Fa discutere la decisione del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara di revocare la nomina di Anna Paola Concia per il progetto “Educazione alle relazioni”. L’ex deputata del Pd avrebbe dovuto affiancare Monia Alfieri e Paola Zerman nell’iniziativa. Dopo 48 ore dall’annuncio, però, il ministro è tornato sui suoi passi, escludendo Concia. Abbiamo intervistato l’economista ed ex senatore Pd Carlo Cottarelli cosa ne pensa della decisione del ministro: “Non conosco personalmente Concia ma, da quello che ho sentito dire da diverse parti, è una persona molto equilibrata e mi è sembrato strano che ci fosse questo rigetto nei confronti di questa persona al punto che il ministro ha dovuto cambiare idea”. La svolta, quindi, sarebbe dovuta a un veto messo da qualcuno del governo, in particolare, ipotizza Cottarelli, “da qualcuno di Fratelli d’Italia”. Senza scomodare un “no” della stessa presidente Giorgia Meloni, restano i dubbi su tempi e modalità: “Sembrava la persona perfetta, eppure c'è stata questa reazione negativa”. Poi la conversazione si è spostata su Mario Draghi potenziale presidente della Commissione europea, sul suo progetto con l’Università Cattolica di Milano e di utero in affitto.
Carlo Cottarelli, ha fatto un post su Instagram in difesa di Anna Paola Concia, perché si è sentito di scriverne ed esprimere solidarietà?
Perché mi è sembrato davvero una cosa davvero strana quella che è accaduta. Io non la conosco personalmente ma, da quello che ho sentito dire da diverse parti, è una persona molto equilibrata e mi è sembrato strano che ci fosse questo rigetto nei confronti di questa persona al punto che il ministro Valditara ha dovuto cambiare idea. Quello di cui c'è bisogno in quest'area è di persone che siano abbastanza equilibrate e tutti mi dicono che Paola Concia queste caratteristiche le ha. Lei era stata una parlamentare del partito democratico, però è stata apprezzata anche dalla destra, per cui mi sembrava la persona perfetta, eppure c'è stata questa reazione negativa.
Nello stesso post ha parlato di una marcia indietro del ministro Valditara e del Presidente del Senato Ignazio La Russa, il quale ha espresso solidarietà a Concia. Allora chi ha messo il veto?
Non lo so, perché Valditara e La Russa, Presidente del Senato, uno dei principali esponenti del centrodestra, erano d'accordo. Io ero in televisione l'altra sera da Nicola Porro, c'erano anche Vittorio Sgarbi e Alessandro Sallusti a dire che era stata una buona scelta e poi qualcuno ha messo il veto. Mi sembra chiaramente qualcuno di Fratelli d'Italia, non credo che la cosa sia arrivata ai livelli di Giorgia Meloni, ma il veto qualcuno l'ha messo.
Come sarà strutturata l’educazione sessuale nelle scuole?
Credo che ci sia la necessità di insegnare nelle scuole, oltre alle famiglie, il rispetto delle persone da tutti i punti di vista. E dal rispetto delle persone ne deriva il fatto che tutta quella galassia che ora noi mettiamo sotto il nome di femminicidio, ma che non è soltanto l'uccisione, ma anche i maltrattamenti, sono cose inaccettabili, per questo il tema è molto importante. Però non so nel dettaglio come sarà strutturata.
C’è chi vuole parlare di questioni riguardanti la comunità Lgbtqi+ già ai bambini. Non è presto?
Faccio una doverosa premessa: non sono un esperto di come si debba parlare ai bambini a scuola, per quello si deve sentire la voce degli esperti. Quello che posso dire è che non penso che sia sbagliato dire la verità ai bambini da questo punto di vista, ovvero che la maggior parte delle persone decidono di formare una famiglia con una persona di un sesso diverso, questo è un dato di fatto. Ma c'è una parte, che è una minoranza, che invece sceglie di formare una famiglia con persone dello stesso sesso. Non vedo perché non dire la pura verità. È come dire che la maggior parte delle persone in Italia ha gli occhi marroni, mentre una restante parte li ha chiari. Non è che dicendola in questi termini si spinge in una direzione piuttosto che in un'altra, si dice soltanto la verità.
