Mangiare un panino mentre si è in vacanza e finire all'ospedale; addirittura morire. Questa estate in cui il turismo “si è rotto”, la ricorderemo anche come l'estate delle intossicazioni alimentari.
L'ultima è avvenuta a Diamante, in provincia di Cosenza. Il bilancio è drammatico: un morto e nove ricoverati, alcuni in gravi condizioni. Tutti hanno mangiato un panino con salsiccia e cime di rapa acquistato da un food truck, avvertendo poi i sintomi dell'intossicazione da botulino, ovvero annebbiamento della vista e vomito.
Peggio di tutti però, è andata a un uomo di 52 anni che si è sentito male vicino Lagonegro, dove si era fermato prima di fare rientro a Napoli. Per lui non c'è stata alcuna speranza: anche se la sua famiglia ha chiamato subito i soccorsi, l'uomo non è riuscito nemmeno ad arrivare all'ospedale di Cosenza.

In totale, sono nove le persone arrivate nella struttura con gli stessi sintomi; tra questi anche due diciassettenni. I medici ipotizzano un focolaio e nel frattempo, somministrano siero immune antitossina botulinica: due dosi sono arrivate da Taranto, mentre altre sette sono attese da Roma. Tra queste, una è destinata a uno dei ricoverati, mentre le altre sei rimarranno come scorta per eventuali prossimi casi.
Ora l'Azienda Sanitaria ha predisposto i controlli sul food truck che, in via cautelare, è stato anche sottoposto a blocco. Intanto il sindaco di Diamante tranquillizza i cittadini, invitandoli ad evitare "allarmismi allo stato del tutto ingiustificati", dato che "non vi è alcuna evidenza certa circa la riconducibilità all'attività della presunta intossicazione".
Estate delle intossicazioni, dicevamo. Quella di Lagonegro infatti, segue quella di Cagliari a fine luglio, in occasione della Fiesta Latina organizzata a Monserrato: otto persone, tra cui un bambino di undici anni che al momento si trova in terapia intensiva pediatrica al Policlinico Gemelli di Roma. Le condizioni del bambino infatti, hanno reso necessario il trasferimento dalla Sardegna all'ospedale romano, dove è in attesa di essere operato dopo un lungo periodo di intubazione. Le altre sette persone invece, si trovano ancora negli ospedali cagliaritani Brotzu e Policlinico.
La Procura di Cagliari indaga per ricostruire quanto avvenuto: il nome dell'organizzatore della Fiesta Latina risulta iscritto nel registro degli indagati.
Non si scherza con le intossicazioni alimentari; anche gli infuencer, basti pensare al caso di CiccioGamer89, dovrebbero stare attenti alle reponsabilità dei prodotti che promuovono.
