Ci sono nomi che vanno oltre il calcio, nell’inchiesta Doppia Curva. Il potere di certe figure si estende ben al di là dei confini dello stadio. Moreno Pisto, direttore di MOW, era in studio a Lo Stato delle cose di Massimo Giletti per parlare ancora una volta della vicenda degli ultras di Milan e Inter. Come già detto più volte, i legami delle curve arrivano nel cuore della città, abbracciando artisti come Fedez e Emis Killa. Il primo non è indagato e sarà a Sanremo, il secondo è indagato per associazione a delinquere e per questo ha deciso di ritirarsi dal Festival. Entrambi sono amici dei Banditi della Sud e di Luca Lucci, il capo ultrà milanista ora in carcere. Killa, raggiunto da Enrico Lupino, ha detto questo: “Loro contestano questa pericolosità perché io ero presente nel momento in cui c'è stata una colluttazione allo stadio: io non faccio parte di questa colluttazione, sono diversi metri indietro. E quindi la pericolosità dove sta? Io non ho mai mollato neanche uno schiaffo allo stadio, capisce?”. Nell’ecosistema di San Siro, però, c’è un altro elemento che è emerso nella sua centralità: il business dei parcheggi. Questo è fondamentale per gli ultrà non solo dal punto di vista economico, ma anche per le relazioni con i calciatori e la Milano che conta, come rivelato da Andrea Beretta (ne abbiamo scritto in questo articolo). Per capire il funzionamento del sistema parcheggi, a Lo Stato delle cose vengono ricordati due personaggi: Giuseppe Calabrò, detto “U Dutturicchiu”, e Pino Caminiti. Il primo sarebbe uno dei capi storici della ‘ndrangheta lombarda - mai condannato per mafia – e che per Giletti sarebbe coinvolto nel rapimento di Cristina Mazzotti del 1975. Pare che il sequestro fosse stato organizzato dalla mafia. La ragazza venne rinchiusa in un buco, senza poter prendere aria, morendo dopo 28 giorni di prigionia; il corpo venne buttato in una discarica, e al padre chiesto un miliardo di lire come riscatto, facendogli credere che la figlia fosse ancora viva. Questo per inquadrare Calabrò. Alle domande di Enrico Lupino, però, non risponde: lui con la storia degli ultras non c’entra niente. Non conosce né Antonio Bellocco, né Mimmo Vottari, un ultrà milanista rivale di Lucci. Le intercettazioni, come abbiamo già scritto qui, sembrano dirci qualcosa di diverso. Ma chi è, invece, Pino Caminiti, il ras dei parcheggi? Per Andrea Beretta, Caminiti è una sorta di facilitatore, capace di fare da mediatore tra il mondo ultrà e quello imprenditoriale della M-I Stadio, società che amministra i posteggi di San Siro (e partecipata di Inter e Milan). Di questa faceva parte anche Manfredi Palmeri, accusato di corruzione tra privati. Nell’ipotesi degli investigatori, Palmeri avrebbe ricevuto un quadro dal valore di 10mila euro da Gherardo Zaccagni in cambio di un trattamento favorevole nella gara per l’affidamento della gestione dei parcheggi. Massimo Giletti ha mostrato ancora una volta le immagini che, stando alle ricostruzioni del giornalista, ritrarrebbero la consegna del quadro a casa del consigliere regionale. “La questione dei parcheggi ci porta verso una questione più delicata: l’omicidio di Vittorio Boiocchi”, dice il direttore di MOW. Controllare i parcheggi significa garantirsi un flusso di denaro costante, dato che a San Siro, oltre alle partite, ci sono anche concerti ed eventi di vario genere. Andrea Beretta nelle intercettazioni ha confermato che Boiocchi era entrato nel business. Le due cose sono legate, quindi? Per scoprire chi ha ucciso lo Zio serve guardare proprio lì?
![Giuseppe Calabrò, U Dutturicchiu](https://crm-img.stcrm.it/images/42405009/2000x/20250211-125633699-1998.jpg)
![https://mowmag.com/?nl=1](https://crm-img.stcrm.it/images/42405011/2000x/20250209-180151802-3563.jpg)
Oltre alla questione ultras, Moreno Pisto e Massimo Giletti tornano sulla questione beneficenza: dallo scambio di messaggi tra il team di Chiara Ferragni e Cereali Italia, società produttrice delle Uova di Pasqua Dolci Preziosi, emergerebbe l’intenzione dell’entourage dell’influencer di giocare sull’ambiguità del messaggio, facendo credere ai consumatori che la donazione sarebbe stata proporzionale al venduto. Tra i principali artefici delle campagne di The Blonde Salad c’è Fabio Maria Damato, che però non ha rilasciato dichiarazioni agli inviati di Rai 3. Viene poi mostrato un estratto dell’intervista di Fedez a Belve, in cui il rapper racconta di come le difficoltà nel matrimonio fossero molte. E sono di questi giorni le indiscrezioni, lanciate da Fabrizio Corona, di reciproci tradimenti. Spunta, tra l’altro, il nome di un altro concorrente di Sanremo: Achille Lauro. Noi vi avevamo già raccontato questa storia qui. Tutto sarebbe cominciato durante una vacanza a Porto Cervo nell'agosto del 2021. Lì dove i tre - Fedez, Lauro e Ferragni – sono stati fotografati insieme. Durante una festa, poi, Chiara filma il marito e Achille Lauro che si divertono, baciandosi per gioco. Da quel momento, pare, l’autore di Rolls Royce e l’influencer cominciano a sentirsi. Sembra che si siano anche incontrati un paio di volte all'hotel Parigi di Milano nell'inverno del 2021. I Ferragnez per Natale vanno a St. Moritz, e Lauro continua a scrivere a Ferragni. Tra i vari messaggi dice: vorrei essere lì con te. Fedez lo legge e la sera del 17 gennaio telefona ad Achille nello studio di via Cappuccini. E gli dice: “Lauro mandami tutte le chat con mia moglie”. Questa la ricostruzione, per come emersa sui vari giornali e che avevamo già riportato su MOW.
Già Dagospia, e ora la cosa sembra confermata anche da Fabrizio Corona, aveva dato la notizia di un incontro, risalente al gennaio del 2022, tra Achille Lauro e Chiara Ferragni sull’isola privata di Albarella, sul delta del Po, location esclusiva in cui si può entrare solo con un accredito. L’isola è di proprietà di Emma Marcegaglia. Lauro avrebbe preso in affitto (per 50mila euro) proprio la villa di quest’ultima per registrare il suo disco. Lauro dopo l'Epifania dà un giorno di libertà a tutta la sua band e allo staff e resta solo. Sembra che The Blonde Salad sia andata in quel periodo sull’isola. Alla guardiania Ferragni avrebbe chiesto di villa Marcegaglia, e questo sembra aver messo in crisi il piano per non farsi scoprire insieme a Lauro. L’influencer si sarebbe fermata la notte, per andarsene solo il giorno dopo. Ma Fedez era a conoscenza di tutto ciò? La mancata stretta di mano alla sfilata di Gucci alla Milano Fashion Week del febbraio 2022 fa pensare di sì. Tra i due c’è freddezza, nonostante abbiano pubblicato insieme Mille, brano realizzato con Orietta Berti. Il 17 gennaio, lo ripetiamo, ci sarebbe stata la telefonata tra Fedez e Lauro per le chat con Chiara Ferragni. D’estate, a luglio, l’entourage di Achille decide di invitare Fedez al concerto di San Siro, ma l’ex Ferragnez si ferma solo per poco tempo e se ne va quasi subito. Dopo pochi mesi esce una notizia: Lauro firma con l'agenzia di Fedez. È il 7 aprile 2023. Ma qual è la ragione dietro questa decisione? Non è che Fedez se lo è portato in casa per controllarlo meglio? Per le rivelazioni di Fabrizio Corona su questo triangolo, potete leggere il nostro articolo. Fedez sul palco del Teatro Ariston canterà Bella stronza di Marco Masini, come ricorda in chiusura Massimo Giletti. L’alternativa era Vaffanculo. E c’è un ulteriore dettaglio, che però non viene sviluppato: secondo Giletti, c’è una donna che avrebbe messo in crisi la relazione tra Achille Lauro e Chiara Ferragni. Insomma, tutto è collegato?
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