Quarantunesima puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta sotto la lente di ingrandimento il lutto che ha colpito Damiano David dei Maneskin, il brutto infortunio capitato a Ornella Vanoni, la storia del corteggiamento omosessuale a Vittorio Feltri, la nuova carriera ad alto reddito di Luigi Di Maio trombato dalla politica, i guai giudiziari di Raoul Bova, le battaglie inutili di Laura Boldrini e… con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha più segreti.
DOWN
Damiamo David: quando il nonno ci lascia si smette di essere bambini
Damiano David ha perso il nonno. Una volta Iva Zanicchi mi ha detto: «Quando muoiono i nonni, si smette di essere bambini». Damiano ha 23 anni e mi ricordo il dolore di perdere un nonno. Damiano ha condiviso lo scatto con il nonno e ricordato tutte le volte che c’è sempre stato, che l’ha accompagnato in lungo e in largo con la sua Fiat 500. Con il nonno l’ex concorrente di X Factor ha condiviso tante prime volte: l’assaggio di un vino, la prima sigaretta: i nonni possono viziare. Ha scritto: «Fino all’ultimo secondo ti sei vantato di essere “il nonno del cantante”. Mi hai fatto ridere, tanto, ma oggi mi fai anche un po’ piangere. Grazie di tutto. Per sempre. Gingi piccolo». A Damiano l’abbraccio di tutti noi e una consolazione: pensa quanta felicità gli hai regalato con il tuo affetto, cui si è aggiunto anche il successo. Aveva ragione a vantarsi. Forse s’è vantato anche troppo poco.
DOWN
Ornella Vanoni: maledetti marciapiedi pieni di buche, s’è fratturata, ma il tour riprende
Ornella Vanoni è stata costretta a rinviare il tour: «Ho messo un piede in un buco di un marciapiede e mi sono rotta il femore... I marciapiedi sono disastrati e causano incidenti, tra i quali il mio. Ho rotto il femore, ma forza e coraggio, ci incontreremo in occasione di questi concerti che renderanno felice me, e sono certa anche voi. Cari saluti». Ornella è già stata operata e di buono, toccando ferro, è che rompersi il femore oggi non è più così grave. Lei ha 88 anni e ho deciso che andrò a sentirla: la sua voce è più bella e calda di sempre. Ed è pure imbellita, addolcita, spiritosa e intelligente come sempre. Fortuna? No, molto, molto studio, allenamento, e un talento immenso naturale. Ornella riprenditi: ci spelleremo le mani per applaudirti.
UP
Vittorio Feltri: “Mai corteggiato da un uomo, tranne una volta ma non me n’accorsi”
Esilarante la confessione ironica dell’immenso giornalista e direttore Vittorio Feltri su Libero ricordando il grande critico musicale Paolo Isotta, suo amicissimo e omosessuale più che risolto. Scrive: «Aveva appena letto una mia dichiarazione riguardante il fatto che nessun omosessuale ci avesse mai provato con me... mi telefonò e mi chiese: “Ma come? Non ti sei accorto che ti corteggio da una cinquantina d’anni?”. Fu quella la nostra ultima conversazione. Sempre all’insegna dell’ironia, poiché non esiste maniera più intelligente di prendere la vita». Poi qualcuno dice che è omofobo. So per certo che uno dei suoi migliori amici è omosessuale e di lui dice: «Siamo statio tanto insieme la domenica: faceva un risotto che era una favola.
DOWN
Luigi Di Maio: Chiuso con la politica. ha già in ballo una carriera ad alto reddito
Dopo il raccapricciante 0,6% raccolto alle elezioni, il suo caro amico quando erano insieme tra i 5 Stelle Alessandro Di Battista gli dice di «stare alla larga dalla politica e di prendersi una laurea». Perché Luigi Di Maio non è laureato, ma questa non è la fine del mondo. Pare che la politica sia solo il primo tempo di una carriera ed ecco che tutti scommettono che Di Maio creerà una sua aziendina per consulenze e rapporti che prevede l’esilio volontario in una zona d’ombra (accontentando i suoi ex amici) per creare incontri tra uomini d’affari con poca visibilità ma alto reddito. Insomma: caduto in piedi.
DOWN
Elenoire Ferruzzi: per Luxuria le sue provocazioni sono pensate. Sputi e calunnie compresi?
Vladimir Luxuria mi aveva scritto parlandomi di Elenoire Ferruzzi che stava entrando nel Grande fratello Vip: «Mi ha sempre fatta divertire con le sue esagerazioni, i suoi artigli tentacolari, le sue urla ed eccessi. Poi c’è stato un periodo in cui mi ha fatta preoccupare quando era in terapia intensiva per Covid e mi sono sempre tenuta informata sulle sue condizioni che per fortuna sono poi migliorate. Mai prendere sul serio certe provocazioni di cui è esperta e, da persona molto intelligente, anche consapevole. Poco so sulla sua infanzia e delle sue debolezze, perché lei tende sempre a dare un’immagine di sé forte e aggressiva». Quindi Vladi quando Elenoire liquida il caso Marco Bellavia dicendo che era solo un disadattato o dice che Nikita porta iella e sputa dove è passata, sono solo provocazioni pensate?
