Scrivo questa intervista mentre fumo un joint. Elon Musk invece assume ketamina e dice che lo fa nell'interesse degli investitori. Teoria discutibile. Ma per chiarirmi le idee decido di chiamare Dio. D'altronde, cos'è la religione se non un'allucinazione di massa potente e immanente? Infatti l'Altissimo, che su X risponde al nome di @dio, appunto, e nella vita dei comuni mortali si chiama Alessandro Paolucci, sulle sostanze che stupiscono di libri ne ha scritti due: Storia stupefacente della filosofia e Storia stupefacente della scienza. Entrambi raccontano come i più grandi filosofi, psicologi e scienziati si sono sempre drogati come dei caimani. Il primo me lo sono bevuto. Il secondo, devo essere sincero, non l'ho ancora letto. Poco cambia. È importante che Dio, alias Paolucci, sia una delle persone più titolate a parlarci senza giudizio di droghe, di studiosi e imprenditori multimiliardari che si drogano e di politici che dicono di non drogarsi ma che sarebbe meglio se lo facessero (anche perché se lo fanno e sono questi i risultati forse è meglio che accettino qualche consiglio).
“Papa Francesco ultimamente lo vedo un po' dolorante, magari un po’ di oppio potrebbe aiutarlo”
Musk è stato addirittura invitato ad Atreju per la festa di Fratelli d'Italia, cosa hai pensato quando hai sentito ciò che ha detto sulla keta? In molti si sono scandalizzati, ma tempo fa al podcast di Joe Rogan aveva fumato una canna in diretta. E più di una volta ha elencato tutte le sostanze che assume, dalla cocaina all'lsd, sembrerebbe un super tossico. Debunking di Musk: la ketamina serve a un imprenditore? Dipende. È difficile per noi capire veramente che problema abbia Musk, si è detto che forse è autistico, Asperger, non si sa, quindi più che delle droghe avrebbe bisogno di uno psicologo, forse di uno psichiatra, ma insomma di una terapia seria. Si scherza troppo sulla salute di questo personaggio importante e influentissimo, invece che stare qui a fargli il gossip su cosa prende e cosa no, andrebbe preso un po' più seriamente. Ti ricorda qualcuno? È accostabile a Marco Aurelio, il grande imperatore, solo che i suoi problemi più che mentali forse erano cardiaci: è famoso come filosofo stoico ma era ipocondriaco, aveva l'ansia, i dolori al petto e per curarli prendeva questo beverone all'oppio, la teriàca. Funzionava, si faceva delle grandi dormite. Tra gli scienziati invece? Il neuroscienziato John Cunningham Lilly, che non è famosissimo, però lui negli anni 50/60 sperimentava con i cervelli, lo chiamava la NASA per parlare coi delfini e prendeva un po’ troppa ketamina, insomma aveva delle cose in comune con Musk, oltretutto anche lui aveva un sacco di soldi (di famiglia) e attirava finanziamenti incredibili. Era un visionario. È quello che ha inventato la camera di deprivazione sensoriale, lui la chiamava semplicemente vasca di isolamento, isolation tank. Si immergeva in questa vasca dove stava al buio in una stanza insonorizzata, galleggiando sull'acqua in modo da avere visioni particolari, e prendeva l’lsd. Poi dall'lsd è passato alla ketamina, proprio come Elon. Comunque va detta una cosa: la ketamina non è una droga, è un anestetico dissociativo, ossia ti “scollega” il cervello così da non farti più provare dolore. Può anche darti allucinazioni, ma dipende anche dalla dose. È tutta una questione di dosaggio. Esatto. Lilly ne ha abusato, è uscito di testa, speriamo che Musk non faccia questa fine, sia per la sua salute, sia perché Twitter (X) mi serve.
