Ciclismo (altamente qualificato/molto bene), Biliardo (buono), Bowling (buono), Canoa (buono). Sulla pagina di E-Talenta, la piattaforma per casting di attori e professionisti europei, tra le abilità di Matto Varini sono elencati tutti questi sport. Polivalente direbbe qualcuno, anche perché oltre a tutto ciò è stato anche l’inviato di Vanity Fair a Sanremo. Interviste ai cantanti, alle persone per strada, alle signore: il suo Festival ha oscillato tra le vie della città e i tappeti rossi (o verdi) fuori dall’Ariston. “Ma che stanno aspettando tutti signora?”, chiede Matto a una passante nel suo primo video per Vanity, “è il Festival di Sanremo!”, risponde la signora, “ah, guardi io sono qui per le bici”. “Vado a vedere magari”, chiude. In effetti, ci è passato eccome da quelle parti. Brava Angelina Mango, non dubitiamo, ma il vero vincitore di questa edizione, forse, è Matto Varini. Un grande momento per lui che non è ancora finito: prima, infatti, è arrivato a sedersi da Alessandro Cattelan a "Stasera c'è Cattelan", dopodiché sempre su Rai 2 e sempre con lo stesso conduttore è entato a far parte del cast di "Da vicino nessuno è normale" assieme a Samuele Colajanni, Francesco Fanucchi e Giorgia Fumo. Ecco chi è Matto Varini.
Gli studi da attore e TikTok
Matto Varini ha studiato recitazione: lo ha fatto al Lee Strasberg e Theater Institute di Los Angeles. Qui ha imparato il metodo Strasberg, inventato dal regista polacco (naturalizzato americano), in cui al centro c’è la preparazione fisica, espressiva e psicologico che rende ancora più estremi i livelli di recitazione rispetto al metodo Stanislavskij: Marlon Brando, James Dean e Robert De Niro sono alcuni dei nomi che hanno seguito questo metodo di lavoro. Poi, dopo questo inizio attoriale, Matto Varini si è spostato sui social, in particolare TikTok, dove si descrive così: “Recito sul set ma anche nella vita”. Su Instagram, poi, ha 127mila follower.
Radio Deejay e la rubrica su Est Radio
Prima dell’impiego a Sanremo, Matto Varini ha collaborato con Radio Deejay. Questa la descrizione sul sito della radio: “Star di TikTok che di solito inventa storie e professioni nei taxi, in uno dei suoi ultimi video ha deciso di inventarsi una lingua intera. Così, ospite a ‘Pinocchio’, ha deciso di mettersi in gioco parlando una lingua inventata con gli ascoltatori”. Poi, da qualche tempo, tiene una rubrica su Est Radio, un progetto che unisce la moda (Est Clothing) a un podcast con diverse sfaccettature: il nome della sezione è “Matto Mica Scemo”, in cui parla della vita di tutti i giorni, di curiosità o, talvolta, intervista alcuni personaggi famosi. A novembre dello scorso anno, per esempio, ha intervistato la conduttrice Paola Di Benedetto.
Reportage dalla strada (più o meno)
“Benvenuti a Sanremo, una città che non prende il nome da Remo, mio compagno delle elementari, che era tutto tranne che un santo”, primo giorno e primo reportage surreale dalle strade della città: “Sanremo è un concorso di cantanti: da qui nasce la parola ‘tanti’. Pensate che quest’anno i cantanti sono trenta”. Se il Festival si è aperto ai giovani, anche le riviste hanno lasciato spazio ai giovani come Matto Varini. Tanti i video, i fake-reportage, le interviste improvvisate. Tutte documentate sui social di Vanity: “Io non so davvero come possa esservi passato per la testa di assecondarmi nelle mie follie. Sappiate però che avete reso felice un bambino napoletano in quel di Sanremo, e anche tanto”.
E un Matto Varini felice è un Matto Varini divertente: non il solito reporter da festival. Oltre alle performance sul palco dell’Ariston, abbiamo assistito a una grande prova di chi sta fuori dal teatro, di chi sta nelle strade, anche solo per dieci giorni, e da vita a quel microcosmo che è il festival di Sanremo. Matto Varini è uno di quelli che, senza dubbio, ha saputo farlo meglio: è lui il vero vincitore.