Perché Fabrizio Corona è sempre in mezzo, perfino in un caso di cronaca nera come quello di Garlasco? Sembra assurdo, e se lo chiede lui stesso durante l'ultima puntata speciale di Falsissimo su Garlasco, eppure è vero. Il punto di partenza è quello da cui sono ripartite le indagini: lo scoop fatto uscire dal settimanale Giallo. “Le gemelle Cappa: abbiamo incastrato Alberto Stasi”. O meglio, gli audio pubblicati dal settimanale, che per una sorta di telefono senza fili fatto di riprese giornalistiche e titoli in ottica Seo hanno fatto in modo che la notizia venisse poi pubblicata così da tutti. Il circo mediatico, dice Corona, e gli audio da cui è ripartito tutto avrebbero potuto finire in mano sua, ma qui bisogna fare un passo indietro. Perché il personaggio che ha venduto quei messaggi è una vecchia conoscenza di Fabrizio Corona: Francesco Chiesa Soprani. Coincidenza vuole che sia sposato con l'avvocato che ha difeso Nina Moric nella separazione da Corona, ma il boss di Falsissimo spiega che “anche lui è separato e vive in una macchina senza un euro. Comunque, Francesco Chiesa ha iniziato a lavorare con me nel 2000, poi abbiamo preso due strade separate. Lui nel 2005/2006 diventa manager di Elisabetta Gregoraci, che all'epoca faceva la putt*na. Lo dico perché è agli atti”, aggiunge Corona. Cosa che, peraltro, aveva già detto da Giletti nel 2000, costretto a dissociarsi in diretta. Poi prosegue: “Ho un contratto dove c'è scritto che lei si fidanzava con Matteo Cambi per un mese, a 5000 euro, con l'obbligo di sc*pare due volte al mese”. Dissociandoci come Giletti, dalla terminologia ma non da ciò che è emerso in sede giudiziaria, proseguiamo per capire cosa c'entri tutto questo con l'omicidio di Chiara Poggi.

Chiesa Soprani, spiega Corona, viene arrestato insieme a lui per il caso Vallettopoli, e in quel momento perde tutto, fino a quando non “Svolta la sua vita, diventando manager delle Olgettine. Gestiva le putt*ne che chiedevano i soldi a Berlusconi, e faceva il grano. Poi, siccome è pazzo, quando Berlusconi ha il suo momento peggiore e scoppia lo scandalo del Bunga Bunga, lui decide di diventare l'uomo di Michele Santoro, facendo la guerra a Berlusconi, accusandolo, falsamente, di averlo pagato per sc*pare le sue putt*ne. Per questo è stato condannato ed è finito a dormire in macchina”. Ma cosa c'entra tutto questo con Garlasco? “Un giorno Chiesa Soprani mi telefona, vuole vendermi 180 messaggi di Paola Cappa per ventimila euro. Ma perché non li ho comprati? Sono diventato cogli*ne?”, si chiede Corona, sarcastico, per poi telefonare alla direttrice di Giallo, Albina Perri. Lui la accusa di aver venduto materiale falso. Lei è sulla difensiva, “Non ho capito perché mi stai chiamando. Sei il garante di che cosa? I messaggi ci sono. Che ti devo dire, sarò una mer*a”. Poi telefona a Gianluigi Nuzzi, il conduttore di Quarto Grado, per chiedergli se avessero provato a vendere quei messaggi anche a lui, ma il presentatore di Rete 4 taglia: “Quella che tu chiami direttrice del settimanale Giallo io l’ho anche bloccata sul telefono. Ognuno si guarda allo specchio tutti i giorni.” Si arriva a Davide Parenti, che ha mandato in onda gli audio, pubblicando la storia del super testimone. “E qui mi arriva la botta di culo. Un messaggio: Fabri, ma se Le Iene fanno sentire la super testimonianza significa che sono d’accordo con la Procura, o che la Procura ha già finito e aspetta le reazioni. Se io fossi uno dei potenziali indagati, questo weekend andrei a dormire da un’altra parte. Così Corona chiama Parenti, per sapere se avesse comprato i messaggi da Chiesa Soprani: “Fabri, ma secondo te noi compriamo i messaggi? Ce li ha dati lui, gratis”. La rivelazione di Corona arriva adesso: il super testimone, “che vedrete a Le Iene”, prima di andare da Parenti sarebbe andato da Tizzoni, avvocato della Famiglia Poggi. “Ha delle prove sconcertanti, che dimostrano che il colpevole non è Stasi. Ma sapete cosa ha fatto Tizzoni? L’ha detto ai genitori, e i genitori hanno fatto finta di non sentirlo. Perché? Perché Stasi, dopo la sentenza definitiva ha risarcito la famiglia Poggi per 850mila euro, facendo debiti. Quindi, se Stasi non è colpevole, la famiglia Poggi glieli deve dare indietro. Allora, cosa è meglio? Tenersi i soldi o scoprire il colpevole? Che schifo”, conclude Corona, ma il vero colpevole, allora, chi è?

