image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Lasciate che i papà facciano i papà: “Parola ai padri”. L’urlo si alza ma non è (solo) contro le femministe. Il presente e il futuro della paternità con Luca Trapanese, Matteo Bussola e...

  • di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

29 marzo 2025

Lasciate che i papà facciano i papà: “Parola ai padri”. L’urlo si alza ma non è (solo) contro le femministe. Il presente e il futuro della paternità con Luca Trapanese, Matteo Bussola e...
5 aprile, Cinema Fulgor di Rimini: “Parola ai padri”. Una data e un convegno da segnare in agenda perché non capita spesso che i padri siano liberi di esprimersi. Ah, prima che le femministe inorridiscano, un disclaimer firmato dagli organizzatori: “Crediamo che la genitorialità sia un “mestiere” inevitabilmente progressista”. Fra gli invitati Luca Trapanese – padre molto social della piccola Alba, una bambina con sindrome di Down – e Matteo Bussola, autore del toccante e problematico “La neve in fondo al mare”. Esperti, pedagogisti, illuminati di varia estrazione. E poi ci sarà anche Azzurra Rinaldi, consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio. Per cercare di individuarlo e interpellarlo, “il padre di oggi”…

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Quindici anni fa circa, con “Cosa resta del padre? La paternità nell’epoca ipermoderna”, lo psicanalista e saggista lacaniano Massimo Recalcati mise nero su bianco, dritta e inequivoca, una domanda che già da tempo permeava la sua indagine intellettuale. Il 5 aprile, al Cinema Fulgor di Rimini, “Parola ai padri” risponderà non tanto al preciso quesito di Recalcati, che sulla questione è tornato più volte (in primis con “Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre”, 2013), bensì alla domanda “in sé”: che ne è, oggi, dei padri? Qual è il loro ruolo? Siamo fermi a un offuscato pater familias che (talvolta solo apparentemente) decide e dispone? Oppure siamo di fronte a una figura che deve tornare a svelarsi o rivelarsi? “Parola ai padri” sarà un convegno affollato, a suo modo rivoluzionario perché la parola, ai padri, non è spesso concessa.

Attenzione, l’organizzatore (Carlo Crudele è “startupper e strategist di lungo corso”, nonché padre di Emma e Corrado, gemelli) ci tiene subito a sgombrare il territorio dai più spontanei dubbi: “Crediamo che la genitorialità sia un “mestiere” inevitabilmente progressista”. Come a dire: non azzardate, voi giornalisti, a raccontarci che un convegno simile altro non è che la perentoria risposta a una qualsivoglia visione femminista della genitorialità. “Parola ai padri” non mira a creare controversie o a trasformare il dibattito in una contesa grottesca, degna di “Uomini e donne”, fra parti in causa. Nient’affatto, ma noi un po’ malpensanti lo siamo e dietro a un’iniziativa simile almeno una “pretesa” la vediamo: lasciate che i padri facciano i padri. Ossia: padri, non nascondetevi, non delegate. E anche voi madri, per la miseria, specie se portatrici di un’ansia quasi aggressiva, fatelo un passo indietro. Questo, lo ribadiamo, lo affermiamo noi. Incuriositi dal programma dell’incontro e dal livello (molto alto) degli invitati.

Matteo Bussola 01
Matteo Bussola, autore de "La neve in fondo al mare"

