Il costo del biglietto per la finale di Champions League tra Inter e Paris Saint-Germain non è per tutti. Si parla di migliaia di euro per pacchetti con trasporto e tagliando. Gli ultras, come altri tifosi interisti, hanno l’abbonamento. Sul sito dell’Inter c’è scritto che il codice con cui acquistare il ticket sarà inviato dando precedenza agli abbonati più fedeli. La curva Nord è scesa in strada, davanti alla sede del club, per dire che in realtà non è stato così. “I biglietti sono troppo pochi”, dicono. Ce lo ha ribadito anche l’avvocato Mirko Perlino. I tifosi, ha aggiunto il legale, andranno comunque a Monaco. Con o senza biglietto. Nei prossimi giorni gli ultras saranno alla Pinetina per manifestare il loro dissenso. Incontreranno la squadra e Simone Inzaghi. Ora, però, c’è un’altra questione che rischia di alzare la tensione. Il leader dei Viking, Nino Ciccarelli, ha pubblicato una storia Instagram in cui critica la scelta della società di far pagare anche i biglietti per un posto a San Siro, dove la finale verrà proiettata su un maxischermo. Per soci e abbonati si va dai 18 ai 45 euro.

“Sto vedendo cose assurde, ora anche per vedere il maxischermo bisogna pagare. Qua stanno uccidendo la passione dei veri tifosi. E adesso sapete cosa faccio, cari signori che rovinate la passione vera? Ora ve lo do io un codice: dal 1984 questo è il mio codice per mandarvi a quel paese”, dice Ciccarelli. La data citata dall’ultrà è quella della fondazione del gruppo dei Viking. Insomma, continua lo scontro tra ultras e società. I tifosi hanno criticato la scelta dell’Inter di riservare solo poche centinaia (pare circa 200) biglietti ai membri della Nord. “Ma siamo 7mila abbonati”, lamentano i gruppi. Alla Pinetina incontreranno i giocatori e il mister Simone Inzaghi. I dirigenti, ci ha fatto sapere Perlino, probabilmente non ci saranno. La situazione è complicata e un confronto diretto potrebbe peggiorare le cose. E alla finale mancano solo tre giorni.

