciato la scalata nel 2019, battendo Lehecka a Ostrava prima di prendere un volo notturno per Roma e debuttare nelle qualificazioni, superando anche Musetti. La loro storia, in fondo, è intrecciata da anni. Ma se Sinner è il re già incoronato, Flavio Cobolli è il cavallo pazzo che sta sorprendendo tutti. Dopo il successo ad Amburgo, ha eliminato Cilic e poi ha vinto il derby con Arnaldi con autorità in tre ore di battaglia. Percentuali solide (70% di punti sulla prima, 52% sulla seconda), mentalità feroce e crescita costante.

Il romano sembra aver trovato finalmente il mix giusto tra talento e tenuta mentale. Ora ad attenderlo c’è Zverev, ma nessuno lo considera più una sorpresa. Camporese, su MOW, l’ha detto chiaramente: “Cobolli oggi fa paura, se non sei in giornata, ti può travolgere”. Così Parigi parla italiano con due registri diversi. Sinner detta legge dall’alto del ranking, Cobolli alza la voce dal basso con lo spirito di chi non ha niente da perdere. Due percorsi opposti, ma una stessa direzione: verso la seconda settimana del Roland Garros. E forse, chissà, verso qualcosa di più. Intanto Lorenzo Musetti continua la sua corsa al Roland Garros e conquista un posto negli ottavi di finale. Dopo due prove solide nei turni precedenti, l’azzurro conferma l’ottimo momento di forma piegando in rimonta l’argentino Mariano Navone, numero 97 del mondo. Vittoria in quattro set e altra prova di carattere per il toscano, che ora guarda avanti con ambizione.