“White Disaster” di Andy Warhol, la gigantesca serigrafia di due auto sfasciate per via di un incidente stradale moltiplicata 19 volte, è stata venduta da Sotheby's a New York per la cifra di 85,4 milioni di dollari, una somma che la casa d’asta ha definito monumentale. Il quadro, realizzato nel 1963, riproduce per 19 volte lo scatto in bianco e nero delle auto al centro dell'incidente, e fa parte della serie "Morte e Disastri", creata quando l'artista era particolarmente ossessionato da immagini di episodi macabri. Come la nuvola di una bomba atomica, sedie elettriche, e come queste immagini venissero riprodotte sui media, ottenendo l'effetto di anestetizzare il pubblico. "White Disaster", è un quadro alto più di tre metri e mezzo, ed è il più grande creato da Warhol per questa serie.
Secondo David Galperin, esperto d'arte contemporanea della casa d'aste, la grandezza dell'opera d’arte la mette in relazione con le più grandi pale d'altare delle chiese cattoliche. Warhol era nato e cresciuto cattolico, ed è anche per questo che i critici ritengono ci sia una corrente religiosa all’interno del suo lavoro: molto spesso si dice che nei ritratti di celebrità che lo hanno reso famoso, come quelli di Mao, Marilyn Monroe e Jackie Kennedy, riecheggino le icone che Warhol ragazzo aveva visto nella chiesa di rito bizantino frequentata dalla sua famiglia a Pittsburgh. Non solo, la serie "Morte e Disastri" coincide cronologicamente con quella di Marilyn, realizzata dall'artista dopo la morte dell'attrice avvenuta nel 1962.