Londra e Parigi si preparano alla tempesta: per la prima volta nella storia, Francia e Gran Bretagna uniscono le forze nucleari contro ogni minaccia all’Europa. Nella base militare di Northwood, Starmer e Macron hanno firmato una dichiarazione che sa di svolta epocale: nasce un coordinamento atomico anglo-francese, pronto a reagire a “minacce estreme” contro il Continente. I due arsenali restano formalmente indipendenti, ma si apre una nuova fase di cooperazione strategica: un attacco nucleare contro un Paese europeo potrebbe scatenare una risposta congiunta, anche se Parigi gestisce la sua “force de frappe” (forza di dissuasione) autonomamente fuori dalla Nato. A supervisionare tutto, un inedito “gruppo di controllo nucleare” congiunto.

Non si scherza
Il messaggio per Mosca è chiarissimo: se tocchi l’Europa, scateniamo l’inferno. Francia e Gran Bretagna fanno fronte comune con i loro arsenali nucleari, 290 testate per Parigi, 225 per Londra, pronti a rispondere insieme a qualunque attacco atomico. I francesi colpiscono dal cielo e dal mare, gli inglesi con i sottomarini Trident che pattugliano silenziosi e armati, sempre pronti a reagire anche se tutto il resto saltasse in aria. Altro che bluff: con la nuova “deterrenza continentale”, chi sogna guerre atomiche “limitate” in Europa, ogni riferimento al Cremlino è voluto, ora rischia la rappresaglia di due potenze nucleari unite. Putin è avvisato: giocare con le bombe può finire male, anche per chi pensa di restare al sicuro dietro la cortina di propaganda. Con la Dichiarazione di Northwood, l’Europa alza lo scudo atomico e parla con una voce sola. La stagione della paura è finita: adesso, chi minaccia deve stare attento.
