image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Volkswagen tra crisi e strategie: Audi e Porsche “scappano” negli Stati Uniti per sfuggire ai dazi di Trump producendo negli Usa? E la concorrenza di Bmw e Mercedes...

  • di Otto De Ambrogi Otto De Ambrogi

30 gennaio 2025

Volkswagen tra crisi e strategie: Audi e Porsche “scappano” negli Stati Uniti per sfuggire ai dazi di Trump producendo negli Usa? E la concorrenza di Bmw e Mercedes...
Mentre Bmw e Mercedes sono al riparo dai dazi grazie alla produzione locale, Audi e Porsche rischiano di pagare il prezzo più alto. Volkswagen chiede un piano industriale forte per la Germania, ma intanto valuta di seguire la strada dei rivali: produrre negli Usa per sopravvivere. Trasferimento strategico o resa forzata?

di Otto De Ambrogi Otto De Ambrogi

L’industria automobilistica tedesca è in crisi, e la Volkswagen si prepara a un cambio di rotta che potrebbe avere ripercussioni globali. Audi e Porsche, due dei marchi di lusso del gruppo di Wolfsburg, stanno valutando di spostare parte della produzione negli Stati Uniti per proteggersi da un pericolo sempre più concreto: i dazi sulle importazioni che Donald Trump potrebbe introdurre se dovesse tornare alla Casa Bianca.

La Germania rallenta, l’America chiama

I segnali di difficoltà del settore automotive tedesco sono ormai inequivocabili. Il mercato cinese, da sempre uno dei principali sbocchi per le auto di alta gamma made in Germany, sta rallentando. Le vendite di Audi nel 2024 sono calate del 12% a livello globale, con crolli significativi in Germania (-21%), negli Usa (-13%) e in Cina (-11%). Ancora peggio è andata ai veicoli elettrici, che hanno registrato un calo dell’8% rispetto all’anno precedente, con la sola Germania che ha segnato un drammatico -33% dopo la fine degli incentivi statali.

Porsche ha sofferto meno, chiudendo il 2024 con un calo più contenuto (-3%), ma la perdita del 28% delle vendite in Cina ha inciso pesantemente sui risultati complessivi.

A complicare il quadro c’è anche l’instabilità politica tedesca. Dopo i lunghi anni di stabilità garantiti da Merkel, la Germania sembra incapace di trovare un governo solido. Questo clima di incertezza spinge i grandi gruppi industriali a cercare nuovi equilibri, e per Volkswagen la soluzione potrebbe essere quella di potenziare la produzione direttamente negli Stati Uniti.

Porsche e Audi in "fuga" verso l'America?
Porsche e Audi in "fuga" verso l'America?

L’ombra dei dazi di Trump

Secondo il quotidiano economico Handelsblatt, Audi e Porsche stanno seriamente considerando di produrre le loro vetture di lusso negli Usa per anticipare le mosse di Trump. Nel 2024, il saldo della bilancia commerciale tra Germania e Stati Uniti pendeva per 73 miliardi di euro a favore della Repubblica federale. Un deficit così marcato renderebbe la Germania uno degli obiettivi primari di un eventuale protezionismo trumpiano.

Volkswagen non ha confermato ufficialmente le indiscrezioni, ma, come riferisce anche Libero, ha espresso preoccupazione per «l’impatto economico che i dazi proposti dal governo degli Stati Uniti potrebbero avere sui consumatori americani e sull’industria automobilistica internazionale».

A rendere ancora più urgente una decisione è un recente studio di Moody’s, secondo cui un dazio del 10% sulle importazioni di auto europee potrebbe costare a Volkswagen 1,8 miliardi di euro, ovvero circa il 10% del risultato operativo del gruppo nel 2023. Un colpo durissimo, che spinge il colosso di Wolfsburg a considerare una mossa drastica.

L’opzione Chattanooga: Audi e Porsche pronte a trasferirsi?

