A Pontida andava in scena il raduno della Lega. Matteo Salvini si è presentato sul palco nonostante i calcoli renali. Forse lo ha fatto anche per non perdere terreno rispetto all’avanzare di Roberto Vannacci. Il generale ha parlato anche dell’omicidio di Charlie Kirk, avvenuto il 10 settembre durante un comizio alla Utah Valley University: “Dobbiamo essere suoi eredi nei palazzetti dello sport, nelle scuole, nelle strade e nelle piazze”. Subito dopo ha aggiunto: “Qualsiasi idea non è mai sbagliata. Qualsiasi idea si combatte con il dubbio, le domande e le spiegazioni, non con la censura, con i tribunali e tanto meno a fucilate. Quindi tutti noi qua oggi siamo come Charlie Kirk e ne porteremo l'eredità”. Dunque la Lega partirà con un tour nelle università, mettendo banchetti e stand per confrontarsi con gli studenti? Forse, anche perché, ribadisce Vannacci, “è Saviano che gira con la scorta non il sottoscritto, quindi sono loro le vittime: oggi se non sei una vittima non sei nessuno”. Paura non ce n’è, quindi. A Roma, oggi domenica 21 settembre, si giocava il derby Roma-Lazio. Alla fine l’ha spuntata la squadra di Gian Piero Gasperini con un gol del criticatissimo Lorenzo Pellegrini, ancora una volta decisivo nel derby romano. Fuori dallo stadio, però, poche ore prima della partita è apparso uno striscione che rimandava all’omicidio di Charlie Kirk.

“La ragione non si uccide. Rip Charlie Kirk”, questo il messaggio dello striscione appeso in zona Ponte Milvio e firmato dagli ultras della Lazio. Indirettamente, quindi, l’eco delle parole di Vannacci sembra essere arrivato anche nella Capitale: anche la curva laziale sta dalla parte di Charlie Kirk. Un omaggio forse inaspettato quello dei tifosi biancocelesti. Le simpatie di destra del tifo organizzato della Nord dell’Olimpico sono notissime. Ora però sappiamo che anche in curva Kirk e le sue “ragioni” erano apprezzate. Pontida e Roma, Vannacci e gli ultras: vicinanze di idee che superano i chilometri.