DOWN
Raoul Bova: accusato di violenza privata, mi sembra ridicolo anche solo pensarlo
Leggo su TgCom: «Il noto attore è sotto processo... Il reato contestatogli dalla Procura, secondo Il Corriere della Sera, è “dichiarazione fraudolenta mediante artifici”. È la seconda volta che Bova deve affrontare guai giudiziari legati al mancato versamento di imposte». Mi sembra impossibile: Raoul Bova, che conosco come persona più che onesta e specchiata, mi sembra un tipo così preciso e rigoroso, son certo ne uscirà. Ma c’è dell’altro della serie: quando le “sfighe” non vengono mai sole. C’è un altro processo: Bova è accusato di violenza privata, minacce e lesioni perché avrebbe aggredito un automobilista dopo che quest’ultimo avrebbe quasi investito la sua compagna Rocío Muñoz Morales. Anche l’automobilista è finito a processo, accusato di violenza privata per aver effettuato “una manovra azzardata che aveva messo in pericolo l’incolumità fisica” della Morales. I fatti risalgono al 27 aprile del 2019. E qui siamo all’inverosimile: accusare Bova di violenze e minacce sembra più la trama di un suo film, che la realtà. Mi viene da ridere, tutto inverosimile, anche se mi sa che forse c’è solo da piangere.
UP
Amaurys Perez: la disperazione profonda di una grande anima sensibile
Conosco bene Amaurys Perez, che oggi vediamo al Grande Fratello Vip. È un uomo forte, fortissimo, un grande campione di pallanuoto, fortissimo anche qui e ha una famiglia meravigliosa, sua moglie Angela e tre figli, arrivati quando ormai pensavano di far fatica ad averli. Ma Amaurys ha anche fortissimi rimpianti che non riesce a superare, come aver vinto un mondiale e non averlo potuto condividere con suo padre perché era già morto. Era un sindacalista. Quando era implosa l’Urss, a Cuba si faceva la fame, avevano bloccato i finanziamenti, suo padre e sua madre fingevano di non aver fame e solo dopo qualche settimana Amaurys capì che non mangiavano per dare la bistecca intera a lui e a suo fratello e decise di dividere la bistecca in quattro. Sua madre, una donna dolcissima, e bella e di classe, ha perso una gamba in un incidente stradale. Lo scoprii da solo, vedendola, non me l’aveva detto e avevamo parlato tanto di lei: «Non ce l’ho fatta, mi fa troppo soffrire», mi confessò con la voce strozzata dalle lacrime, tante, sue e anche le mie. Amaurys, sei una grande anima.
DOWN
Laura Boldrini: ma perché farsi del male rincorrendo polemiche inutili? I problemi so’ altri
Abbiamo mille problemi in Italia, ma l’onorevole Laura Boldrini ha attaccato con un tweet il premier Giorgia Meloni perché si fa chiamare “il” premier: «La prima donna premier si fa chiamare al maschile, il presidente!». E non contenta si scopre insegnante: «La Treccani dice che i ruoli vanno declinati. Affermare il femminile è troppo per la leader di Fdi, partito che già nel nome dimentica le Sorelle?». Quindi doveva chiamare il partito Fratelli e sorelle d’Italia, ma anche qui uno poteva dire: perché mettere sorelle dopo fratelli? Ma se scritto sorelle prima, i maschi sarebbero discriminati. Un ginepraio. Intanto arriva la smentita della Accademia della Crusca, massimo organo linguistico italiano. Dice il presidente Claudio Marazzini: «Io non credo che qualcuno possa cercare di “imporre” complessivamente ai giornalisti italiani la propria preferenza linguistica... penso che ognuno possa e debba mantenere la propria piena libertà di espressione». Tradotto: imporre il femminile è contro la libertà, perfino contro quella di stampa.
UP
Maurizio Costanzo: molto, ma molto meglio vivere. E vivere per lui è Maria
Maurizio Costanzo scrive un libro di ricordi e di bilanci: Smemorabilia/Catalogo sentimentale degli oggetti perduti (Mondadori) scritto con Valerio de Filippis e confessa al Corriere: «A distanza di anni, tante storie appaiono incomprensibili: si capisce perché ci si lascia, meno perché ci si era messi insieme. Me ne rendo conto quando, sempre più raramente, ripenso ai miei trascorsi sentimentali. Soprattutto in questo caso, molto, ma molto meglio vivere. E vivere per me è Maria». Maurizio ha ottanta e passa anni, ma sa parlar d’amore puro come un adolescente.