Madri contro figli, nonne la cui memoria viene offuscata, amici storici denunciati, fratelli indagati. No, non è una trama anni Ottanta di soap come Beautiful o Dallas, dove anche tra parenti strettissimi non ci risparmiavano affondi spietati, ma è la storia recente di casa Agnelli, quelli che per anni i giornalisti di lungo corso come me chiamavano “i reali di Torino”, quando bastava dire l’Avvocato per capire che era lui, il solo, l’unico, anche se non aveva nemmeno praticato per un giorno, Gianni Agnelli. Ed ora ecco lo scenario. Prendo Il Tempo di Roma, un articolo appena scritto: “Nelle indagini condotte dalla Procura di Torino sull'eredità di Marella Caracciolo… Secondo quanto riportato da La Stampa, gli inquirenti accusano che Margherita Agnelli fu ‘esclusa’ dall'eredità del padre Gianni Agnelli, a favore di un passaggio diretto del patrimonio a John Elkann. Diverse prove documentali sequestrate dagli investigatori, sia negli uffici che nelle residenze degli indagati, tra cui i tre fratelli Elkann, Gianluca Ferrero e Urs von Gunigen, cercano di dimostrare questa affermazione”. Ci vorrà ancora del tempo per capire come finirà la battaglia di casa Agnelli, quasi una guerra che, come detto, vede una madre, Margherita Agnelli, perfino contro il figlio, John Elkann, indagato, pare, con i fratelli Lapo e Ginevra. Le cifre dell’eredità lasciata da Marella Agnelli ai nipoti sono così alte che ho perfino paura di sbagliare e non mi stupirei di farlo. Quando è morta, la vedova di Gianni Agnelli (molto provata da una malattia degenerativa) aveva contanti per 6,6 milioni di euro, possedeva terreni e ville per un valore di mercato di 67 milioni e nelle sue case custodiva opere d’arte e gioielli per 54 milioni. Era il febbraio 2019 e se ne andava una principessa di una classe infinita, un tempo fotografa, musa di Richard Avedon, il grande ritrattista, appassionata di giardinaggio, giornalista a tempo perso, autrice di libri con il suo amico Federico Forquet, il creatore di moda dei suoi abiti più belli.
Marella aveva deciso, pare, di lasciare tutto ai nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann. Compresa una Panda 4x4 del 2013. In totale 160 milioni. L’unica figlia (suo fratello Edoardo si era suicidato) Margherita si era già quietata, con un’eredità complessiva e forfettaria (che prevedeva ovviamente anche quella lasciata dal padre Gianni Agnelli, credo) di 1,3 miliardi di euro, accordo che fece in Svizzera dove la madre pare vivesse, nella cittadina di Lauenen. Ma ora Margherita (che vuole tutelare forse i 5 figli avuti dal secondo marito), secondo le cronache dei quotidiani chiede invece di annullare il testamento (ritenuto non vero o contenente vizi formali) per rimettere in discussione tutta l’eredità e cercherà di dimostrare che quell’accordo svizzero non era valido perché la madre in Svizzera non aveva vissuto (è morta a Torino). Dove sta la verità? Lo decideranno tra breve i giudici italiani. Margherita chiede anche la restituzione di 7 milioni di euro versati ogni anno, dal 2005 al 2019, per il mantenimento della madre: in totale parliamo di 98 milioni. In pratica negli accordi svizzeri Margherita si era impegnata a dare alla madre un vitalizio di 583mila euro al mese, quasi 19mila euro al giorno. Capite perché dico che le cifre sono talmente alte che per me è quasi impossibile non sbagliare? E così ora John Elkann con i fratelli si vede pure indagato e, come ho già scritto, è davvero triste vedere madre contro i figli. E il dramma non finisce, i fratelli Elkann hanno denunciato per diffamazione il marchese Lodovico Antinori, il re del vino di qualità e per anni amico personale e sincero di Gianni e Marella Agnelli. Antinori in un’intervista ha detto che Marella non amava Lauenen “e ci stava due mesi all’anno”. Concludendo forse incautamente, perché l’osservazione è davvero forte: “Per me l’hanno forzata ad andarci”. Madri contro figli, amici denunciati. Ormai lo scrivo a sfinimento: san Basilio diceva “Il denaro è lo sterco del diavolo”. La tragedia è che è l’amore la vera ricchezza dell’uomo, ma a volte questo si dimentica.