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Le pagelle di Masterchef 2024: Barbieri non invecchia (9), Cannavacciuolo self-confident dopo la terza stella Michelin (8), Locatelli stilosissimo (10). Ma Mary che si paragona a Bottura (5) e Gaetano...

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

13 dicembre 2024

Le pagelle di Masterchef 2024: Barbieri non invecchia (9), Cannavacciuolo self-confident dopo la terza stella Michelin (8), Locatelli stilosissimo (10). Ma Mary che si paragona a Bottura (5) e Gaetano...
Torna Masterchef, tornano le pagelle di MOW. Quest’anno alcune novità e una quarta giudice, format leggermente diverso ma solita cattiveria degli chef Cannavacciuolo, Barbieri e Locatelli. Tutti i grembiuli bianchi e la prima volta della “vendetta” Chiara Pavan, con una concorrente che si paragona al tre stelle Michelin Massimo Bottura…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Pagelle senza esami, provini senza X Factor, casting senza Amici. Torna Masterchef torniamo con i nostri voti ai giudici, sempre loro, Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, alla new entry, la chef stellata Chiara Pavan (qui vi diciamo chi è) e ai primi grembiuli bianchi, che si ottengono con tre sì e, in un caso, con un rimprovero galante di chef Locatelli dopo che una concorrente prova a paragonarsi al tre stelle Michelin Massimo Bottura.

Chiara Pavan con i giudici
I tre giudici più uno, Chiara Pavan
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Bruno Barbieri 9

Bruno Barbieri è la zdòra della tv, si diverte perché sa fare con facile. E sa fare con facilità anche il giudice, il presentatore, l’intrattenitore. Sarebbe un dieci sempre, ma a questo giro Locatelli doveva primeggiare. Poi vi spieghiamo perché.

Antonino Cannavacciuolo 8

Piacione e pacioccone, a volte banalmente a volte con classe. È sempre lui, forse ancora più a suo agio dopo la terza stella Michelin (e chi può dirgli nulla ormai?). Dolce il suo interesse per gli alpaca.

Giorgio Locatelli 10

A questo giro frega tutti. Gli copiano una salsa allo zafferano che lui usava per le capesante dopo aver scoperto che i pistilli migliori arrivavano dall’Iran, e a copiarla è stato un iraniano. Insegnare a un iraniano un sapore del genere è TUTTO. Ottimo l’outfit.

Chiara Pavan 8,5

Ci sta. Ovvero: ci può stare. Aggiungere un’osservatrice, attenta alla sostenibilità (ma questo è green washing) durante la fase di preparazione rende la finestra solitamente cringe parte integrante del programma. Lei molto brava, con gli occhioni hippie e probabilmente una cultura culinaria che la rendono una guardalinee perfetta.

Alessia 7

21 anni da Parma, vuole tutto. Quanto può? Il piccione indietro di cottura sembra un fegatino, ma non abbiamo mai mangiato un piccione, ci perdonerete. È stata ragazza immagine, fotomodella, (è stata anche al Festival di Sanremo). La salsa di mirtillo è troppo dolce, secondo lei invece mancava lo zucchero. Questo deve pur voler dire qualcosa.

Claudio 7 (+ 1 per la nonna)

È perfezionista come una casalinga, ma ha meno mano. Però anche all’apparenza il piatto di “maccheroni sbagliati” (il maccherone è un formato di pasta acqua e farina, alcune nonne in Calabria ci mettono anche un uovo) era appetitoso. Ha avuto molti problemi, tra cui il filo dell’ombrello che serve per creare il buco nello “speghettone”. Chi scrive ha avuto la fortuna, questa estate, di farli in Calabria (a Roggiano, dove si usa invece del filo dell’ombrello una cannuccia di sale; molto più poetico). Il segreto è oliare la cannuccia e, soprattutto, non premere l’impasto con i palmi delle mani sulla cannuccia (o si incolla!). Forse a causa dello stress l’errore è stato questo. Un plus nonna Iolla.

Reza
Reza

Reza 9

Iraniano cresciuto in Francia, più vent’anni in Italia. Astice, vinaigrette di zafferano (copiata giustamente a Locatelli), bisque. “Cucinare per me è imparare le culture e le storie”. Reza ha classe francese e saggezza iraniana. Avrà molto tempo per mostrare cosa possiede, dopo tutti questi anni, di Italia.

Katia 8

Tre sì e la benedizione di Pavan. C’est chic, c’est chic. Ha tenuto la cottura di tutto. Lei molto discreta, elegante, e Dio solo sa quanto i programmi televisivi siano carenti di classe. Vada lei, nella masterclass.

Gaetano 5

“C’era qualcosa di siciliano nel piatto” Locatelli. “Dai uno giovane, con un po’ di energia. Ci serviva, no?” Barbieri. No, Bruno, no.

Mary 5

L’arroganza paga, ma anche saper cucinare. Cosa abbiamo premiato gli chef non è ben chiaro, ma Locatelli, ancora una volta, ha dato una lezione di stile: “Non vorrei essere scortese, ma questo tuo atteggiamento non mi è piaciuto tanto”. E lei risponde: un po’ di arroganza ci vuole nella vita. È per queste ferree convinzioni che i non arroganti vengono spintonati via. Anche Chiara Pavan le ricorda il cosiddetto senso delle proporzioni: meglio di Bottura? Ma per favore…

Giulio 8

Gestire la sapidità (e il sale) è gestire il fuoco che tiene in vita chef Barbieri. Se convinci lui convinci noi. Vada anche lei in masterclass, Giulio.

Ilaria 9

Tornano i nonni, torna la qualità. Cappellacci di ricotta come ricetta di famiglia comanda. È questa la differenza tra cooking show e cucinare. E tirar la pasta davanti a Barbieri bella mossa.

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