Un secondo turno di Wimbledon inaspettato: il numero uno al mondo, Jannik Sinner, reduce dalla vittoria all’Atp 500 di Halle, contro Matteo Berrettini che, invece, non ha fatto un’ottima prestazione nel medesimo torneo, uscendo agli ottavi. Da un lato un giocatore che ha ottimo feeling soprattutto sul veloce, dall’altro uno che sull’erba ha già raggiunto la finale di questo torneo, perdendo, poi, contro Novak Djokovic. Ma che cosa dobbiamo aspettarci da questo incontro? C’è chi da già per scontata la vittoria dell’altoatesino, che ora deve difendere la sua posizione in classifica per essere incoronato numero uno al mondo alle Nitto ATP Finals di Torino a novembre. Ma siamo sicuri che Matteo non abbia le doti per mettere quantomeno in difficoltà il suo collega e connazionale? Una sfida azzurra, in un momento in cui di identità nazionale ce ne è davvero bisogno, vista la recente sconfitta agli europei di calcio contro la Svizzera che ha comportato l’uscita, drammatica, degli uomini di Luciano Spalletti dalla competizione.
Berrettini ha sicuramente dalla sua un dritto e un servizio estremamente competitivi, a differenza del rovescio che è sempre stato il suo punto più debole. Fisico imponente che lo ha spesso costretto a stare ai box per via di una lunga serie di infortuni. Dall’altro lato Sinner, che sembra una macchina quasi perfetta che, finora, ha avuto come unico infortunio quello dell’anca che non gli ha consentito di giocare gli Internazionali di Roma e Madrid. Un giocatore che si adatta a ogni superficie che, per il gioco mostrato finora, co ha regalato un tennis completo, con pochissimi se non quasi inesistenti punti deboli. Sinner che predilige il gioco da fondo campo e che, forse proprio per la sua conformazione fisica più esile e meno robusta, vanta una velocità che potrebbe essere fatale all’avversario. Certo è che incontrare proprio Berrettini nei primi turni non è il massimo per proseguire il proprio torneo, e ciò è stato possibile perché Matteo non è una delle teste di serie di Wimbledon. Era stato proprio Luca Bottazzi ad aver previsto uno scenario simile a MOW. Ore 17:30, Londra, campo centrale: al via lo spettacolo e chissà che il match non ci regali un finale a sorpresa. L'orario resta comunque indicativo e dipende dalle precedenti partite, quello che si sa, al momento, è l'ordine in cui giocheranno e il loro scontro sarà l’ultimo.