Perché anche nel tennis ci si sta concentrando sempre più sull'uso dell'intelligenza artificiale? Una domanda alla quale è difficile rispondere. Il rapporto tra il tennis moderno e l'uso dell'Ai è diventato sempre più significativo, rivoluzionando vari aspetti. Si è iniziato con l'analizzare grandi quantità di dati sulle prestazioni dei giocatori. Attraverso la raccolta delle informazioni sui colpi, movimenti, le strategie e le prestazioni, gli algoritmi hanno iniziato a identificare punti di forza, debolezze e schemi ricorrenti. Il tutto per consentire agli allenatori e ai giocatori di sviluppare strategie più efficaci contro specifici avversari. Di lì l'arrivo sulla scena della maggior parte dei campioni moderni, quelli costruiti fisicamente tra altezza, peso e muscolatura, per sfruttare al massimo quelle doti che caratterizzano la struttura del ragazzo o della ragazza emergente. Ma non solo: negli ultimi anni si è sviluppata sempre di più anche una tecnologia di supporto al gioco. Ad esempio, Hawk-Eye utilizza l'Ai per monitorare la posizione della palla e determinare con precisione se un colpo è dentro o fuori. Addio alle liti infinite tra giocatori indiavolati sotto il seggiolone e arbitri che sbracciando dall'alto provavano a dare spiegazioni. Ma poi quanto erano belle le racchette lanciare o spezzate? Quelle che sudavano sacrifici e passione, non che oggi non ci siano, anzi, ma che sono espressi nell'anonimato e che devono restare repressi per non intaccare lo spettacolo di luci e colpi sensazionali. Sistemi che riducono sempre più gli errori umani e di conseguenze possibili proteste ma che effettivamente forniscono decisioni più accurate e trasparenti durante le partite.
L'Ai ormai supporta attivamente lo sviluppo di programmi di allenamento personalizzati. Sensori e videocamere analizzano i movimenti dei giocatori durante l'allenamento e forniscono feedback in tempo reale per migliorare la tecnica e prevenire infortuni. L'uso della realtà aumentata e della realtà virtuale possono ulteriormente potenziare queste sessioni di allenamento. Modelli che vengono sviluppati per prevedere anche l'andamento delle partite basandosi su una vasta gamma di fattori come nella progettazione e nel miglioramento delle attrezzature, tra cui racchette e scarpe. Analizzando sempre più dati, i produttori sono facilitati nel creare prodotti più performanti e utili alle esigenze specifiche degli atleti. Di conseguenza addio alle vecchie scarpe da tennis, quelle pesanti tutta gomma bianca, liscia e piatta; addio a quelle polo bianche o a quei completi minimal e spazio a colori e materiali utilizzati sempre più in nome di una sostenibilità di facciata. Di ultimissimo utilizzo e sempre più strategica, invece, è l'Ai nell'esperienza dei fan. App interattive, analisi in tempo reale, statistiche avanzate, chatbot e assistenti virtuali possono già fornire risposte alle domande dei fan, condividere aggiornamenti sulle partite e personalizzare i contenuti in base alle preferenze individuali.
Wimbledon 2024 è il risultato di un'evoluzione che proietta lo spettatore verso il futuro del tennis. Ibm e l'All England Lawn Tennis Club hanno infatti presentato per questa edizione del torneo, una nuova funzionalità di intelligenza artificiale generativa per la personalizzazione delle storie sui giocatori. La funzione denominata “Catch Me Up” aiuta i fan a essere aggiornati sui giocatori relativamente a tutte le partite dei singolari maschili e femminili. Questo sviluppo deriva dal fatto che circa un terzo (31%) degli appassionati di tennis utilizza più dispositivi durante la visione di eventi sportivi per ottenere maggiori informazioni e interagire con altri fan. Inoltre, quasi la metà (47%) si dedica quotidianamente o settimanalmente a contenuti aggiuntivi sul tennis. La sintesi e la personalizzazione rappresentano le attuali due caratteristiche più importanti dei contenuti sportivi. I dati condivisi da una nuova ricerca di Ibm e Morning Consult hanno anche rivelato che il 55% degli appassionati di tennis intervistati a livello mondiale è consapevole che l'ai avrà un impatto positivo sullo sport e che potrebbe migliorare la loro esperienza. Gli intervistati hanno dato la priorità agli aggiornamenti in tempo reale (36%), ai contenuti personalizzati (31%) e agli approfondimenti (30%).
Dati che riguardano anche l'Italia dove gli appassionati già utilizzano almeno due dispositivi contemporaneamente per vedere un incontro. Anzi, il 7% degli appassionati di sport di età compresa tra i 18 e i 29 anni utilizza tre o più dispositivi contemporaneamente per guardare lo sport, rispetto a una media globale del 10%. L'intelligenza artificiale sta ormai concretamente trasformando il tennis moderno, rendendolo uno sport più analitico, preciso e personalizzato. L'integrazione di queste tecnologie continuerà a evolversi inesorabilmente, offrendo sempre nuove opportunità sia per i giocatori che per i fan. Uno sviluppo che con molta probabilità allontanerà quella generazione di appassionati che vivevano lo sport nell'imprevedibilità, nel guizzo del campione, nella casualità di una sfida che metteva spesso di fronte due tennisti molto diversi tra loro. Quanto era bello il tennis di Agassi, Borg e McEnroe? Fantastico Sinner, affascinante il progresso di Alcaraz ma questa nuova generazione di campioni sarà quella che ci guiderà verso uno sport diverso da quello che si era ideato. Alla faccia di un intrattenimento orientato esclusivamente al marketing e allo spettacolo, quello che offrirà sicuramente la possibilità di entrare virtualmente nel campo di gioco. Ma siamo sicuri che tutti questi dati non ci daranno alla testa?