Negli ultimi giorni si è parlato di tutto quello che i capi ultrà milanisti hanno fatto quando erano in libertà. Il tentato omicidio di Enzo Anghinelli, il pestaggio di Motta Visconti, l’influenza sui bar di San Siro e il coinvolgimento di Islam Hagag, Luca Lucci, Francesco Lucci, Christian Rosiello in situazioni al limite. I Banditi della Sud, però, non hanno preso le distanze dai leader del passato. La curva, leggiamo nel comunicato, è ancora con loro: quelle storie extra stadio sono solo “affari privati”. Di tutti i messaggi mandati tra le righe dai tifosi del Milan abbiamo parlato in questo articolo. Ora, però, dopo la pausa delle nazionali la squadra di Paulo Fonseca torna in campo contro l’Udinese. E gli occhi non saranno puntati solo sui giocatori. Al Meazza, infatti, non vedremo esposti molti degli striscioni dei vari gruppi che compongono la Sud. “Dalla partita di oggi è vietata l’esposizione degli striscioni e dei relativi simboli di Curva Sud Milano, Joker, Vecchia Maniera, Estremi Rimedi, per un tempo indefinito e senza una motivazione precisa”. A comunicarlo sono proprio i Banditi su Instagram.
C’entra forse tutto il meccanismo criminale sottinteso alla Sud e che ora sta finalmente venendo alla luce? Forse una precauzione? L’assenza di precise motivazioni lascia comunque perplessi. Ad ogni modo, la curva ha deciso di mostrarsi unita. Prosegue infatti il messaggio dei Banditi: “Per solidarietà tutti i gruppi della curva hanno deciso di non esporre striscioni e di non sventolare bandiere, neanche quelle personali”. Una decisione che coinvolge tutte le parti della Sud del Meazza. Nelle prossime settimane i retroscena criminali che coinvolgono le due curve di San Siro saranno sempre più chiari. I contorni oscuri di una situazione di cui, forse, tutti erano a conoscenza ma che solo adesso, in seguito all’omicidio di Antonio Bellocco, ha trovato spazio nel dibattito pubblico. La pausa per le nazionali è finita, e Milan e Inter tornano a giocare. I fatti di campo e le vittorie, però, non faranno dimenticare ciò su cui la procura di Milano ha ormai posto l’attenzione.