Cosa ne pensa dell'utero in affitto?
Questa cosa mi sembra strana e mi preoccupa molto, perché lì si va a comprare una parte del corpo di un'altra persona e questa mi sembra una cosa assolutamente negativa. Sappiamo che non è legale in Italia, anche se si può fare all'estero. Io sono contrario a questa cosa e sono contrario al fatto che si usi il corpo di un'altra persona pagando. Se si va avanti su questa strada si arriva alla vendita degli organi, come peraltro sembrerebbe voler fare il presidente dell'Argentina.
Per quanto riguarda il suo impegno all’Università Cattolica di MIlano come direttore del Programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali: chi sono gli esperti che collaborano con lei?
Io adesso sto guidando un gruppo di 40-45 personalità di altissimo livello, che andranno a visitare decine di scuole. L'obiettivo è farne 150, forse riusciamo ad andare in qualcuna di più, dato che ad ora abbiamo più di 250 domande; quindi, ben più di quello che noi possiamo fare.
Qualche nome?
Ci sono cinque ex presidenti del consiglio, ovvero Giuliano Amato, Romano Prodi, Paolo Gentiloni, Enrico Letta e Mario Monti. Poi ci sono i ministri dell'Economia degli ultimi vent'anni: Giulio Tremonti, Domenico Siniscalco, Daniele Franco, Giovanni Tria, Pier Carlo Padoan. Ci sono imprenditori di altissimo livello, come Andrea Illy, Oscar Farinetti, Emma Marcegaglia e potenzialmente c'è anche Luca Cordero di Montezemolo. Ha accettato anche Massimo Moratti, ma dovremo vedere quali saranno le scuole in cui andrà. E poi ci sono esperti di diritto, come Marta Cartabia, Sabino Cassese, Paola Severino. Ci sono anche comunicatori come Beppe Severgnini, Ferruccio de Bortoli, Lucia Annunziata, Monica Maggioni. Poi ci sarà una scuola di cui non posso ancora dirvi niente: sarà una sorpresa, ma lo saprete presto.
Le persone che ha nominato cosa fanno concretamente nelle scuole?
Vanno a parlare di ciò che è di loro competenza. Io personalmente parlo della situazione economica italiana. L’intervento dura per mezz’ora, quindi si possono dare solo dei concetti economici di base. Poi per un'ora seguono le domande degli studenti. Lo scopo di questo progetto non è soltanto quello di trasmettere informazioni, ma è quello di trasmettere fiducia agli insegnanti e agli studenti. Magari ancor di più agli insegnanti, perché forse alcuni studenti non sanno chi è che gli sta tenendo la lezione, ma gli insegnanti lo sanno bene. Questa è una testimonianza dell'importanza che queste personalità attribuiscono alla scuola.
E sul futuro di Mario Draghi? Crede alle voci che circolano in merito alla sua Presidenza alla Commissione europea?
Sarebbe bellissimo se Draghi fosse presidente della Commissione europea, anche se mi sembra molto difficile. Io lo spererei, non soltanto per la validità della persona, ma anche perché io condivido le sue idee sul fatto che l'Unione Europea si deve evolvere nella direzione di una sempre maggiore unione politica. Credo però che sarà difficile. Potrebbe arrivare in questa posizione come candidato di punta di uno dei partiti politici, dei gruppi che si presentano alle elezioni, ma lui ha sempre evitato di scendere in campo da un punto di vista politico. Potrebbe essere scelto dopo le elezioni, come è successo con Ursula von der Leyen, che non era il candidato di nessun gruppo, ma Emmanuel Macron era riuscito a sostenerla. Però in quel caso era dello stesso partito che aveva fondamentalmente raggiunto la maggioranza relativa alle elezioni, cioè il gruppo dei popolari. Draghi apparirebbe come tecnico, mi sembra difficile e non credo che avverrà, nonostante io lo speri tanto.