Tra le ipotesi sul tavolo c’è l’ampliamento dello stabilimento Volkswagen di Chattanooga, in Tennessee, che già produce i modelli elettrici ID.4 e i SUV Atlas e Atlas Cross Sport. Questo impianto potrebbe essere adattato per accogliere anche le linee di produzione di Audi e Porsche, sfruttando la capacità produttiva già esistente.

Un’altra possibilità è l’espansione della catena di montaggio dei pick-up Scout nella Carolina del Sud, un segmento di mercato fondamentale negli Stati Uniti.

20241229 155803695 7552

La concorrenza di Bmw e Mercedes

Volkswagen si trova però di fronte a una competizione interna che gioca d’anticipo. Handelsblatt sottolinea come Bmw e Mercedes siano molto meno vulnerabili ai dazi di Trump, poiché producono auto negli Usa da oltre 30 anni e riescono a coprire quasi tutta la domanda americana con la produzione locale.

Audi e Porsche, invece, dovrebbero affrontare la difficoltà di spostare intere linee produttive in tempi brevi. Inoltre, un eventuale aumento dei prezzi per compensare i dazi sarebbe impensabile, vista la forte concorrenza dei marchi tedeschi già presenti sul territorio.

Volkswagen chiede una svolta politica

A fronte di questo scenario, Oliver Blume, amministratore delegato del gruppo Volkswagen, ha lanciato un appello al governo tedesco. Intervenendo al vertice economico organizzato dalla Welt a Berlino, Blume ha chiesto una chiara strategia industriale per il futuro:

«Abbiamo bisogno di determinazione politica e decisioni rapide per rafforzare la Germania come sede industriale».

Il ceo di Volkswagen ha evidenziato la necessità di un piano chiaro per il 2030, che possa dare una direzione certa al settore automobilistico tedesco e contrastare la concorrenza internazionale, soprattutto americana e cinese.

Una decisione inevitabile?

Di fronte a un’Europa sempre più incerta e a una Germania in difficoltà, Volkswagen sembra sempre più orientata a seguire la strada tracciata da Bmw e Mercedes: produrre in America per restare competitiva sul mercato statunitense.

Le domande, però, restano aperte: Audi e Porsche riusciranno a effettuare il trasferimento in tempo utile per evitare i dazi? Volkswagen sarà costretta a rivedere radicalmente la sua strategia? E soprattutto: questa mossa salverà il gruppo dalla crisi, o sarà solo l’inizio di una nuova sfida globale?

More

Altro che telefono, il pericolo principale in auto è il touchscreen: si tornerà ai tasti fisici (per paura del giudizio di Euro Ncap?) a prescindere dal Codice della strada?

di Otto De Ambrogi Otto De Ambrogi

Guida non autonoma

Altro che telefono, il pericolo principale in auto è il touchscreen: si tornerà ai tasti fisici (per paura del giudizio di Euro Ncap?) a prescindere dal Codice della strada?

Guido Meda, l’Alfa Romeo Gt Junior 1300 e il legame tra uomo e macchina: “Lei era me e io ero lei”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Marcia ma marciante

Guido Meda, l’Alfa Romeo Gt Junior 1300 e il legame tra uomo e macchina: “Lei era me e io ero lei”

Jeremy Clarkson prova la Ferrari 296 Gts: “Meglio la Porsche 911 e sembra una Volkswagen elettrica all’inizio. Per piacere a Greta Thunberg è come cibo per cani per uno chef”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Car review

Jeremy Clarkson prova la Ferrari 296 Gts: “Meglio la Porsche 911 e sembra una Volkswagen elettrica all’inizio. Per piacere a Greta Thunberg è come cibo per cani per uno chef”

Tag

  • Audi
  • Auto
  • Automotive
  • BMW
  • Donald Trump
  • Mercedes
  • Porsche
  • soldi
  • Stati Uniti
  • USA
  • Volkswagen

