Arriva metà giugno e, come ogni anno, comincia l’esame di maturità. Alla vigilia, per la prova di italiano, si vociferava di possibili tracce su Giacomo Matteotti, Robert Oppenheimer o magari un tema vicino ai temi dell’intelligenza artificiale. Gli autori scelti, invece, sono stati Giuseppe Ungaretti, Luigi Pirandello per l’analisi del testo; per il testo argomentativo Giuseppe Galasso, Maria Agostina Cabiddu e Nicoletta Polla Mattiot; Rita Levi Montalcini e Maurizio Caminito relativamente al tema di attualità. Ma chi è Polla Mattiot, che fa parte della seconda tipologia di tracce? Gli studenti dovranno partire dal testo dell’autrice Riscoprire il silenzio. Arte, musica, poesia, natura tra ascolto e comunicazione, un brano che mette al centro il silenzio e il linguaggio non verbale contrapposti al rumore di fondo e alla frenesia comunicativa che invece caratterizza la nostra epoca. Polla Mattiot è laureata in Retorica e ha un’esperienza di vent’anni come giornalista. Tra le testate in cui ha lavorato ci sono La Stampa e Repubblica, ma ha anche dato vita a periodici come Grazia e PerMe. È stata anche la direttrice editoriale del progetto We-Women for Expo, di Expo 2015, di cui è stata anche ambassador per l’intero periodo dell’esposizione.
Polla Mattiot è anche esperta di linguaggio, inteso nelle sue dimensioni verbali e non verbali, e ha dedicato al tema diverse pubblicazioni: Le funzioni comunicative del silenzio, Riscoprire il silenzio, Tacere tra parentesi, Il paradosso del silenzio e Pause (realizzato per i Taccuini dell’Accademia). Insieme a Duccio Demetrio, Polla Mattiot, ha fondato, nel 2010, l’Accademia del silenzio. Oggi dirige il mensile del Sole24Ore, How To Spend It, realizzato in collaborazione con il Financial Times e insegna al dipartimento di Comunicazione, arti e media all’università Iulm.