Fabrizio Corona sarà anche una figura divisiva, ma possiede un talento innegabile nel lanciare tormentoni. In un'estate dove quelli musicali sono rimasti in sordina, quella frase poi bloccata sugli occhi è finita ovunque. Così come era finita con Tortino, il soprannome di Romano Bindi, o per l'ormai proverbiale Circolino. Chi seguiva Gurulandia si ricorderà di altri personaggi, da Gollum a Giuggiolone. Ora, dopo il “brividino” arriva il nuovo trend: Freaky. Ma di cosa si tratta? Corona ne ha parlato nella sua puntata di Falsissimo Pride, uscita il 26 agosto.

In questa puntata, dedicata all’universo Lgbtq+, Corona ha attaccato frontalmente Elodie, ritraendosi come un personaggio costruito e definendo il suo successo una conseguenza della relazione con Marracash, definito “poeta contemporaneo”. Ne ha criticato la trasformazione da ragazza semplice ad icona provocante, soltanto per questioni di moda, e sottolineando con tono allusivo presunte relazioni intime con ballerine, attrici e, in modo implicito, con la “showgirl più famosa d’Italia”, che molti hanno poi identificato con Belen Rodriguez, sua ex, senza però nominarla direttamente. Insomma, un comportamento “freaky”.

Nella seconda puntata, disponibile solo a pagamento, Corona ha sparato la bomba di gossip: una fonte anonima, presumibilmente dell’equipaggio, ha ricostruito un presunto festino omosessuale avvenuto in alto mare, su una barca, con giocatori di Serie A, dell’Inter o ex (incluso Benjamin Pavard, citato da un “Dominique”, che afferma di aver avuto un’esperienza con lui): Niccolò Barella, Marko Arnautovic, un procuratore e due accompagnatori maschi. Le accuse: sesso, alcol, vaselina, tracce di cocaina e una tensione narrativa carica di scandalo e sarcasmo, con Corona che canta la sigla del vecchio telefilm Love Boat. Il filo conduttore di tutto? Il “Freaky”, descritto semplicemente dal conduttore di Falsissimo come l'essere “Pazzi a letto”. Il termine potrebbe essere tradotto con “Pazzerelle”, e lo stesso Corona afferma di esserlo stato in passato: si scatenino qui i commenti su Giacomo Urtis e Lele Mora. Si potrebbe tradurre anche come monello, viziosetto, pazza: insomma, un comportamento transitorio e trasgressivo, non definitivo, relativo a una serata folle. Come quella che la fonte anonima ha raccontato a Corona, con protagonisti quelli che a Falsissimo sono stati descritti come i “piccioncini”, cioè i calciatori e i loro amici presenti sulla barca.
