Arrivato a 19 anni di vita, X Factor se n'è andato per la sua strada. Nel senso che proprio non sappiamo più che fine abbia fatto: sì, da Sky rinnovano, cambiano giudici, investono dobloni sonanti e annunciano l'edizione che verrà, ma a chi importa davvero? A parte i fan stoici, e storici, l'eco del programma s'è dissolto da un pezzo. Resiste lo show televisivo, le clip che girano nei social; degli artisti invece, si perdono presto le tracce. Come si chiama ad esempio, l'ultima vincitrice del talent show? Mimì Caruso, non c'è di che.
In compenso, giudici e conduttori rispolverano la carriera alla grande: basti pensare ad Achille Lauro e Giorgia all'ultimo Sanremo, ad esempio.

Sgombriamo subito il campo: anche Amici non se la passa bene, in quanto a vendite. I talent show sono da anni la migliore vetrina per chi siede dietro il bancone, più che per chi entra in sala prove.
Prendiamo proprio X Factor, prossimo a partire con la 19esima edizione giovedì 11 settembre: l'ultima vincitrice, chi l'ha vista? E non certo per mancanza di talento, dato che la giovanissima Mimì Caruso è una di quelle voci che fa tremare: già alla prima esibizione infatti, ancora in fase di casting, erano tutti in lacrime.
Di 18 edizioni totali già in cantiere, le prime quattro sono andate in onda in Rai: incredibilmente, laddove il format non era ancora stato infighettito dal trattamento Sky, è dove ha avuto più successo in termini di riscontro da parte del pubblico. Ironico, considerando che Sky ci aveva allungato le zampe proprio perché in Rai il talent costava troppo: la tv di Murdoch lo aveva acquistato dandogli quell'aura internazionale che piace alla gente che si piace, ci aveva messo Alessandro Cattelan come conduttore che sembrava altrettanto internazionale, e via allo show.
In sole quattro edizioni Rai però, X Factor ci ha consegnato alcuni artisti che hanno trovato la popolarità vera: Marco Mengoni, Noemi, Giusy Ferreri e Ruggero Pasquarelli che forse non dirà niente ai più, ma in Sud America è diventato un star di fama internazionale, atterrato in Argentina grazie alle produzioni Disney Soy Luna e Violetta.
Di contro, a Sky, in proporzione X Factor ha lanciato molti meno nomi. Chi ci è rimasto in radio? Sicuramente il fenomeno Maneskin, divenuto globale parecchi anni dopo, Francesca Michielin e Michele Bravi, salvo poi intravedere ogni tanto qualcuno, tipo i Santi Francesi, a Sanremo.
Altri tempi, sicuramente, ma il dubbio è che la tanto bistrattata tv popolare fosse più in sintonia con il pubblico.

X Factor è bello finché dura, ma è appunto uno show televisivo: la musica è funzionale all'intrattenimento, non il centro. All'inizio ce l'hanno raccontata, ma ora che il programma ha superato la maggiore età e s'è fatto adulto, ha smesso di credere alle illusioni giovanili: così il pubblico, sempre più frammentato, che l'ha capito. I telespettatori rimangono tali, difficilmente si traducono in ascoltatori o fan: e X Factor passa, senza lasciare segno per i concorrenti.
A proposito, solo per onore di cronaca: la notizia è che Francesco Gabbani è il nuovo giudice. Sostituisce Manuel Agnelli che entra, scontenta i puristi quanto basta, si allontana per non giocarsi del tutto la reputazione, rientra, incassa un altro bonifico e poi esce di nuovo (dalla decima alla 12esima edizione, poi 14esima e 15esima, infine la 18esima). Al fianco di Gabbani tornano Achille Lauro, Jake La Furia, Paola Iezzi al bancone e Giorgia un giuria.
L'altra notizia: la finale sarà in diretta a Napoli, a Piazza del Plebiscito il 4 dicembre. Perché appunto, Sky ci mette i dobloni.
