Ogni tanto, la politica e lo spettacolo si incontrano, e il risultato è spesso un mix di teatro e polemica. Stavolta sotto i riflettori troviamo Vasco Rossi, Naike Rivelli e Matteo Salvini, impegnati in un botta e risposta che sembra un concerto rock in pieno svolgimento. Al centro della disputa, il nuovo codice della strada, fortemente voluto dal leader della Lega, e le sue norme anti-stupefacenti.
«Attenzione ragazzi a quel genio di Matteo Salvini», ha scritto Vasco Rossi in una storia Instagram, accompagnando il commento riprendendo il post di Naike Rivelli per MOW. Il rocker di Zocca non ci sta: «Il ministro Salvini ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati, potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni. Questo il ministro Salvini ha deciso. Per il vostro bene, naturalmente».
La replica di Salvini non si è fatta attendere: «Vorrei che Vasco non si confrontasse con me, ma con i parenti che è morto in un incidente stradale che ha visto protagonista qualcuno che guidava sotto effetto di stupefacenti. Non c'è da ridere quando si parla di alcol o di droga», ha dichiarato il ministro durante il congresso regionale lombardo della Lega. Ha poi aggiunto: «Spero di andare a tanti altri concerti di Vasco, lo adoro come cantante, però è un codice della strada che ha come unico obiettivo quello di salvare vite».
La controreplica di Vasco
Eppure, Vasco insiste. Alle dichiarazioni ufficiali fa eco una presa di posizione chiara: «Sono vicino anch'io (come tutti) ai parenti delle vittime di incidenti stradali causate da ubriachi o drogati al volante. Ma la nuova legge di Salvini non previene questo. Non salva nessuna vita! Punisce e arresta chi, perfettamente lucido al volante, può avere assunto cannabis o addirittura fumo passivo anche nei giorni precedenti al momento della guida. Questo non è ridurre gli incidenti stradali, ma è fare propaganda sulla pelle delle persone e perseguitare una minoranza che non può difendersi. Io odio i bulli! Salvini forte con i deboli e debole con i forti».
Non è solo Vasco a opporsi. Roberto Vecchioni, con la sua solita schiettezza, definisce le norme «una putt...ata»: «Un ragazzo che fuma in Olanda anche poco viene beccato in Italia e gli viene tolto tutto. Perché prenderlo nel momento in cui è innocente?». Anche Naike Rivelli e Ornella Muti, appunto, si sono unite al coro, denunciando che il nuovo codice della strada «calpesta i diritti di chi fa uso di cannabis terapeutica».
Ma Salvini non arretra. Durante la festa di Atreju ribadisce: «Non si scherza, non si ride e non si fa polemica quando c'è in ballo la vita dei nostri figli». E, quasi a voler distogliere l’attenzione dalla polemica con Vasco, aggiunge un riferimento al caso Open Arms: «Venerdì, l'ultimo prima del Santo Natale, sarò anche a nome vostro al processo a Palermo per il processo Open Arms. Vado in Tribunale a testa alta, con orgoglio, perché difendere le leggi, i confini e l'onore di un Paese finché campo per me non potrà mai essere reato».