Bombardamenti sui palazzi di Teheran e sui civili. Attacchi di risposta su Tel Aviv. E ora missili americani sui siti nucleari iraniani. Giorni in cui c’è poco da star sereni. Una situazione che si riflette anche sul mondo dello spettacolo e le esibizioni dei cantanti. Al Bano, però, va oltre le crisi internazionali e canta in Russia insieme a Iva Zanicchi. Sul palco del concerto a San Pietroburgo ha portato uno dei suoi brani più iconici, che però stona particolarmente con il momento che stiamo vivendo: Felicità. C’è poco da star felici, dicevamo. È dello stesso avviso anche Romina Power, che sui social ha criticato la scelta dell’ex marito: “Mi dissocio dalla canzone Felicità cantata in Russia. Non ho accettato di prendere parte a quel concerto di un giorno fa. E non mi sembra né il luogo, né il momento di cantare Felicità”. La cronaca e gli annunci di Donald Trump sembrano dar ragione a Romina.

“Chi critica è chi all’esterno e non conosce i fatti. Non sanno che in Russia noi siamo messaggeri di pace. È il mio mestiere e lo farò sempre, contro tutto e tutti”, la risposta del cantautore agli attacchi era già arrivata a margine dell’evento. Alcuni hanno sottolineato il cambiamento di Al Bano rispetto a quanto espresso anni fa su Pupo e il suo concerto in Russia: “Bisogna però chiedersi se sia opportuno in questo momento andare a fare la star in Russia. Quando sarà il momento opportuno, sarò ben felice di fare due concerti per festeggiare la pace. Uno a Kiev e uno nella Piazza Rossa di Mosca”. Di pace non c’è traccia e le due piazze sono ancora distanti. I soldati muoiono sul campo, i civili sotto i missili. Anche in Medioriente. Felicità è un titolo che, ormai, sembra più segno di nostalgia che una prospettiva per il futuro.