A parlare di adolescenza, inclusione, scuola e gender-gap, ci saranno infatti Daniele Novara, Matteo Bussola, Elena Buccoliero, Luca Trapanese, Maura Gancitano, Barbasophia (Matteo Saudino), Chiara Saraceno, Azzurra Rinaldi e Sonia Malaspina (moderano Francesca Folda e Mariangela Pira). Nomi “forti”, competenti, sul pezzo. Si discuterà, si “discetterà”, ma qualche mazzata, da qualche direzione, ne siamo certi partirà. Perché genitorialità e facile retorica non vanno a braccetto, specie con una mission ambiziosa che recita: “In un contesto in cui la paternità è stretta tra modelli tradizionali sempre meno rilevanti e nuove modalità genitoriali ancora in definizione, il progetto intende offrire una guida, stimolare il dialogo e fornire strumenti concreti per affrontare il ruolo del padre nelle sue varie sfaccettature e nei contesti più disparati – famigliare ed educativo, ma anche di coppia, sociale, culturale, lavorativo – con consapevolezza e autorevolezza”. Autorevolezza? Che un padre degno di tal nome possa anche, quindi, tornare a farsi sentire – come si suol dire, autorevole ma non autoritario – per imprimere il proprio segno sull’educazione di figli spesso lasciati soli (in compagnia dello smartphone, si intende)? Che poi, quando i figli non sono soli, chi si occupa di loro? I nonni, di frequente. Le madri. E i padri dove sono? O meglio: la nostra società – con un mondo del lavoro che già fatica a sostenere il diritto di una madre a diventare (ed essere) tale – vede l’uomo solo come un portafoglio su due gambe o anche come un padre? Perché a fronte di progressismi assortiti che ci hanno portato, soprattutto a livello teorico, nelle più disparate e vertiginose direzioni, c’è il legittimo sospetto che, sotto sotto, all’uomo si chieda ancora di tutto. Fuorché di fare il padre. Guadagna, consuma, guadagna di più, consuma di più, tanto i figli “qualcuno” te li cresce. E allora servirà ascoltare Matteo Bussola, autore dell’ottimo “La neve in fondo al mare”, libro problematico e toccante in cui un padre se la vede (particolarmente dura) con l’adolescenza del figlio sedicenne. Sarà bello ascoltare Luca Trapanese, assessore al Welfare di Napoli, amatissimo social-mente, che nel 2018 ha adottato Alba, una bambina con sindrome di Down, diventando il primo single in Italia a riuscirci. E poi le tante donne invitate, a partire da Chiara Saraceno, da poco in libreria con – gulp! – “La famiglia naturale non esiste” e da Azzurra Rinaldi, consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio – nonché su ogni forma di violenza di genere – e parte del board della European Women Association. Per capire se davvero, tra carriera e famiglia, l’unica vera strada praticabile “per un futuro più equo” sia “una genitorialità condivisa”.

20250319 141838454 7271

More

Abbiamo visto Adolescence, la serie Netflix al primo posto su maschi tossici, femminicidi, incel (con Andrew Tate), cyberbullismo e revenge po*n: com’è? Un capolavoro in cui tutte le domande rimangono senza risposta

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

MOW review

Abbiamo visto Adolescence, la serie Netflix al primo posto su maschi tossici, femminicidi, incel (con Andrew Tate), cyberbullismo e revenge po*n: com’è? Un capolavoro in cui tutte le domande rimangono senza risposta

Altro che M - il figlio del secolo: M - la mamma del secolo! Nel senso di Maria Rosaria Boccia. Ma Gennaro Sangiuliano che c'entra?

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

non è su sky?

Altro che M - il figlio del secolo: M - la mamma del secolo! Nel senso di Maria Rosaria Boccia. Ma Gennaro Sangiuliano che c'entra?

Recalcati su Filippo Turetta: “È regredito all’infanzia e dormiva con l’orsacchiotto. Oggi la società...”

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Altro che patriarcato

Recalcati su Filippo Turetta: “È regredito all’infanzia e dormiva con l’orsacchiotto. Oggi la società...”

Tag

  • Attualità
  • Culture

Top Stories

  • Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì

    di Benedetta Minoliti

    Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì
  • Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”

    di Riccardo Canaletti

    Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”
  • LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)

    di Grazia Sambruna

    LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)
  • Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo ascoltato in anteprima Ranch di Salmo: essere invecchiati è crudele ma averlo fatto così è un lusso. La recensione di MOW traccia per traccia

    di Cosimo Curatola

    Abbiamo ascoltato in anteprima Ranch di Salmo: essere invecchiati è crudele ma averlo fatto così è un lusso. La recensione di MOW traccia per traccia

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

The Voice Senior, le pagelle: l’arduo compito di Antonella Clerici (10), Gigi D’Alessio chiede patente e libretto (6), Sergio non ci siamo (3), Maria Teresa recupera in corsa (5) e Clementino…

di Debora Pagano

The Voice Senior, le pagelle: l’arduo compito di Antonella Clerici (10), Gigi D’Alessio chiede patente e libretto (6), Sergio non ci siamo (3), Maria Teresa recupera in corsa (5) e Clementino…
Next Next

The Voice Senior, le pagelle: l’arduo compito di Antonella...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy