Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore di Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che stanno facendo discutere e che, con ogni probabilità, infiammeranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Come sempre, si parte con il motto che ha reso celebre questa rubrica: "Il gossip è la prima forma di democrazia". Fedeli a questa filosofia, siamo lieti di ospitare ancora una volta Roberto Alessi, tra i giornalisti più informati d’Italia, per fare il punto su chi sale e chi scende nel mondo dello spettacolo. Questa settimana si parte con Giorgia su Fabri Fibra, Nicolò Filippucci da Amici 2024 al successo fuori dalla casetta, Valeria Marini nuova attrice in Beautiful (nel ruolo di se stessa), i migliori auguri per le nozze di Cristiano Malgioglio, mentre le voci su Fedez e Clara… A tutto gossip con Alessi

UP
Elio e le storie tese, con Pizzaut hanno un cuore proprio Lattemiele
“Sono rimasto veramente sorpreso, mi sono anche commosso quando in un reportage che è stato fatto sull’ultimo concertozzo ho appreso che uno dei ragazzi autistici che lavora da PizzAut ha fatto da garante per il mutuo di sua sorella che non è autistica, ma un’insegnante”. Lo ha detto Faso durante una puntata del podcast Supernova di Alessandro Cattelan. Uno degli impiegati autistici di Nico Acampora, ideatore del ristorante che assume ragazzi con autismo, è riuscito a fare da garanzia alla sorella per la stipula di un mutuo per la casa. Elio che abbiamo incrociato con Faso a Radio Lattemiele, e conosce Acampora, che ha un figlio autistico come lui, ha detto: “Oggi molti trattano PizzAut come se ormai fosse un’entità affermata… Lui se l’è inventata perché era disperato… Oltretutto la beffa è che suo figlio non è impiegato dentro PizzAut perché è troppo piccolo ancora. Ma sta aiutando un sacco di questi ragazzi, queste persone”. Mi dispiace che PiazzAut sia solo a Monza e a Cassina De Pecchi, altrimenti ci andrei tutti i giorni.
DOWN
Una relazione tra Fedez e Clara? In ogni caso un po’ di “stupidità” rende più leggera la vita
Il web sta impazzendo perché da tempo girano le voci che tra Fedez e Clara ci possa essere del tenero: troppi avvistamenti, troppi incroci, troppe frequentazioni comuni apparentemente casuali. In effetti di casuale non c’è nulla visto che stavano facendo insieme un featuring, come oggi si dice una collaborazione, per una canzone che si intitola “Scelte stupide”. Per gli amici di Clara mettersi con Fedez sarebbe una scelta più che stupida e lei stessa ha sottolineato in un post il suo disinteressamento: “Non fatevi delle storie”. Vero? Falso? Certo, lei alla domanda se sta insieme con qualcuno risponde col silenzio, un no comment che in genere viene utilizzato come affermazione o per fomentare il gossip, e durante una diretta social ha guardato intensamente Fedez sempre con enigmatico mistero, come cantava Franco Battiato. Ognuno ci può leggere quello che gli pare, di certo Fedez è un pacchetto molto complesso sia per, come ammesso dal lui stesso, un vivere troppo sollecitato, sia per la sua situazione pregressa: un ex moglie, un divorzio in divenire, due bambini, meravigliosi certo, che da crescere non sono sempre una passeggiata. Chi vuole bene a Clara le ripete il titolo della sua canzone: “Scelte stupide“. Avranno ragione? In ogni caso, se dovessero decidere di essere una coppia alla luce del sole, auguro loro tanta fortuna. L’amore, se tale, può fare solo bene a chiunque. In ogni caso un po’ di stupidità rende più leggera la vita.
