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Operaio morto schiacciato al porto di Genova, l'ex "camallo" Francesco Baccini: “Se non ci scappa il morto nessuno si muove. Di chi sono le ha responsabilità?”

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

18 dicembre 2024

Operaio morto schiacciato al porto di Genova, l'ex "camallo" Francesco Baccini: “Se non ci scappa il morto nessuno si muove. Di chi sono le ha responsabilità?”
È morto schiacciato tra due ralle Giovanni Battista Macciò, operaio portuale di Genova. Il mezzo avrebbe improvvisamente sterzato, provocando anche la caduta del collega alla guida. La dinamica è al vaglio delle autorità, che hanno sequestrato le immagini delle videocamere. I colleghi hanno deciso di scioperare per 24 ore. Francesco Baccini, ex “camallo”, ha sottolineato come simili tragedie si ripetano da anni a causa di negligenze nella manutenzione e nei controlli: “Finché non ci scappa il morto nessuno si muove”. E le responsabilità?

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Giovanni Battista Macciò, operaio di 52 anni del porto di Genova, è stato colpito da una ralla mentre lavorava su un container, perdendo la vita sul colpo. L’altro operaio che guidava il mezzo è caduto e si è ferito. Il personale, il 118, la polizia stradale e gli ispettori della Asl sono arrivati pochi minuti dopo sul posto. Il terminal Psa del porto ha spiegato così l’accaduto: “Prima delle 3 di questa notte si è verificato un grave incidente in una delle squadre della Compagnia Unica avviate al lavoro in piazzale al terminal di Pra’: per cause ancora da accertare, il conducente di una ralla ha improvvisamente sterzato e colpito in modo violento un altro mezzo operativo. L'impatto ha provocato la morte di un addetto checker e il ferimento di un altro conducente, attualmente ricoverato in codice giallo”. Macciò è morto schiacciato tra le due macchine. Gli ispettori hanno requisito le videocamere di sorveglianza per capire cosa è davvero successo. L’ennesima tragedia sul posto di lavoro che ha fatto infuriare i colleghi, che hanno deciso di scioperare per 24 ore: “Non puoi uscire di casa e non tornare più dalla tua famiglia, è inaccettabile”. Abbiamo chiesto a Francesco Baccini, cantautore ed ex “camallo” del porto di Genova, un parere sulla situazione del lavoro nella città. Riportiamo di seguito le sue parole.

I lavoratori al porto di Genova in sciopero dopo la morte dell'operaio di 52 anni
I lavoratori al porto di Genova in sciopero dopo la morte dell'operaio di 52 anni
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“Il problema della sicurezza sul lavoro c'è da sempre. Quando io lavoravo in porto, che erano gli anni Ottanta, purtroppo questi problemi c'erano forse anche di più, perché in Italia se non ci scappa il morto non si muove nessuno, fanno tutti finta di niente. Resta da capire se ci sono delle responsabilità, perché da quanto ho letto questa ralla qualche problema ce l'aveva, visto che è impazzita. Queste sono macchine che vanno gestite, controllate proprio per la sicurezza dei lavoratori. La cosa triste è vedere che la storia non insegna mai niente, perché queste cose si ripetono sempre. Ripeto, specialmente noi italiani su queste cose aspettiamo sempre il dramma, il caso dove c'è qualcuno che muore. Solo allora l'opinione pubblica prende posizione. Quelli che lavorano e che dovrebbero mantenere la sicurezza devono muoversi e fare qualche cosa. È tutto molto triste”.

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