“Putin? Mescalina in belle dosi, la guerra finirebbe in un attimo. Proverebbe l'amore universale”
Nel tuo Storia Stupefacente della Filosofia sono rimasto estasiato da quanto si facesse Walter Benjamin, un mito per me. Poi Foucault, Jünger che volava con la psilocibina, Nietzsche e Freud. Ma chi è il più fattone secondo te? Sartre. Faceva parte proprio del suo stile, del suo modo di fare esistenzialista, cioè tutto al massimo, tutto senza limiti, perché se no non si sentiva abbastanza libero. E poi Kary Mullis, premio Nobel nel 1993 per una scoperta legata al Dna. In passato si era preso anche un milligrammo di lsd, che sembra poco, ma è una dose enorme, che ti stravolge completamente. Perdi qualsiasi gancio con la realtà. Poi si è ripreso ed è diventato un grande biochimico. Senti, ma cosa pensi di questo rinascimento psichedelico che stiamo vivendo in questi anni? Se ne è parlato per tanto tempo, ma ora, grazie anche ai libri di Michael Pollan, soprattutto Come cambiare la tua mente e la serie tv su Netflix, sembra che sia arrivato davvero il momento per riconsiderare determinate sostanze. Non tutte, vorrei essere chiaro, quelle pesanti tipo la cocaina e l'eroina sono delle trappole terribili. Per quanto riguarda gli psichedelici, invece, ora ne abbiamo maggiore consapevolezza rispetto agli anni 60/70. In più conosciamo meglio il cervello e le neuroscienze sono progredite. Tutto ciò può essere molto utile per la ricerca, per sviluppare nuovi farmaci e nuove terapie.
“Salvini resterà sempre quello del Papeete, quindi un po' di ecstasy. Però può essere pericolosa, non vorrei che gli facesse male al cervello già la base di partenza non è il massimo”
Adesso ti faccio dei nomi e tu mi rispondi con la droga che gli consiglieresti. Questa è una grossa responsabilità, perché se poi mi prendono alla lettera.... Esatto, non possiamo che iniziare da Papa Francesco, essendo tu Dio. Guarda lui mi sembra uno che non ne ha bisogno: molte droghe ti portano verso l'amore universale e la condivisione con tutto il creato. Ecco, lui mi sembra che ci sia già arrivato da solo. Ora che ci penso però ultimamente lo vedo un po' dolorante, magari un po’ di oppio potrebbe aiutarlo, come al vecchio Benjamin Franklin. Giorgia Meloni? Ma tu questa roba la vuoi veramente scrivere? Vabbè, chiaramente un cannone. Voglio dire, ha ospitato Musk ad Atreju, un cannone con i suoi amici importanti ci sta. Della serie, due tiri fatteli... Sarebbe bellissimo se leggesse l'intervista, si incazzasse e rispondesse: “Guardate che io me li fumo, ecco perché faccio quelle facce in Parlamento". Eh sì, sarebbe meraviglioso. Elly Schlein? Funghetti allucinogeni. Invece a Salvini che trip gli facciamo fare? Ora vuole fare l'uomo di Stato, il ministro, sempre incravattato, sempre serio. Tra l'altro con delle giacche blu sgargianti che mi fanno morire dal ridere. Ma lui resterà sempre quello del Papeete, uno da locali, quindi un po' di ecstasy. Però può essere pericolosa, non lo so, non vorrei che gli facesse male al cervello. Eh, che già non siamo messi benissimo. Politica estera: Putin? Mamma mia! Mescalina in belle dosi, la guerra finirebbe in un attimo. Proverebbe l'amore universale, si abbraccerebbe con Biden, riderebbe con Trump, finalmente si rilasserebbe un po’. Via dalla politica. Ferragni? Ha fatto un bel po’ di errori e li sta pagando, sta vivendo un periodo stressante, quindi un tranquillante. Un po' di morfina, le serve una bella dormita...
Ultime due domande: ma se tu sei pro o contro la legalizzazione? Pro, perché tanto la droga illegale è talmente diffusa che è come se la vendessero già al supermercato. Ma deve essere accompagnata da tanta informazione. Anche perché bisogna spiegare che, nonostante la legalizzazione, continuerà a esserci un mercato clandestino con prezzi più bassi e droghe più pericolose. Questo sarà il vero scoglio da superare. In Italia soprattutto, dove la malavita investirebbe nel turismo dei fattoni, che creerebbe altri problemi, invece di risolverli. Ma tu ti fai o non ti fai? E di cosa, nel caso? Mai preso nulla, per due motivi abbastanza semplici: mi ha cresciuto uno sbirro, e poi mi fa schifo fumare; anche dell’ecstasy ho sempre avuto un po' di paura. Mi è rimasta un po' di curiosità per lsd e psichedelici vari, ma come insegna Jünger, sono droghe che vanno provate da adulti, quando hai una certa consapevolezza di te. Chissà, magari tra qualche anno ci faccio un pensiero.