UP
Simone Leoni, difendere i dititti dei gay e dei disabili fa ancora notizia
Parlando sempre di Fedez, ha fatto molto clamore la sua partecipazione al congresso dei giovani di Forza Italia. Lì ha espresso concetti molto intelligenti, come sempre, creando un dibattito molto forte. Ma a fare la parte del leone a quel congresso è un vero Leoni, Simone Leoni, che stato eletto segretario nazionale dei giovani di Forza Italia. Simone Leoni, 24 anni, romano, si è iscritto a quel partito già da quando aveva 14 anni ed era rimasto impressionato, aveva avuto la fortuna di conoscere Silvio Berlusconi che gli mandò addirittura un biglietto il giorno dei suoi esami di maturità per fargli coraggio. Perché è stato così acclamato Simone? Perché nel suo intervento, facendo riferimento alle esternazioni degli ultimi tempi del generale Vannacci, oggi esponente della Lega, ha sottolineato che è una vergogna pensare che i gay non debbano avere i nostri stessi diritti, che è una vergogna pensare che un ragazzo con problemi debba fare una scuola diversa dai ragazzi cosiddetti normali, e ha fatto un lungo intervento, anche sottolineando la necessità di affrontare l’argomento della salute mentale tra i giovani (tema che sta molto a cuore a Fedez che ne ha parlato sul palco). Ha ricordato che “un mese fa un nostro militante si è tolto la vita, il disagio di tanti ragazzi è sottovalutato o non capito. C’è chi soffia su una fragilità profonda, anche se spesso sommersa”. Non conosco Simone Leoni e non sono certo militante di Forza Italia, anche se ero sicuramente un fan di Silvio Berlusconi, però è rassicurante scoprire che i leader di domani si rendono conto di certe cose che ancora oggi vengono dette da palchi più che autorevoli. E in questo sono anche un po’ scoraggiato, pensare che nel 2025 debba arrivare un ragazzo di 24 anni a dire che gli omosessuali devono avere gli stessi diritti, che i portatori di handicap non debbano essere isolati... Il fatto di doverlo ribadire fa pensare che ci sia gente che voglia applicare ancora oggi cose del genere. Sconvolgente, vero? Non così tanto visto, che il più terribile critico di Leoni è stato suo padre, un follower scatenato di Vannacci.
UP
Giorgia asfalta Fabri Fibra, se vuoi vedere una davvero cattiva fai arrabbiare una buona
Adoro Giorgia, non solo perché è una grande cantante, ma anche perché sa essere velenosa e segare le gambe col sorriso con una finta ingenuità che è molto più pericolosa della cattiveria fine a se stessa. Incrocia Fabri Fibra. Lui non la saluta (pare). Le han chiesto con chi vorrebbe fare un featuring? E lei senza esitare ha risposto: “Con Fabri Fibra. Ma io non gli piaccio, tanto è vero che non mi hai neanche salutata, pazienza non si può piacere a tutti. Se tu lo vedi salutamelo”. Tradotto: caro Fibra, tu hai creduto di non darmi importanza togliendomi il saluto? Invece io volo talmente alto (e Giorgia vola altissimo) che non solo dico che mi piaci molto (e questo deve essere anche vero, perché piace pure a me), ma dico pure col sorriso che mi dispiace se non ti piaccio. Il silenzio assordante di Fabri Fibra dopo questa esternazione la direbbe lunga.
DOWN
Lucrezia Lante dalla Fagnani. Mia cara, tua madre Marina Ripa di Meana ha fatto miracoli
Ho guardato con interesse l’intervista di Francesca Fagnani a Belve fatta a Lucrezia Lante della Rovere. Certo, non deve essere stato facile parlare della madre Marina Puntunieri, poi Lante della Rovere, poi Ripa Di Meana, dopo il suo matrimonio con il marchese Carlo. Però mi dispiace che siano stati ricordati dei particolari della vita della madre quando ormai era finita la sua storia con il padre di Lucrezia. Marina non ha avuto una vita facile, ha avuto problemi economici pesanti, se l’è dovuta cavare sempre da sola, però ha cresciuto sua figlia Lucrezia bene, non le ha mai fatto mancare nulla e le ha sempre fatto fare una vita agiata quando non aveva i mezzi per potergliela far fare. Marina forse sarà stata anche una donna egoista in privato, non lo so, però so che ha aiutato tante persone e che per quanto poteva ha dato a tutti, compresa Lucrezia. Marina, prima di morire, adottò il suo assistente Andrea dicendomi “almeno gli rimane un bel cognome e in più se dovessi mai succedermi qualcosa in futuro, so di certo che lui ci sarà ad aiutarmi“ e ci fu. Marina a suo tempo mi ha raccontato che la figlia non era per nulla contenta di questa adozione e anche di questo mi dispiace. Però sono contento di averla vista bene: pure Lucrezia ha passato dei periodi un po’ in salita, invece l’ho trovata positiva e di grande bellezza.
UP
Nicolò Filippucci. La rivincita del “bocciato” di Amici 2024
Quando Nicolò Filippucci è stato eliminato dalla finale di Amici sono rimasto sotto choc: per tutti era lui il vincitore con la sua voce meravigliosa, con la sua maturità, eccezionale per un ragazzo di 18 anni, e invece la giuria (e personalmente non li perdonerò mai) ha preferito farlo fuori e sono andati avanti Antonia e Trigno. Eppure “Un’ora di follia”, il singolo di Nicolò, ha sbaragliato le classifiche Lp, si chiama così, ha debuttato al 17º posto nella classifica generale, arrivando addirittura terzo tra le vendite fisiche. Alla faccia della giuria che l'aveva bocciato...
DOWN
Johnny Depp, 20 milioni per un profumo?
