Lanciate pure i televisori dalle stanze degli alberghi (Keith Moon, The Who) ma prima di lasciare la camera rassettate le lenzuola. Tiratevi pure le ceneri di vostro padre su per il naso (Keith Richards, Rolling Stones), ma dopo, mi raccomando, pulite il tavolo (Vetril se di vetro, Pronto se di legno). Ovviamente, sbranate pure un pipistrello sul palco (Ozzy Osbourne), ma poi interrompete il concerto per fare entrare la gli addetti alla pulizia con il Mocio Vileda. Dopo le celebrazioni per la morte di quest’ultimo, cambiarono che furono due consonanti (da Ozzy a Olly), il metro di giudizio risulta sorprendentemente diverso. Olly, durante una festicciola, ha lasciato il tavolo in disordine. Il tavolo. Apriti cielo. È partita una tirata d’orecchie globale, sui social (e dove se no), con lamentazioni degne di una festa di un santo di paese (tipo le autofustigatrici) in memoria delle povere cameriere martiri che avrebbero dovuto cambiare la tovaglia (un’osservazione logica, se permettete: se, dopo una cena, una tovaglia presenta una macchiolina di sugo o chiazze enormi di vino per la cameriera non fa nessuna differenza; vanno lavate in entrambi i casi. Non lo sapevate? E adesso lo sapete).

Deve esserci una ragione se a Olly si rimprovera qualche bicchiere rovesciato e ai Sex Pistols niente. Dice: ma lui è un cantante pop. Deve esserci una ragione se a Olly si rimprovera una cicca di sigaretta mentre tutte e tutti erano bagnati per la reunion degli Oasis che hanno distrutto set televisivi e devastato hotel in mezzo mondo dopo avere litigato, o se ricordiamo tutti con immenso affetto Amy Winehouse che nei locali rompeva bottiglie e bicchieri o se, giustamente, in estate, ci deliziamo con Hotel California quando negli gli hotel, gli Eagles, spesso e volentieri spaccavano lampade e divani. Sembra quasi da pensare che una pop o rock star possano compiere gesti vandalici estremi, ma, per carità, non i gesti alla portata di una qualsiasi casalinga italiana con il mattarello in mano. È come se la tovaglia sporca toccasse qualcosa alla portata di tutti. Sulla testa di un pipistrello le opinioni possono anche dividersi, ma la tovaglia sporca, suvvia, ma si fa così, fosse stato mio figlio, fosse stato il mio fidanzato. Ecco, probabilmente, il “fidanzato” è il punto. Voglio dire: certo, non mi sognerei mai di paragonare Olly a Ozzy, e credo sia questo il motivo per cui le beghine (donne e uomini) si sono scatenate: Olly è “raggiungibile”. Non ha quella intoccabilità della famosità assoluta che gli permetterebbe di lasciare le molliche sul tavolo, e appena un ragazzo carino e più o meno famoso, lascia le mollichine, ecco che le arpie (donne e uomini) arrivano: cercano di manifestare il loro potere. L’equazione è la seguente: Olly è raggiungibile, è alla mia portata, che goduria poterlo sgridare “come se fosse il mio fidanzato… anzi, potrebbe anche essere che…”. Dei rimproveri degli uomini, in realtà, non sappiamo cosa farcene, invidia, invidia, invidia, che goduria sentirsi più appetibili di Olly perché fanno la differenziata e sanno caricare una lavastoviglie. È quell’idea sacra (molto profana, in realtà) del pranzo domenicale, dove tutti devono aiutare a sparecchiare, anche Olly.
P.S. Su queste pagine, la mia amica Grazia Sambruna, ci ha dato giù, con il povero Olly. La Sambruna scrive benissimo ed è bravissima. Grazia, però, quando fai i video dopo avere pagellizzato forte, ma dagliela una sistemata alla cameretta: sembra che sono entrati i ladri! Ma che si fa così?

