Sfrecciare in città con il monopattino elettrico? Da oggi sì, ma solo se hai il “targhino”, il nuovo bollino personale obbligatorio ideato dal Ministero dei Trasporti. È adesivo, non si stacca, è prodotto dalla Zecca dello Stato e, sorpresa, non è per il monopattino, ma per chi lo guida. Praticamente, più che un contrassegno, è una medaglia al coraggio per chi ancora affronta il traffico urbano su due ruotine. Il “targhino” sarà lungo 6 centimetri, largo 5, ma pesa parecchio sul portafogli: il prezzo ancora non si conosce, ma le multe sì – fino a 400 euro per chi ne è sprovvisto. Altro che libertà di movimento, qui si paga anche l’aria che sposti col piede. E non finisce qui: casco per tutti, assicurazione obbligatoria, divieto di circolare su strade oltre i 50 km/h… in pratica, guidare un monopattino comincia ad assomigliare a prendere la patente per pilotare un drone. Dai Comuni arriva l’appello: “Servono più controlli, più agenti, più risorse”. Insomma, volevamo fluidificare il traffico, e ci ritroviamo a rincorrere ragazzini col casco storto e la targa sul parafango. Verona lancia l’allarme: “Molti scappano dopo incidenti e restano irrintracciabili.” A quanto pare, i monopattinisti sono diventati i nuovi ninja urbani.

Anche il mondo del noleggio dovrà adeguarsi. I gestori dei servizi di sharing ora si chiedono se dovranno appiccicare targhini su ogni mezzo o se basterà uno per utente, magari consegnato con tanto di stretta di mano e foto segnaletica. Intanto, chi voleva comprare un monopattino per evitare il bus affollato, ora deve farsi due conti: casco, assicurazione, bollino e, probabilmente, un avvocato. Tutto pronto, tranne la parte fondamentale: il prezzo del targhino. Senza questo dettaglio, la macchina burocratica è ferma al palo. Ma tranquilli, si parte tra 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Forse. Forse no. Dipende. Intanto, tenetevi pronti: il futuro della mobilità urbana è targato… voi. E se vi beccano senza bollino, preparatevi a sentire non solo il vento in faccia, ma anche un bel fruscio... di banconote che se ne vanno.
