Prima degli arresti dei vecchi leader, i gruppi ultrà controllavano il prezzo dei biglietti che davano accesso alle curve di San Siro. Nel comunicato del Secondo Anello Verde della Nord, in cui si prendono le distanze dalla precedente gestione, si parla della cessazione del “servizio di biglietteria”, quello che permetteva a tutti i tifosi di entrare alle partite acquistando il biglietto direttamente dai gruppi che controllavano la curva. Anche i Banditi della Sud hanno affrontato la questione, sottolineando che i leader rossoneri hanno agito per tenere bassi i costi dei biglietti. Anche qualora fosse stato applicato un sovrapprezzo, questo serviva per finanziare le coreografie, organizzare le trasferte e il trasporto dei materiali. Un sacrificio necessario per tenere viva la curva. Da ciò che emerge dall’inchiesta, però, sembra anche che i capi ultrà avessero una certa libertà nello scegliere chi entrava a San Siro. Insomma, biglietti e ingressi erano nelle mani delle curve. Sta però circolando un video che dimostra come, in verità, entrare al Meazza senza aver pagato il proprio posto sia molto semplice. Due tiktoker si fingono addetti stampa e superano facilmente i controlli. Nessuna procedura di identificazione, basta dire: “Siamo della stampa”.
Una volta superati i cancelli esterni, non ci sono più verifiche. I due ragazzi hanno solo stampato un badge di carta con su scritti i loro nomi. E nessuno degli steward fa domande, ma semplicemente indicano la strada agli infiltrati, che arrivano fino in tribuna stampa. E poi addirittura in tribuna d’onore. In campo si gioca tra Milan e Udinese e lo stadio è quasi pieno. Come spesso capita. Uno dei due ragazzi ha la maglia dell’Inter di Hakan Calhanoglu ed esulta quando segna la squadra ospite. Alla fine della partita salutano lo staff: “Grazie per l’invito”. In un periodo del genere, in cui San Siro e i suoi meccanismi sono al centro dell’attenzione pubblica, un video del genere fa sorgere ulteriori dubbi sulla sicurezza. E, soprattutto, viene da chiedersi: quando prima in transenna c’erano gli ultrà arrestati, come avvenivano i controlli? I biglietti venivano davvero verificati? Dalla facilità con cui due ragazzi entrano, la questione sembra seria.