Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore di Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che stanno facendo discutere e che, con ogni probabilità, infiammeranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Come sempre, si parte con il motto che ha reso celebre questa rubrica: "Il gossip è la prima forma di democrazia". Fedeli a questa filosofia, siamo lieti di ospitare ancora una volta Roberto Alessi, tra i giornalisti più informati d’Italia, per fare il punto su chi sale e chi scende nel mondo dello spettacolo. Questa settimana si parte dalla bellezza di Carla Bruni capace di oscurare anche le giovanissime sul red carpet del Festival di Cannes, Olly e le sorprese per i suoi fan, Blanco, “Piangere a 90” e la verità sull’amore, Tony Effe fa discutere con il suo libro e il ritorno di Johnny Depp sul grande schermo…A tutto gossip con Alessi.

UP
Carla Bruni ha 57 anni e le asfalta tutte
Al Festival di Cannes mi ha abbagliato Carla Bruni: ha 57 anni, ma alla festa di Chopard, la marca di gioielli, asfaltava alla grandissima anche le ventenni mezze nude. Lei in un abito di Vivian Westwood (“Realizzato in cristalli liquidi capaci di catturare la luce di ogni flash“, ha spiegato l’ufficio stampa e sembrava crederci) con un pendente infinito di Chopard che da solo valeva come un quadrilocale in zona semicentrale, sembrava della stessa età e con la stessa freschezza che aveva quando sfilava per Gianni Versace. Oggi Carla Bruni è la terza moglie dell’ex presidente della Repubblica francese Michelle Sárközy dal quale ha avuto una figlia, Giulia, che oggi ha 14 anni, e all'epoca aveva già un altro figlio, Aurélien, dall’editore francese Raphaël Enthoven, che ormai ha 24 anni. Eppure Carla sembra sempre una ragazza, mi ricordo ancora quando negli anni Ottanta, credo fosse l’85, era stata scoperta dall’agente Piero Piazzi, quello che ancora oggi cura Naomi Campbell. Piazzi, che è stato anche lui modello, forse uno degli uomini più belli di quegli anni, aveva naso per le modelle (non a caso oggi è presidente dell'agenzia Women Management Milano), in più Carla Bruni era figlia di una delle famiglie più ricche d’Italia, tanto che il padre Alberto Bruni Tedeschi aveva deciso di andare a vivere a Parigi perché era molto pericoloso vivere a Torino in quegli anni in cui ogni due per tre veniva rapito qualcuno. Poi Carla ha scoperto che suo padre biologico era un altro imprenditore e musicista, Maurizio Remmert, con il quale è riuscita a creare un ottimo rapporto al punto che quando il marito era presidente è stato ospitato più di una volta all’Eliseo. Me la ricordo Carla Bruni modella, non solo era bellissima, ma anche educatissima, coltissima (tutto -issima), e che parlava un’infinità di lingue. Quando si ha a disposizione un “uso di mondo” così ampio diventa più facile la vita, anche quando si scopre di avere due padri (soprattutto se tutti e due sono ricchissimi).
DOWN
Goldie Hawn avrà anche un lifting orrendo, ma rimane la più guapa di Hollywood
In questi giorni c’è un vero e proprio bullismo chirurgico contro l’attrice Goldie Hawn, e non stiamo parlando di un un’attrice “pizza e fichi”, visto che ha vinto un premio Oscar per il film “Fiore di cactus. Intervengono persino valenti chirurghi estetici. Perché tanto livore contro di lei? Oggi ha quasi 80 anni, ma non ha mai accettato le sue rughe, quindi si è sottoposta a un tot di lifting. I risultati non sono stati incoraggianti, e in effetti basta guardarla nella foto per capire che forse era meglio desistere. Ma ha fatto qualcosa di proibito? È vietato dalla legge? Ha offeso qualcuno? Le sue colleghe, la maggior parte, anche in Italia, prima dei quarant’anni si sottopongono a un lifting e preferirebbero confessare un omicidio piuttosto che ammetterlo. Non solo, ma visto che è stata una delle facce più simpatiche di Hollywood, molto ironica e piacevole, sempre pur non essendo nata bellissima, ancora oggi è adorata, a suo tempo poi era dotata di una carica di sex apeal infinito (non a caso uno strafigo come Kurt Russell, l’ha sposata nell’83 e da allora non si è mai più allontanato da lei). Io la trovo meravigliosa anche oggi, se poi le danno contro perché non è venuta bene, mi è ancora più simpatica. E stiano attente soprattutto quelle attrici italiane che si sfogano contro di lei: conosco tutti i loro interventi, non dirò mai chi sono, ma guardano la pagliuzza negli occhi delle altre quando nei loro c’è una trave gigantesca.
DOWN
Tony Effe. Domanda: “Chi ti ha scritto il libro?”. Risposta: “E a te chi te l’ha letto?”
La cattiveria rende molto magri gli odiatori dei social. Tony Effe per festeggiare i suoi 34 anni ha annunciato che esce la sua autobiografia, firmata da lui, il titolo è Non volevo, ma lo sono, edito da Mondadori, la casa editrice che pubblica i libri dei più grandi intellettuali italiani e i mondiali. Ed è anche un modo per festeggiare l'arrivo della bambina che gli darà la sua compagna Giulia De Lellis e che chiameranno Priscilla. Ora la domanda inevitabile di chi lo odia, e sono tanti è: chi glielo ha scritto? Mi ricordo che una volta Claudia Schiffer domandò la stessa cosa ad Amanda Lear che aveva scritto la sua storia con Salvador Dalì. La super top model le chiese: “Chi te l’ha scritto?”. E Amanda prontissima con la sua lingua più che biforcuta rispose con un’altra domanda: “Chi te lo ha letto?”. Tony, copiala.
UP
Blanco. Con Tananai e Michelangelo l’unione fa la forza
Ne ho già parlato dell’uscita del singolo di Blanco “Piangere a 90”, che indirettamente (visti i complimenti di lei) ha confermato che la sua storia d’amore con Martina Valdes va avanti senza indugi da tre anni. Qualcuno si era preoccupato perché il testo della canzone parla di un amore disperato, per cui si è pensato che ci fossero problemi con Martina. Nulla di più falso: il problema è che quando i cantautori si mettono a scrivere in gruppo, ognuno ci mette la sua per cui si perde la connotazione autobiografica del testo. “Piangere a 90” (e per 90 non si intende a 90°) è un testo che nasce dalla collaborazione di Blanco con Tananai in cui ci ha messo il naso pure Michelangelo, il produttore che collabora sempre con loro, per cui si va a soggetto: viene mente un’idea? La si elabora, si stende il testo, la storia, o ognuno ci mette del suo e alla fine noi, che scarichiamo il pezzo da una piattaforma come Spotify, pensiamo: “Chissà cosa c’è dietro?”. Ma dietro c’è semplicemente una storia inventata a tavolino. O no?
UP
Jonny Depp, come diceva Marta Marzotto, la miglior vendetta è la vendetta
Mi piace ricordare la storia di Johnny Depp: quando è scoppiato lo scandalo dopo le reciproche denunce tra lui e l’ex moglie Amber Heard, che lo aveva accusato di violenza, accuse che lui aveva confermato, tutti a Hollywood gli hanno girato le spalle. Addirittura avevano cancellato la sua partecipazione a una serie di film già concordati da tempo: la sua presenza veniva considerata sgradita nel clima politica correct di Hollywood, dove tutti indossano una maschera di perbenismo e chi se la toglie, come Johnny Depp, viene escluso. Al processo, come ricorderete, Johnny Depp ne è uscito a testa alta (ammettendo uso di tutto) al punto che l’ex moglie avrebbe dovuto pagare persino un indennizzo all’ex marito di 10 milioni di euro, mentre lui avrebbe dovuto versarne due. La cosa è finita a tarallucci e vino, ma l’ostracismo verso di lui sembrava continuare. Ma, lo ripeto sempre, mai gettare la spugna: ora addirittura ora Jerry Bruckheimer, il potentissimo produttore americano, ha confermato che nel prossimo I Pirati dei Caraibi, ci sarà Johnny Depp, l’accordo pare cosa fatta e pare sempre che il divo sia deciso a strappare un contratto talmente forte che sarà il record di sempre per gli attori hollywoodiani. Come diceva Marta Marzotto, la miglior vendetta è la vendetta.
UP
Belén e le maschere di bellezza. Ma lo sapevate che esistono anche per la Jolanda e per il Walter?
Non sapevo nemmeno che esistessero, ma guardando l’account Instagram di Belén Rodríguez ho scoperto che presto reclamizzerà per la sua linea di cosmetici delle maschere di bellezza per le zone intime femminili, compresa la sua. Non avevo mai scoperto che per (come la chiama Luciana Littizzetto) la Jolanda ci fossero delle maschere che potessero renderla più bella, in forma, e giovanile. A questo punto mi sono ribellato: e noi uomini? Nulla? Abbandonati a noi stessi? Ho smanettato su Internet per trovare una risposta e sono stato più che rassicurato: ho trovato anche per gli uomini maschere di bellezza per (sempre per citare la Littizzetto) il Walter. E ho scoperto una serie di prodotti che, una volta provati (assicurano) sono irrinunciabili tanto che l’88% degli uomini dopo averli testati non possono più fare a meno di usarli perché donano freschezza alla zona, migliorano la profumazione, l’idratazione, e, fondamentale, il tono, un risultato che, una volta ottenuto, non si vuole più abbandonare. Sarà vero? Come diceva una vecchia pubblicità degli anni Ottanta: provare per credere.
Tommaso Paradiso. Gli uomini più sexy? Quelli che fanno il papà amorevolmente
Ci sono uomini che per diventare un sex symbol sono disposti a fare ore e ore di palestra, sottoporsi a trattamenti laser per togliere i peli e avere pettorali e addominali più evidenti, alcuni si rifanno persino i denti per inseguire quel risultato bianco ottico che non esiste in natura. Poi, scopro improvvisamente che l’uomo più sexy nel mondo dello spettacolo italiano è considerato Tommaso Paradiso. Certo, bello è bello, talentuoso è talentuoso, simpatico pure, ma quello che ha fatto sbarellare le signore di Internet e dei social è la sua foto con la figlia Anna, la bambina che ha avuto da poco dalla compagna Carolina Sansoni, che ha creato una piattaforma social che si occupa del mondo del lavoro. L’immagine di Tommy con Anna è talmente dolce e accattivante che ha fatto impazzire il web e all’unisono le donne (ma anche molti uomini) lo hanno nominato il più sexy di Instagram. Una bella consolazione per quei papà che, tenerezza parte, passano notti insonni per fare addormentare i loro bambini mentre le mogli, sfiancate dopo le fatiche del parto e della gravidanza, cercano di chiudere un po’ un occhio.
UP
Edoardo Zedda decidere di essere un trans è dura, ma lo è anche per chi ti ama
Mi ha colpito molto la storia di Edoardo Zedda. Edoardo è un ragazzo di Capoterra, un paese del cagliaritano, in Sardegna, che è stato tra i protagonisti di un musical al teatro Repower di Assago con Katia Follesa e Angelo Pisani, un tempo una coppia, oggi uniti per crescere una figlia e anche nel lavoro, sia a teatro, sia in Tv sul Nove. Edoardo Zedda, che ha 19 anni, un tempo era una ragazza, una ragazza che odiava il suo corpo addirittura arrivando a pesare 104 kg. Poi era riuscita a dimagrire, ma aveva capito che il suo problema non era con il peso, ma con la sua identità di genere: in pratica non si sentiva una ragazza, una femmina, ma un ragazzo. Un giorno una sua amica, che evidentemente conosceva l’argomento, ha spiegato la verità: soffriva di disforia di genere. Ed Edoardo è stato molto coraggioso, ha deciso di cambiare, e di diventare quello che si sentiva, un adolescente, senza l’apostrofo, un maschio. Ma è stato molto difficile farlo accettare la propria famiglia, anche perché aveva solo 15 anni e occorreva assolutamente l’assenso dei genitori per cure. Sì, cure, perché di una cosa da curare si tratta. Oggi Edoardo, nel suo piccolo, è una star dei social e su TikTok è molto famoso e seguito. È uno studente universitario, un attivista e ora possiamo considerarlo anche un attore, un artista ed è molto felice di aver partecipato a questa commedia, un musical, con Katia e Angelo: il tema del musical che si intitola “Cliché”, parla proprio di una famiglia in cui una figlia scopre che nel suo intimo si sente un figlio. E sono bellissime le parole che esprime Edoardo: “Attraverso questo musical avrei voluto far capire che forse anche nelle persone transgender non ci sono solo le loro emozioni, ma molto dipende anche da quello che provano i genitori, i familiari, chi sta loro vicini nel momento in cui decidono di cambiare”. Ci vuole molta comprensione da tutte le parti: da chi decide di cambiare, da chi ha chiamato quella persona che fino a poco prima sembrava una cosa invece era un’altra, serve anche la comprensione della società che deve capire che cosa prova una persona prima di giudicare quella persona. Non conosco Edoardo, ma posso dire di essere già un suo fan.
UP
Pamela Camassa, Filippo Bisciglia. Tra lavoro e amore, loro hanno scelto il cuore e ci hanno visto giusto
Devo fare assolutamente una mea culpa perché, e parlo credo del 2008, quando Pamela dovette decidere se lasciare, era in Africa, il reality La Talpa che sembrava stesse vincendo a mani basse, io, che ero uno degli opinionisti, urlavo di non farlo. Che cosa aveva fatto? Era uscita dal gioco per raggiungere Filippo Bisciglia che gridava fuori dal set per riaverla subito. Allora lo considerai un grave errore da parte di Pamela, perdere un’occasione di lavoro così. Invece mi sbagliavo: quella era una grande storia d’amore e non poteva certo un reality show opporsi tra di loro. Sono passati quasi vent’anni, si amano ancora, lei ha la sua carriera e lui è il conduttore dal 2014, sicuramente il più amato, di Temptation Island, il people show sentimentale (e sensuale) e anche quest’anno sia Temptation sia Filippo vengono confermati nei palinsesti Mediaset. Io metto sempre al primo posto il lavoro, perché il lavoro rende indipendenti, e se si è indipendenti si può amare chi si vuole con maggiore libertà. Però nel caso di Pamela e di Filippo mi sono sbagliato: ha fatto bene Pamela a seguire la voce del cuore e a lasciare il lavoro. Solo una domanda: quando vi decidete a fare un bambino? Non aspettate troppo: so che lo volete, non rimandate. Auguri, ragazzi.
UP
Olly di notte, a sorpresa, va a trovare i fan
L’ho già detto e confessato: sono un fan di Olly, il vincitore di Sanremo. Poi ora proprio alcuni fan mi hanno fatto scoprire che è un ragazzo più adorabile di quello che già pensavo. Gli assatanati di Olly si appostano fuori dai locali dove lui fa i concerti per essere esattamente sotto al palco, quando inizia lo spettacolo. Molti di loro arrivano addirittura la sera prima e dormono fuori dal locale. E che fa Olly? Li va a trovare, passa con loro una mezz’oretta, e posa per le foto ricordo durante la notte. Capite perché ha preferito rinunciare all’Eurovision (ci è andato Lucio Corsi, arrivato quinto)? Forse per non mancare l’appuntamento con i suoi fan? Quando si è così amati è difficile voltarsi dall’altra parte: il suo pubblico lo ama. Quello che mi piace di tutta questa storia che è si tratta di un amore assolutamente ricambiato.