Quando è esploso lo scandalo di Johnny Depp, accusato dall’ex moglie Hammer hard di violenza, Hollywood aveva decretato la sua fine, annullato i suoi contratti precedenti (compreso quello per animali fantastici sequel), ma lui non ha fatto un passo indietro si è difeso, uscendo da quel processo pure a testa alta. Io spero, perché è un grande artista, che riesca a liberarsi dei suoi demoni dall’alcol e dalle droghe in compenso il lavoro gli va benissimo si parla di un contratto pazzesco, un vero record nella storia delle competenze per realizzare un film che dovrebbe essere un altro sequel de I Pirati dei Caraibi (si parla di 50 milioni di dollari) e adesso si scopre che per continuare nella sua campagna pubblicitaria, perché di pubblicità si tratta solo, con Dior per il profumo abbia firmato un contratto record da oltre 20 milioni di dollari. Questo sarebbe il compenso maggiore di sempre per un profumo da uomo e l’impegno lo vedrebbe coinvolto per circa tre anni. Ha superato quasi del doppio quello che fu dato a Robert Pattison, sempre da Dior che per una campagna precedente gli aveva dato 12 milioni di dollari. E sempre Johnny Depp ha asfaltato il suo collega Brad Pitt che per Chanel numero cinque aveva preso 7 milioni. Se glieli danno tutti 'sti soldi saranno spesi bene penso, certo è che piove sempre sul bagnato.
UP
Antonio Conte. A casa sua comanda la moglie e si amano da quando lei ha 15 anni
Alla fine, come si sa, in casa comandano solo le donne e questo avviene anche a casa di Antonio Conte, che ha deciso di rimanere a Napoli dopo la vittoria dello scudetto mentre tutti davano per scontato che sarebbe andato alla Juventus. Alla fine, Conte ha firmato di nuovo con il presidente Aurelio De Laurentiis. Pare che la decisione sia stata sostenuta più non posso dalla moglie Elisabetta Muscarello, cresciuta a Torino, dove ha incontrato il suo futuro marito quando lei aveva solo 15 anni. All'epoca Antonio Conte ne aveva 21 e si era appena trasferito a Torino nella Juve. “Ma dove troviamo un’altra città che ci ami come ci amano qui i napoletani?”. Pare che questa sia la domanda che si sia posta la signora Conte e che abbia rivolto al marito e la risposta poteva essere solo “Da nessuna parte”. La scelta è stata più intelligente: i soldi alla Juventus erano tanti, verissimo, ma non è che a Napoli farà la fame, anzi, si parla di 6 milioni e mezzo all’anno cui si dovrebbero raggiungere diversi bonus a seconda dei risultati raggiunti. In più, la famiglia Conte avrà la possibilità di vivere in una delle città più belle nel mondo con uno scenario naturale che va dal Vesuvio a Positano, da Procida a Capri, da Ischia a Sorrento. E avrebbero già deciso di passare e vacanze proprio nel golfo di Napoli. Che si può volere di più?
UP
La nostra amica a Beautiful. Valeria Marini? Come Cher...
Gli americani hanno capito davvero il valore di Valeria Marini: come ha detto lei stessa anche in passato, non sa recitare, non sa cantare, non sa condurre (ma qui non sono d’accordo con lei), però è Valeria Marini. Un personaggio di primo piano, sempre. Vuoi attraversare una piazza con lei? Ci metterai almeno un quarto d’ora in più perché tutti, sottolineo tutti, la guardano e la fermano. Dicevo che gli americani hanno capito tanto è vero che i produttori di Beautiful per alcune riprese fatte a Capri hanno voluto proprio lei tra gli interpreti. “Quale sarà il mio ruolo?”, pare che abbia chiesto subito Valeria Marini e la risposta è stata molto semplice: “Signora, dovrà essere semplicemente se stessa, Valeria Marini”. Un ruolo più che adatto. Mi ricordo che anche Robert Altmann chiese una volta Cher di interpretare se stessa in un suo film, prêt-à-porter. La Marini come Cher.
