A Parigi, dove la moda non è solo moda ma dichiarazione di guerra, performance artistica e talvolta persino dichiarazione di intenti economico-politico-filosofici, Lapo Elkann si presenta con una mise che sussurra Italia: total white, giacca blu in mano e – colpo di teatro – sneakers tricolori. Un dettaglio che è un marchio di fabbrica dell’estetica elkanniana, dove il patriottismo passa sempre per un raffinato gioco di accessori.
Accanto a lui, la moglie Joana Lemos, impeccabile, in un equilibrio perfetto tra casual e sofisticato: cappotto pitonato tenuto a mano, camicia grigia infilata nei pantaloni ampi, occhiali scuri. Una coppia che, da quando si è formata, non è mai ostentazione gratuita, ma accurata selezione di eventi, apparizioni mirate e dichiarazioni ridotte all’osso. L’amore, si sa, è riservato, privato, intimo, come hanno ribadito dopo il loro matrimonio in Portogallo nel 2021.
Ma se tutto il resto sembra studiato al millimetro, c’è un dettaglio che stona. Lapo, nelle foto pubblicate dal Corriere della Sera, non sorride. Non c’è ombra né di un ghigno aristocratico alla Agnelli, né dell’aria da enfant terrible che ha trasformato in cifra stilistica, né dell’energia del simpatico guascone raccontato dall’ex compagno di appartamento Carlo Calenda, né della grinta di quando cantava l’inno (con qualche inciampo sul testo) sotto il podio dopo una vittoria della Ferrari. No, c’è qualcosa di più cupo, quasi perplesso, un accenno di muso lungo che spicca una volta tolti gli occhiali da sole. È solo un’espressione passeggera, catturata nell’istante sbagliato, o c’è qualcosa di più?


Forse i suoi pensieri non viaggiavano verso la passerella di Stella McCartney, ma verso i tribunali dove si consuma la faida familiare più affilata della recente storia italiana. La battaglia per l’eredità Agnelli è ormai diventata un affare pubblico, un dramma che si snoda tra carte bollate, dichiarazioni velenose e accuse che mescolano la finanza al trauma personale.
Lapo, insieme ai fratelli John e Ginevra, è da tempo coinvolto in uno scontro legale con la madre, Margherita Agnelli, sulla residenza fiscale della nonna Marella e sulla gestione del patrimonio di famiglia. E le recenti rivelazioni di John sulle presunte violenze subite nell’infanzia non hanno certo reso l’aria più respirabile. Anzi.
Lapo stesso sarebbe stato tra i più colpiti da quelle dinamiche, e il peso di tutto ciò, pur mitigato dall’influenza equilibrante di Joana, potrebbe aver lasciato il segno. Una smorfia di fatica, un pensiero che scivola via tra un flash e l’altro, un ricordo che riaffiora proprio mentre si siede nel front row di una sfilata.
Oppure, più semplicemente, erano solo un paio di fotografie. Un paio di istanti fissati fuori contesto. E domani Lapo tornerà a sorridere, con la solita teatralità, con la solita voglia di reinventarsi, tra un paio di occhiali scuri e un’altra trovata di stile degna del suo nome.
