L’ultimo periodo di Muschio Selvaggio a trazione Fedez è stato paradossale: nel momento più difficile del suo protagonista, ci sono state le puntate più virali. Quella del lancio della sfida a Selvaggia Lucarelli; lo scontro con Marco Travaglio, dove il direttore del Fatto Quotidiano diede della “Wanna Marchi” a Chiara Ferragni, richiamando anche l’ossessione del rapper per Lucarelli; la puntata dello scambio di persona in cui Fedez mostrò la foto dell’hater sbagliato. Insomma, regnava un caos a cui Mr. Marra, unico moderatore equilibrato, cercava di dare ordine. Ora Muschio Selvaggio non è più il giochino di Fedez ed è passato nelle mani di Luis Sal. La prima puntata della nuova gestione affrontava il tema del politicamente corretto. Gli ospiti erano Immanuel Casto, attivista e cantante (tra le altre cose), e lo streamer Sdrumox, mentre alla co-conduzione c’era Martin Sal. Se leggiamo i commenti su YouTube o sotto al post della pagina Instagram c’è una cosa che salta all’occhio: la noia degli utenti. “Tutto ‘sto tempo per ragionarci su… E poi inizia la puntata e non si capisce niente. Come perdere subito l’attenzione, un ritmo lentissimo”, “Prima di giudicare ho guardato, noia mortale. Adios”, “Premetto di non essere un fan di nessuno dei due litiganti, ma questa puntata mi sta annoiando da morire”, sono solo alcuni dei commenti. Altri, invece, sottolineano la presenza debole di Luis: “Se ogni puntata dovesse essere così, sarebbe il primo podcast in cui il conduttore è inutile. Top”, e ancora: “Non ho mai visto una puntata più noiosa di questa. 0 conduzione, sembra di ascoltare 4 persone qualsiasi fare del chiacchiericcio al bar”. L’inizio, quindi, non è dei migliori. Ma siamo sicuri che quella della noia non fosse invece la strategia di Luis? La deriva trash, dopo le ultime puntate di Fedez, era vicina. Una continua interruzione degli ospiti e una sovrapposizione continua degli aspetti personali con quelli del podcast avevano creato un po’ di scontento nei follower di Muschio. D’altro lato, la viralità di quei momenti a molti era piaciuta. A lungo termine, però, sarebbe stata una tendenza sostenibile?
Sembrava che a Muschio tutto fosse consentito, bastava che il giorno dopo se ne parlasse. Volontariamente o no (forse quella direzione era dovuta a un momento difficile dal punto di vista personale), l’obiettivo era diventato far dire: “Cosa farà Fedez nella prossima puntata?”. Dei contenuti, quelli veri, rimaneva poco o nulla, nonostante l’impegno di Marra. Luis, quindi, doveva prima di tutto normalizzare la situazione. Una flessione dell’interesse, dopo un periodo di hype così esplosivo, era prevedibile. La noia un effetto collaterale. Ma se non ci fosse stata una cesura netta con quello che fu, a Muschio si sarebbe dovuto offrire sempre di peggio. Nelle prossime puntate, quindi, vedremo se Luis punterà sulla qualità delle discussioni, con meno interruzioni e pochi coinvolgimenti personali. Moderazione, almeno in questa prima fase. In un secondo momento, poi, si potrà di nuovo togliere la veste “istituzionale”. Ma adesso ciò che conta è far dimenticare quel passato fin troppo rumoroso. Anche a costo di sentirsi dire di essere “utile come una pelliccia a Ferragosto”.