UP
Matteo Bassetti, a lui l’abbraccio di tutte le persone che hanno amato e hanno mentito, come me
Il libro “Essere medico” di Matteo Bassetti mi ha emozionato quando parla di se stesso e di suo padre, lui medico, anche il papà, ormai malato, molto malato, e tra medico e paziente inizia quel gioco delle parti in cui per pietà, pudore, paura di far male, si mente. Tutti ci siamo trovati in questa situazione, anch’io. Per questo ho ancora più apprezzato questo libro. Matteo Bassetti, luminare della medicina, infettivologo di fama internazionale, per questo libro è stato mosso da un’esigenza specifica: raccontare la necessità di creare un collante emotivo tra medico e paziente. Tutto, come detto, nasce da un’esperienza personale: la malattia e la morte di suo padre, colpito da un tumore alla prostata. “Lì ho imparato tante cose. Eravamo entrambi medici. Lì ho capito che il rapporto paziente-medico aveva bisogno di maggiore empatia, di maggiori emozioni”. Bassetti ha raccontato quanto sia stato doloroso il calvario del padre. Bassetti ha spiegato come lui stesso si sia prestato a una sorta di gioco delle parti, ovvero quando il medico – consapevole delle condizioni ormai inesorabili del paziente – sceglie di mentire per lenire il dolore. “Papà ha vissuto l’infantilizzazione, i medici non gli raccontavano delle metastasi… Ai pazienti secondo me bisognerebbe sempre dire la verità, ma nel modo giusto. Anche io mentivo a mio padre. Stavo a questo gioco delle parti, ma lui sapeva benissimo di stare male. Questo libro quindi parte da questa necessità: insegnare soprattutto ai giovani quanto sia importante l’empatia”. A Bassetti, mio amico, il mio abbraccio, l’abbraccio di tutte le persone che hanno amato e hanno mentito (e pianto di nascosto), come me, come lui, come tutti.
UP
Cristiano Malgioglio. 'Mi sposo e spero che mi ami'
Conosco Cristiano Malgioglio da quando aveva i capelli neri ed era appena arrivato da Ramacca, il paese vicino a Catania, dove viveva la sua famiglia. Erano gli anni Settanta, ma aveva già scritto L’importante è finire per Mina. Sapere oggi da lui che si sposa con il suo ormai storico amore turco ci rende felici (Novella 2000 diede la notizia nel 2019, quando lui ce lo comunicò). Quell’amore sembrava aver dato a Cristiano nuova energia (anche nel lavoro) perché mal aveva sopportato la fine della sua storia con un ragazzo cubano che lui andava a trovare all’Avana e che diceva assomigliasse incredibilmente a Colin Farrell. “Mi sposerò a settembre e la mia testimone di nozze sarà Alessandra Celentano”, aveva rivelato durante una lunga intervista a Silvia Toffanin, proprio accanto ad Alessandra, che è diventata molto sua amica durante la trasmissione Amici di Maria De Filippi. “Se non altro avrò qualcuno cui lasciare la mia eredità”, dice toccando ferro. Tutti gli amici di Cristiano Malgioglio si sono congratulati, perché Cristiano di amici ne ha tanti, rapporti di lunghissima data. Io stesso, come detto, lo conosco da quando era appena arrivato qui a Milano, anche se aveva vissuto a Genova, dove viveva sua sorella, e dove Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi lo avevano segnalato alle case discografiche in Galleria Passerella, a Milano, appunto. Mi ricordo che allora aveva una compagnia fissa accanto, molto discreta, un giovane carabiniere di leva. Negli anni, poi, ho sempre visto Cristiano solo e i suoi fidanzati come presenze, più che altro assenze, lontane. Il fatto di non aver mai conosciuto i suoi compagni ha fatto sospettare molti che fossero frutto della sua fantasia artistica, più che fervida e creativa. D’altra parte Cristiano ci ha abituati alle sue boutade. Molti sul web hanno addirittura sospettato e scritto che questo fidanzato turco possa essere solo una suggestione, come lo fu a suo tempo per Pamela Prati, sua amica, l’idea di un amore mai incontrato come Mark Caltagirone.“Pensa che invece è venuto anche al Festival di Sanremo quando ho presentato una serata accanto a Carlo Conti e a Bianca Balti”, mi dice, “ed è arrivato anche in sala a vedermi, accompagnato dai suoi genitori da sua sorella”. E Cristiano di questo me ne aveva parlato persino durante una puntata di La vita in diretta con uno stupefatto Alberto Matano. Di sicuro sarà anche felice tutta la sua famiglia, perché Cristiano, che non ha più i genitori, è legatissimo a una sorella (purtroppo proprio recentemente ha perso una delle sue sorelle e per lui è stato un dolore immenso) e ai suoi nipoti che lui ha sempre seguito con grande attenzione. È un peccato che non ci sia più sua madre a vedere questa sua felicità, forse avrebbe capito e anche accettato. Mi ricordo ancora, io ero un ragazzo agli inizi, che Maria Venturi, la grande scrittrice e giornalista che è stata direttore di Novella 2000, aveva fatto una copertina in cui, parlando da Miguel Bosé a Renato Zero, aveva scritto le chiacchiere che si dicevano di loro. Lo strillo era “Tutti omosessuali?”. “Ma non mise il mio nome”, mi dice Cristiano, “perché aveva pensato a mia madre e al dolore che avrebbe provato giù al paese”. Caro Cristiano, sono sicuro che tua madre oggi potrebbe essere solo felice nel saperti felice e nell’avere un figlio amato come te da tutti noi italiani.
