La frase comparsa nella homepage di Banco BPM e su una inserzione del Corriere della Sera: “160 anni di SÌ per i nostri territori. Ecco perché all’Ops di Unicredit diciamo NO”, rappresenta una presa di posizione netta e pubblica contro l’offerta pubblica di scambio (Ops) ipotizzata e proposta da Unicredit. Ma perché Banco BPM si schiera con tanta decisione? Ecco i motivi principali, spiegati in modo chiaro:
La posizione di Banco BPM:
Banco BPM ha deciso di respingere l’OPS di UniCredit motivando il suo "NO" con dieci argomentazioni economiche, strategiche e occupazionali. L’offerta è giudicata sostanzialmente priva di premio per gli azionisti (solo +0,5% rispetto al prezzo di mercato) e svantaggiosa in termini di valore: post integrazione, gli azionisti di Banco BPM riceverebbero un utile inferiore rispetto allo scenario stand-alone, con un trasferimento stimato di oltre 2,4 miliardi di euro a vantaggio di UniCredit. Inoltre, le sinergie derivanti dall’operazione beneficerebbero per l’86% UniCredit, lasciando solo briciole agli attuali azionisti di Banco BPM. La banca sottolinea poi il suo forte potenziale indipendente, una remunerazione agli azionisti tra le più alte d’Europa (dividendi annui da circa 1 euro per azione) e una maggiore esposizione verso famiglie e PMI, in linea con il suo impegno verso i territori. In mancanza di un piano industriale chiaro, Banco BPM evidenzia rischi occupazionali, possibili impatti negativi sul credito erogato, problemi di integrazione e oneri fiscali per i piccoli azionisti. In sintesi, la banca giudica l’Ops inadeguata e rischiosa rispetto alla solidità e sostenibilità del proprio percorso autonomo.

Il netto rifiuto di un’acquisizione ostile:
Una “Ops” è una proposta rivolta direttamente agli azionisti. Se non condivisa dal management, può essere vista come ostile o non opportuna. Banco BPM ha registrato risultati solidi negli ultimi anni. Accettare un’Ops potrebbe voler dire cedere il controllo a condizioni non vantaggiose. La banca vuole difendere il proprio valore e la continuità strategica. Banco BPM si presenta come una banca radicata nei territori, in particolare nel Nord Italia, con una forte identità storica legata a istituti locali (come Banca Popolare di Milano e Banco Popolare). Lo slogan "160 anni di SÌ per i nostri territori" richiama proprio questa eredità locale. Dire “NO” a Unicredit significa difendere l’autonomia e mantenere una governance che continui a rispondere agli interessi delle imprese, famiglie e comunità locali. Con un messaggio così visibile sulla homepage, Banco BPM sceglie di comunicare apertamente a clienti, dipendenti e azionisti la propria posizione. Non si tratta di una trattativa riservata: è una battaglia pubblica per l’indipendenza.
