Cosa ne pensa Aldo Grasso della decisione del ministro Valditara di vietare i telefoni cellulari dalle scuole superiori? Un'idea ce l'ha, ed è piuttosto chiara. Sul Corriere, il critico e massimo esperto di tv e spettacolo, mostra ai suoi lettori, ancora una volta, un forte attaccamento al presente, all'innovazione tecnologica, al domani. “È molto insidiosa la decisione del ministro Valditara di bandire i cellulari dalle scuole superiori affidando alle ore di educazione civica l’insegnamento dell’uso consapevole degli strumenti digitali”, scrive Grasso. Per poi aggiungere: “Se c'è una materia principale che la scuola deve fare propria è l'uso cosciente del digitale”. Difficile vietare dunque, impedire qualcosa che, secondo l'esperto, andrebbe piuttosto compreso.Giovani smarriti davanti alle innovazioni, bisognosi di strumenti per interpretarle, queste, tante novità nel mondo. Di fronte a un cambiamento costante degli uomini e della tecnologia, dell'avvento del digitale che sembra delle volte persino sovrastare le persone, sarebbe dunque più che giusto accompagnare i ragazzi al cambiamento. Educandoli. Prendendoli per mano, passo dopo passo.

La posizione di Grasso si inserisce in un dibattito più ampio sulle nuove dichiarazioni del ministro che vede contrapposti sostenitori del “detox digitale” nelle aule scolastiche e chi invece propugna un approccio educativo più inclusivo verso le nuove tecnologie. Il critico televisivo, che ha sempre dimostrato una particolare sensibilità verso i cambiamenti del panorama mediatico, non nasconde la sua contrarietà a soluzioni che sembra considerare troppo semplici. “La didattica dovrebbe guardare avanti, imparare le poesie a memoria non risolve il problema”, perché esiste una nuova grammatica da studiare. “Non si vieta ciò che va compreso”, conclude Grasso, e con queste parole, sembra lanciare una sfida al sistema educativo italiano, ai genitori, alle figure che affiancano i ragazzi: quella di trasformarsi a guida nel complesso rapporto tra le nuove generazioni e la rivoluzione digitale.
