Il mondo dei social pullula ormai di influencer e blogger di ogni tipo, e fra i tanti esperti (o presunti tali) di moda, stile, brand e tendenze, non mancano anche decine e decine di appassionati e aspiranti chef, che ogni giorno inondano Instagram, Facebook, TikTok, e persino YouTube di video ricette e consigli, dove ognuno col suo stile, cerca di spiccare per originalità sugli altri. Fra i famosissimi come Max Mariola, Benedetta Rossi, Cucina Botanica, da anni affermati nel settore e sbarcati anche in tv, con migliaia e migliaia di follower, ce ne sono però alcuni più giovani e meno noti, che pur essendo molto seguiti, non sempre rispettano le regole per la sicurezza alimentare e la corretta preparazione dei cibi, ma anzi, a volte diffondono consigli culinari rischiosi, che rischiano di mettere in serio pericolo la vita del prossimo. Proprio contro di loro è intervenuto, ancora una volta, chef Guido Mori, direttore dell’Università Cucina Italiana e dei corsi Food dell’ateneo Uil Università telematica, attivissimo a sua volta sui social dove spesso parla di cucina, ma soprattutto, mette in guardia sulle scellerate trovate di alcuni “food blogger”. Fra gli ultimi casi da lui analizzati, un recente video di Andrea Capodanno, influencer di cucina vegana con oltre 355mila follower su Instagram, autore di un libro sulla cucina vegetale e collaboratore saltuario di giallozafferano.it, dove ogni tanto appare proprio con le sue ricette. In un Reel Andrea Capodanno invita infatti a preparare una deliziosa paste alle zucchine. Il problema? Andrea, oltre a friggere in maniera impropria gli ortaggi – come evidenzia Guido Mori – invita a una pratica dannosa per la salute: quella di riutilizzare l’olio della frittura per pasti successivi.
“Com’è possibile che uno che di lavoro fa solo questo (l’influencer, nda) e fa questi video manchi di conoscenza di base della sicurezza alimentare e non sappia niente di alimentazione?” Lo rimprovera infatti Guido Mori. “Questo fa video di cucina e non sa manco la temperatura di frittura, roba che sa anche un ragazzo dell’alberghiero al primo anno e lui ha il suo libro dietro” aggiunge, ma soprattutto “Nessuno di voi salva l’olio della frittura, vero? Questo riutilizza l’olio della frittura, una pratica pericolosa dal punto di vista della salute e sapete perché? Un cuoco non dirà mai di usarlo, perché anche se non supera il punto di fumo, l’olio degrada e produce dei sottoprodotti tossici e cancerogeni. E tu te lo mangi.”. Ma perché uno che fa l’influencer non si confronti con cuochi e professionisti, per evitare di diffondere informazioni così dannose? Si chiede anche Guido Mori, ma non è finita, perché fra i tanti casi assurdi da lui analizzati, ce n’è un altro ancora peggiore: quello di una signora che invita a mangiare un filetto di carne di maiale al sangue. Se tartare e crudité di manzo e pesce sono una prelibatezza, è al contrario risaputo che mangiare carna suina non cotta adeguatamente, non solo è sconsigliato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ma è rischiosissimo, dato che è fra le prime cause di infezione da Epatite E in Europa. Proprio per questo Guido Mori si scaglia contro la scellerata trovata della influencer (che non appare in volto): “La carne di maiale cruda è sconsigliata dalle linee di sicurezza alimentari italiane ed europee, per questo la signora mettere a rischio 250mila follower.” E poi ancora: “Se uno fa l’influencer di food, dovrebbe fare un corso di sicurezza alimentare”, per cui arriva un invito chiarissimo: “Chiedo alla signora di cancellare questo video e di non divulgare più contenuti pericolosi per il prossimo. Il maiale al sangue col caz*o lo dovete mangiare”, e visto il livello del contenuto non possiamo che essere d’accordo.