Ferrari e Stellantis, due mondi che sembrano vicini, anche per la loro recente storia e per John Elkann (presidente di entrambe le aziende), ma separati in realtà da differenze colossali. Differenze che adesso il quotidiano La Verità, diretto da Maurizio Belpietro, sembra chiedere conto al presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. No, ovviamente non è il capo dello Stato a essere il colpevole delle disparità tra le due industrie automobilistiche, ma forse lui potrebbe fare luce sui loro contrasti. A Maranello gli stabilimenti operano a pieno ritmo, mentre le fabbriche ex Fiat chiudono, o minacciano di farlo; e aprono all’estero dalla Serbia al Marocco. E se da una parte, in Ferrari, gli operai non possono lamentare scarso lavoro e godono di premi aziendali super, dall’altra, in Stellantis, sembra non esserci altra soluzione che la cassa integrazione; e i lavoratori lasciati a casa adesso vengono invitati ad andare a lavorare in Francia, in uno storico stabilimento della Peugeot, per appena cento euro (lordi) in più al giorno, fatali per vitto e alloggio. Insomma, sono queste le grandi differenze tra i due blocchi guidati dall’erede, e nipote, dell’avvocato Gianni Agnelli?
A Maranello Ferrari ha appena inaugurato il nuovo stabilimento chiamato e-Building, un progetto da duecento milioni di euro, in cui prenderà vita la nuova supercar elettrica (la prima per il marchio emiliano) che sarà presentata a fine 2025. Inoltre, come rivela Camilla Conti su La Verità, all’interno della nuova fabbrica “saranno prodotte anche la Purosangue e la Sf90 Stradale”. Insomma, un progetto a cui sia Elkann che l’amministratore delegato del Cavallino Benedetto Vigna sembrano crederci molto; tant’è che per il taglio del nastro è stata richiesta la presenza di Mattarella, il quale è volato (letteralmente) in Emilia-Romagna. Infatti, “all’inaugurazione del nuovo e-Building – scrive Conti – è arrivato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, atterrando con l’elicottero sulla pista di Fiorano”. Un ingresso scenico riservato alle grandi star, a cui si aggiunge anche un regalo speciale: “Gli (a Matterella, ndr) gli è stata consegnata una lampada fatta con pezzi di scarto dei motori delle auto del Cavallino rosso, un pezzo unico realizzato dai lavoratori”. Eppure, Sergio e John non è la prima volta che si incontrano. “Lo scorso sei febbraio – continua Camilla Conti –, nei giorni caldi dello scontro tra il governo e Stellantis il nipote dell’Avvocato aveva passato una giornata fitta di appuntamenti nella Capitale […] Prima al Quirinale, dunque, e poi ieri a Maranello (dove negli ultimi dieci anni i dipendenti sono cresciuti di circa il 75%, negli ultimi sei del 30%). Non – si continua a leggere su La Verità – a Melfi o a Mirafiori (dove negli ultimi mesi è cresciuto il numero di dipendenti in cassa integrazione perché diminuisce la produzione)”. Una differenza abissale, “e chissà – chiede Conti – se ieri Matterella ha colto l’occasione di chiedere conto al presidente di Ferrari, ma anche di Stellantis, di come immagina il futuro dell’industria automobilistica in Italia”. Intanto, per l’inaugurazione del nuovo e-Building, John Elkann ha dichiarato, citando Enzo Ferrari, che “la Ferrari è fatta soprattutto di persone”, ma, sottolinea la giornalista de La Verità, “anche le fabbriche italiane di Stellantis”.