Roma cambia marcia e prepara una stretta storica sulla velocità: dopo le vacanze, gli automobilisti troveranno una città con sempre più zone a 30 all’ora, nuovi autovelox, telecamere per beccare chi passa col rosso e una raffica di multe in arrivo. L’assessore alla Mobilità Eugenio Patané parla apertamente di “emergenza sicurezza stradale”: nonostante una lieve diminuzione dei morti (55 nei primi sei mesi contro i 64 dello stesso periodo del 2024), gli incidenti sono aumentati e il Campidoglio vuole reagire con decisione. Entro agosto scatterà il limite dei 30 km/h su 52 strade locali, ma è solo l’inizio: l’obiettivo è estendere la misura a ben 1000 strade e intere aree urbanisticamente omogenee, come la ZTL e il Centro Storico, che da settembre sarà ufficialmente trasformato in Zona 30. Non saranno risparmiate nemmeno le strade più trafficate e pericolose, come Corso Vittorio, Via Nazionale e Via del Teatro Marcello, già teatro di incidenti mortali. A Casal Monastero il piano è già realtà, con carreggiate ristrette, attraversamenti pedonali rialzati e nuova segnaletica: un modello che verrà replicato in tutta la città per creare un vero e proprio “ecosistema dei 30 km/h” pensato per forzare i veicoli a rallentare. Roma non è Bologna, ammette Patané, ma punta a colpire duro dove serve, favorendo la convivenza tra auto, furgoni e monopattini. Chi pensa di tornare dalle ferie e guidare come prima, insomma, è avvisato: il traffico romano non sarà più lo stesso.

Le nuove trappole per gli automobilisti
Da novembre scatteranno le multe per chi passa col rosso grazie ai micidiali Vista Red, già montati su 11 semafori e in arrivo su altri 15 incroci critici, pronti a controllare ben 38 piste nei punti più “offensivi” della città, dove basta un errore per provocare una tragedia. E poi parte il censimento shock: analizzati gli ultimi 30 mila incidenti per individuare i famigerati black point, ovvero i 175 luoghi più pericolosi di Roma. Su 75 hotspot isolati, già si lavora sui primi 45 con interventi sulle infrastrutture e semafori modificati, con risultati clamorosi: in alcune zone incidenti azzerati. Intanto, a settembre scatteranno le prime super multe su tre assi strategici: Tangenziale Est, con controlli su entrambi i lati all’altezza dei Campi Sportivi, Via Isacco Newton e Via del Mare, dove entrerà finalmente in funzione il tutor mai usato. E non è finita qui: in arrivo 60 nuovi occhi elettronici fissi tra tutor e autovelox, più 20 mobili già in mano alla Polizia Locale. Tutto questo fa parte di quello che l’assessore Patané chiama il Piano Marshall della sicurezza stradale, che non guarda solo alle strade locali da 30 all’ora ma punta anche a domare le arterie da 50 e 70 km/h, come già fatto nella Galleria Giovanni XXIII dove, grazie ai controlli sulla velocità media, gli incidenti sono crollati del 70% e non ci sono più state vittime. Chi pensa che basti frenare ai semafori si sbaglia: Roma è pronta a colpire su ogni metro di asfalto.
