Belen Rodriguez, che da anni mantiene testate su testate di cronaca rosa parlando dei suoi travagliati amorazzi, ultimamente se ne è uscita con una dichiarazione che, almeno dal mio punto di vista, è passata un po’ troppo in sordina; una caga*a pazzesca di una ipocrisia insopportabile che a grandi linee possiamo riassumere in questo: “Non sono più la bellona di turno, ormai ho quarant'anni, aspetto che mi vedano come una conduttrice”. Vorrei sottolineare l'ovvio scandalo, ovvero una che gioca nel campionato di Heidi Klum che dice ad alta voce: “Non sono più la bellona di turno”. Uno schiaffo a cinque dita a tutte quelle che a quaranta e con due gravidanze alle spalle si accontenterebbero d'avere la caviglia destra di Maria Belen. E invece lei no: ti dice con fare serio che non è più la fi*a imperiale oltre ogni competizione perché è arrivata a quaranta, come Charlize Theron, Heidi Klum, Irina Shayk (quasi) e una Elisabetta Canalis che ha alzato talmente tanto il livello che merita solo ed esclusivamente shitsto*m (si scherza) sul suo profilo h24 (ma questa donna ci ricorda che la Sardegna quando vuole genera solo perfezione). Improvvisamente l'argentina più famosa d'Italia ci diventa modesta. Principio di depressione? Dismorfofobia che le impedisce di percepirsi per quello che è, ovvero ancora come una gnocca fuori campionato? Non lo so, ma tutto questo ciarlare a vanvera no, io non l'accetto. Il rapporto tra Belen e la sua bellezza deve essere stato molto travagliato da sempre: da una parte un punto di forza indiscutibile, dall'altro un pregio talmente forte da renderla meno “affamata” rispetto ad altre, tipo Diletta Leotta (quella a cui la “bellezza è capitata” per capirci) che nonostante lo stacco di coscia importante e la chioma bionda si ritrova al timone de La Talpa, che non mi risulta essere una televendita di pentole per marsupiali, ma un programma televisivo. E la siciliana più chiacchierata del paese non si avvicina manco ai 35 anni visto che ne ha 32.
Il punto è che la Diletta ha dimostrato di avere più fame, di essere meno interessata al “venire adorata e ammirata per doti fisiche”, ma ha puntato allo “stimata per meriti sul campo”. E ce la sta facendo. Ma i suoi obiettivi sono stati chiarissimi dall'inizio: sfondare e ottenere una carriera di lungo termine; insomma, una formica che procrastina il più possibile il suo inverno. E Belen? Una cicala. Ma una cicala bellissima. 40 anni o no. E ora che Belen è finalmente pronta a tornare in tv al timone di due programmi con il gruppo Discovery, questa coda di paglia, questa fifa, questo mettere le mani avanti, dovrebbe evitarceli. Non ha bisogno di dare la colpa al suo straordinario aspetto se qualcuno non la vedrà come una conduttrice all'altezza. Il vero problema non è la sua bellezza, ma il timore di non essere presa sul serio per le sue capacità professionali. Questo costante preoccuparsi di come sarà percepita è inutile: se andrà male non sarà certamente colpa del suo, sempre eccezionale, aspetto. Anzi, faccia un piacere a quelle che non possono essere prese sul serio perché nate con un aspetto piacente: schiacci tutti dall'alto di un tacco dodici e di un incrollabile cu*o latino.