Top Stories

  • Omicidio Poggi, LA BOMBA di Fabrizio Corona: “Vi svelo il vero movente del delitto di Garlasco”. Su Falsissimo l’intervista inedita alla cugina Stefania Cappa, rincorsa per le strade di Milano, al padre Ermanno e ad Andrea Sempio. Ma chi ha ucciso Chiara?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, LA BOMBA di Fabrizio Corona: “Vi svelo il vero movente del delitto di Garlasco”. Su Falsissimo l’intervista inedita alla cugina Stefania Cappa, rincorsa per le strade di Milano, al padre Ermanno e ad Andrea Sempio. Ma chi ha ucciso Chiara?
  • Ma la cotoletta alla milanese di Cracco è una genialata o paraculata? Chef Guido Mori: “Se conosci Marchesi capisci questo piatto”. Ed è davvero una ricetta antispreco? “Assolutamente no perché…”

    di Ilaria Ferretti

    Ma la cotoletta alla milanese di Cracco è una genialata o paraculata? Chef Guido Mori: “Se conosci Marchesi capisci questo piatto”. Ed è davvero una ricetta antispreco? “Assolutamente no perché…”
  • Fabrizio Corona a Garlasco inchioda le gemelle Cappa? “Mancato controllo della rabbia” per gli insulti di Paola a un'amica della mamma Rosa Poggi: “Putt*na, devi morire”. Falsissimo a pagamento con Ermanno: “Le accuse? Tutte cag*te”. Sempio e il santuario?

    di Jacopo Tona

    Fabrizio Corona a Garlasco inchioda le gemelle Cappa? “Mancato controllo della rabbia” per gli insulti di Paola a un'amica della mamma Rosa Poggi: “Putt*na, devi morire”. Falsissimo a pagamento con Ermanno: “Le accuse? Tutte cag*te”. Sempio e il santuario?
  • Stellantis, con il nuovo l'ad Antonio Filosa, riscopre il metodo Marchionne: e nasce un Master universitario in sua memoria

    di Luigi Iosa

    Stellantis, con il nuovo l'ad Antonio Filosa, riscopre il metodo Marchionne: e nasce un Master universitario in sua memoria
  • Omicidio Poggi, CHIARA AVEVA UN AMANTE? Frequentava un altro uomo oltre Alberto Stasi a Garlasco? L’email all’amica: “Il mio piccione al telefono dà sempre soddisfazioni, mentre con l’altro ultimamente non ci vado troppo d’accordo”. Ma a chi si riferiva?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, CHIARA AVEVA UN AMANTE? Frequentava un altro uomo oltre Alberto Stasi a Garlasco? L’email all’amica: “Il mio piccione al telefono dà sempre soddisfazioni, mentre con l’altro ultimamente non ci vado troppo d’accordo”. Ma a chi si riferiva?
  • Omicidio Chiara Poggi, ma cosa ci dicono i tabulati telefonici dei giorni precedenti al delitto? Dalle tre chiamate con Andrea Sempio agli sms con Paola Cappa. E lo zio Ermanno aveva un mazzo di chiavi della villa?

    di Domenico Agrizzi

    Omicidio Chiara Poggi, ma cosa ci dicono i tabulati telefonici dei giorni precedenti al delitto? Dalle tre chiamate con Andrea Sempio agli sms con Paola Cappa. E lo zio Ermanno aveva un mazzo di chiavi della villa?

di Otto De Ambrogi Otto De Ambrogi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Ma che sta succedendo a Washington? Incidente aereo o terrorismo? Diciannove i corpi estratti dal fiume Potomac, mentre i superstiti…

di Giulia Ciriaci

Ma che sta succedendo a Washington? Incidente aereo o terrorismo? Diciannove i corpi estratti dal fiume Potomac, mentre i superstiti…
Next Next

Ma che sta succedendo a Washington? Incidente aereo o terrorismo?...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy