La Lega ha raccolto le proteste che stanno montando ad Albiate, piccolo comune nei pressi di Monza, dove è scoppiata la contestazione per la decisione dell'amministrazione comunale di centrosinistra di trasformare l'antica sagra di San Fermo. “Da ben 416 anni usanza vuole che durante la sagra di San Fermo agli anziani del paese vengano offerti pane e salamella. La sinistra vuole cambiare la tradizione per motivi ambientali”, denuncia Silvia Sardone, vicesegretario della Lega. “Veramente siamo arrivati al punto di cancellare da una sagra che lo scorso anno ha compiuto 415 anni anche i principali piatti della nostra cucina tipica, che peraltro si fonda sui derivati della carne del maiale? È davvero incredibile anche solo pensare a certe idiozie”. Il sindaco Vanessa Gallo ha infatti preso la decisione di intervenire su questa celebrazione con 416 anni di storia, orientandola verso criteri più salutisti. Oltre all'intenzione di eliminare le gare della “urtaja” e della “buseca”, c’è un’altra questione che tiene banco: l’amministrazione sta valutando anche di vietare le salamelle dal menù gastronomico tradizionale di questa festa, ritenendole poco salutari.

“Albiate fa parte anche della rete delle città sane, è utile unire alla sagra un approfondimento sul benessere dell'ambiente, degli animali e dell'uomo, con laboratori ambientali e una parte dedicata alla salute e alla prevenzione”, ha spiegato il sindaco. “Mi pare assurdo che l'amministrazione comunale da un lato ricordi agli anziani di evitare di uscire nelle ore più calde e dall'altro offra da mangiare la salamella in pieno pomeriggio, a metà agosto”, ha proseguito, interferendo con una consuetudine che per secoli ha visto generazioni di anziani ritrovarsi attorno a questo alimento tradizionale legato al territorio e alle abitudini rurali. La decisione più controversa riguarda la merenda pomeridiana dedicata agli anziani, uno dei momenti più apprezzati dalla comunità, durante il quale è consuetudine offrire salamelle gratuite al pubblico nel corso della celebrazione di San Fermo: “Ci saranno comunque, nei punti ristoro”. Dunque, dietro compenso.
